A Toronto Cossiga scopre il nuovo Canada italiano di Paolo Patruno

A Toronto Cossiga scopre il nuovo Canada italiano La comunità è una protagonista del boom del Paese A Toronto Cossiga scopre il nuovo Canada italiano DAL NOSTRO INVIATO QUEBEC — Da Ottawa a Toronto, da Montreal a Quebec, dalle regioni anglofone alla provincia francofona il presidente Cossiga ha definito nei suoi incontri con gli emigranti e con i loro figli ormai inseriti nel Paese d'adozione le linee della nuova politica culturale che l'Italia deve adottare verso le nostre comunità all'estero. A Toronto, che con ì suoi 400 mila abitanti di origine o ancora di nazionalità italiana, è stata giustamente definita come •una delle più grandi città italiane*. Cossiga ha verificato direttamente questa nuova realtà ricevendo quello che 11 Corriere canadese (uno dei 34 giornali stampati in lingua italiana in Canada) ha definito un po' retoricamente •il caldo abbraccio della comunità*. Il brutto tempo, una giornata piovosa con nebbia bassa da autunno italiano che avvolgeva le cime del grattacieli, ha forse ridotto l'af¬ fluenza dalla provincia degli italiani-canadesi. Ma quando il Presidente ha percorso a piedi qualche centinaio di metri lungo la Saint Clair Street, la «via Veneto» della Little Italy di Toronto, centinaia di connazionali gli hanno fatto festa dai marciapiedi, dai negozi e dai caffè imbandierati, anche per i «Mondiali» di calcio. Per un personaggio dai tratti umani schivi, riservato come Cossiga, è stato un •bagno di folla* che si è poi ampliato nel grande anfiteatro del Columbus Center, il complesso che è il simbolo dell'inserimento della nostra comunità in Canada, che sfiora il milione Il clima è poi diventato più compassato al banchetto serale, con oltre mille invitati in rappresentanza degli italocanadesi, ai quali lo stesso premier Brian Mulronay ha reso omaggio (visto il loro peso elettorale) citando Cicerone, ricordando Colombo e Caboto, parlando a tratti anche in italiano e dicendo che •mentre si ricorda come l'ultima generazione di italo-canadesi abbia costruito questi grattacieli, oggi si può notare che la nuova generazione ne possiede molti*. Oltreché per numero, anche per peso finanziario e presenza politica, la nostra è ormai la terza comunità in Canada Non è suonato quindi rituale il ^grazie per la vostra onestà e il vostro coraggio con cui avete contribuito a render grande questo Paesepronunciato da Cossiga. Anche perché il Presidente ha voluto chiarire subito che la fierezza di essere italiani deve inserirsi ormai nell'alveo del «multiculturalismo cioè di società con diversi ceppi culturali e linguistici che devono non solo inte grarsi ma arricchirsi vicendevolmente. L'Italia quindi, ha rilevato Cossiga, si trova oggi di fronte al problema di stabilire un rapporto con i milioni di italiani emigrati che nel mondo parlano italiano. Paolo Patruno

Persone citate: Caboto, Cicerone, Cossiga