La lite decisiva per Terry

La lite decisiva per Terry La lite decisiva per Terry Il fidanzato della sorella assisti allo scontro al night la sera prima del delitto - D'Alessio disse alla ragazza: «Perché stai con quel ciccione?» e Giorgio Rotti gli gridò: «Ti spacco la faccia!» - Ma per il padre del play-boy ucciso non ci sono dubbi: «Un delitto premeditato» MILANO — Quella lite nella notte, ai tavolini del night «Nepentha», a poche ore dal delitto. Francesco D'Alessio, Terry Broome e il fidanzato Giorgio Rotti. Finalmente, alla quinta udienza, qualcuno è disposto a parlarne. «Dico, dica pure senza problemi...', è costretto a ripetere il presidente della Corte d'Assise. E il testimóne — che è Giorgio Santambrogio, fidanzato di Donna Broome, la sorella di Terry — racconta: si, lite ci fu. E che lite! Francesco che provoca Terry e Rotti; Francesco a Rotti: .Vieni fuori!'. Rotti a Francesco: «Ti spacco la faccia-. La deposizione di Santambrogio era attesa. Potrebbe rivelarsi determinante: Terry ha agito, ha ucciso, perché provocata; oppure Terry ha ucciso con premeditazione? Difficile stabilire il confine tra l'una e l'altra, tra provocazione e premeditazione. Rotti ha negato lite e minacce reciproche, tra lui e Francesco. Ma Santambro glo è esplicito. Prima Fran cesco che dice a Terry: 'Ma perché stai con quel ciccione'; poi, e Santambrogio sente bene, e Rotti anche, Francesco che aggiunge: 'Ma perché quando una donna sta con Rotti non vuol più venire a letto con me?'. Santambrogio, industriale tessile, quella notte la ricorda bene. 'Francesco provocava Rotti. E Rotti, che ave va sentito tutto, era sbianca to. Ma Francesco era una be stia, quasi cento chili di peso, mica facile litigare con uno come lui'. Carlo D'Alessio, il padre, ascolta e commenta con il vicino di sedia: 'Bestia sarà quello li che parla, mia figlio aveva un fisico da atleta'. E Santambrogio continua: 'Già prima del Nepentha, al Caffè Roma, Francesco aveva rivolto a Terry proposte pesanti: Vieni via, dai vieni a letto con me, e robe simili'. Provocazione o premedita zione? Quando la Corte In terroga Carlo D'Alessio la ri sposta è implicita: premedi tazione, se non peggio. .-Non voglio qualificare questa gente', dice degli imputati Tutti abbottonatissimi gli altri testimoni. Donna Broome, la sorella, ha preferito rinunciare: la legge lo con sente. Delusione, comunque — e la si può Immaginare — tra il folto pubblico e i molti fotografi. Giovanni Lovlsetto, modi suadenti, produtto re di spot pubblicitari, capei li a paggetto, ha raccontato le due serate con Terry, Francesco e altri in casa Cabassi a Milano e in villa Cibassi a Casorezzo. Cocaina? 'Mi è parso di vedere qualcosa che poteva essere cacai ria... Qualcos'altro da segna* lare? 'No, a Casorezzo mi sono subito addormentato Depone Adelmo Marango ni. fedele maggiordomo di casa Cabassi, primo ad aprire, anzi a schiudere la porta di casa D'Alessio: 'Il signor Francesco era steso a terra, ma io non sono entrato. Depone il maresciallo della Questura Ferdinando Osca ri, il primo ad essere avvisa to da Carlo Cabassi. Depone il portiere di notte del resi dence «Principessa Clotilde»: 'Il signor Rotti e la si gnorina Terry sono rientrati poco dopo le due di notte. Poi la signorina Terry è uscita verso le cinque del mattino da sola ed è rientrata alle sette». cavgstCpcbsvsbeelscc Il processo riprende lunedi con pochi altri testimoni. Si attende Cheryl Stevens, la vedova di Francesco, battagliera e decisa, in rotta con 11 suocero, dura con i coimputati di Terry, durissima con Cabassi che pure l'aveva presentata al futuro marito: E' lui che gli passava la cocaina'. Poi i testi che dovranno ribadire come Francesco avesse quello strano «tic»: non è vero che si toccava, che si lasciava andare in riti masturbatorl — sostiene il padre — era un «tic» che hanno molti ex tennisti. Sentenza entro la fine della prossima settimana. Scarse novità, finora. Terry ha confessato. I tre — («£' vero che il pubblico che viene ci chiama i tre porcellini?', domanda Rotti tutt'altro che risentito) — scivolano come possono tra accuse, sospetti e magre figure. Carlo D'Alessio, che oggi sarà all'ippodromo di San Siro per le corse del suoi cavalli, li scruta e lascia l'aula con un commento: «Non voglio offendere la signorina Terry, ma non mi sembra la Regina d'Inghilterra. Oli altri tremi fanno schifo'. Giovanni Cerniti i n a a a Milano. La sorella di Terry Broome, Donna, e la madre Alice in aula prima dell'udienza (Ansa

Luoghi citati: Casorezzo, Inghilterra, Milano, Roma