La strana storia dell'ospedale costruito «alla garibaldina»

La strana storia dell'ospedale costruito «alla garibaldina» Deregulation a Giaveno, tre accusati di peculato per distrazione ... La strana storia dell'ospedale costruito «alla garibaldina» Imprenditore allenato alle decisioni rapide e paladino, ante litteram, della deregulation (la teoria secondo la quale eliminando rigide norme si alleggerisce e rende più efficiente la burocrazia). Giorgio Dighera, 69 anni, titolare della Lacdor (specialità alimentari), con poco meno di mezzo miliardo, e interpretando a suo modo i regolamenti, è riuscito a porre le basi per trasformare il cronicario di Giaveno, di cui era presidente, in un buon ospedale e, se l'avessero lasciato fare, con altri 200 milioni l'avrebbe pure terminato. Tutto questo però, agendo «un po' alla garibaldina» come sostiene lo stesso Dighera comparso in tribunale, assieme all'ex direttore amministrativo Ugo Bucchieri, 65 anni, e all'ex consigliere Silvino Maritano, di 54, per difendersi (avvocati Mazzola, Gianaria. Piacentino e Oddone) dall'accusa di 'peculato per distrazione». Secondo l'accusa, Dighera e soci, alla fine degli Anni 70, convinti sostenitori della necessità che la Val Sangone dovesse avere un suo ospedale, senza attendere l'autorizzazione della Regione e fidandosi delle sole promesse di finanziamenti, diedero l'avvio ai lavori per ampliare il già esistente cronicario oggi capace di 147 posti letto e con 200 dipendenti («Nel '68, quando diventai presidente, ospitava 27 anziani e dava lavoro a 3 persone»). Spiega Dighera: 'Siccome non avevamo soldi ed eravamo in credito di parecchie centinaia di milioni dalla Regione, abbiamo utilizzato il denaro die avevamo in cassa per pagare i lavori. Ad esempio, abbiamo ritardato il pagamento dei contributi dei dipendenti dirottandoli all'impresa. E' vero che in questo modo dovevamo pagare una mora del 5 per cento, ma qualsiasi mutuo, all'epoca, ci sarebbe costato 3 o 4 volte di più in mteressi». Tutto sarebbe andato a buon fine se, complice il terreno friabile che obbligò l'impresa a fare uno scavo più ampio, Dighera e gli altri non avessero decìso di ampliare ulteriormente il progetto (•Lo scavo c'era ed era inutile non sfruttare i piloni di con¬ solidamento») sforando il preventivo: «Ci sarebbero serviti altri 200 milioni e avremmo completato l'opera — racconta Dighera —. Oggi l'Usi, per terminare quegli stessi lavori, seguendo le regole, ha già speso 800 milioni e attende un ulteriore finanziamento di 1 miliardo». Ormai, però, era arrivata un'ispezione della Regione e l'appena nata Usi 35 (la più piccola d'Italia, concessa a Giaveno e alla Val Sangone proprio in virtù dell'ormai costruendo ospedale) informò chi di dovere della strana amministrazione con cui era stato gestito per un decennio l'ex «cronicario». La sentenza è prevista per giovedì prossimo. * Luigi D'Urso e Denise Cortese, entrambi di 22 anni, residenti in via Bava 7, sono stati arrestati dai carabinieri per ricettazione e detenzione di stupefacenti. Nel loro al loggio i militari hanno rinvenuto 7 grammi di hashish, un bilancino. "IIIIIIIIIIIICIIIIIIIIIIMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

Luoghi citati: Giaveno, Italia