Dietrofront in Borsa

Dietrofront in Borsa Cautela in vista delle scadenze Dietrofront in Borsa L'indice ha perso il 3,58 per cento - II mercato è alla ricerca di un nuovo equilibrio MILANO — Scambi modesti e tendenza all'ingiù: proprio quello che migliaia di investitori non si attendono dalla Borsa si è invece verificato ieri in Piazza degli Affari. Sotto la pressione di vendite non cospicue li mercato ha ribaltato la performance delle due precedenti sedute chiudendo con un ribasso del 3.58%. Alle 13 e 30 tutto era finito come ai vecchi tempi. mentre sino a qualche settimana fa gli operatori ben difficilmente lasciavano i recinti prima delle 16. Alla vigilia delle scadenze tecniche (per oggi è prevista la risposta premi, che dovrebbero risultare in gran parte abbandonati, mentre per lunedi sono in calendario i riporti) alcuni investitori hanno pensato bene di alleggerirsi di pacchi di assicurativi. diversi finanziari, e poi i titoli a maggior flottante (Fiat. Montedison. Olivetti. Mediobanca e Sme sono risultati particolarmente trattati). In pratica ieri mattina si è mantenuta l'impostazione emersa nel dopoborsa di mercoledì, quando dopo i progressi dell'apertura era emersa una corrente di vendite che aveva dimezzato i guadagni precedenti. Queste forti oscillazioni, nell'ordine del 4-5 per cento giornalieri, sono tipiche, sostengono gli analisti, di periodi nei quali il mercato deve consolidarsi assestandosi su nuove basi dopo forti oscillazioni e inversioni di tendenza. Nulla di preoccupante, dunque, anche se i movimenti piuttosto bruschi dei corsi possono suscitare apprensioni nei risparmiatori meno esperti. La notizia che le banche più importanti dovrebbero ridurre di mezzo punto il tasso sui riporti, portandolo al 13.75 per cento, non ha avuto impatto sul mercato, teso alla sistemazione delle posizioni più esposte, come pure l'approvazione da parte della commissione Finanze del Se nato del disegno di legge che prevede l'amministrazione accentrata dei valori mobilia' ri attraverso la società Montetitoli, fatto questo che dovrebbe restituire rigore am ministrativo al mercato. Ma tutto questo non ha ri portato tranquillità tra i risparmiatori che hanno smobilitato i valori assicurativi con punte all'ingiù del 10.7 per cento per Italia. Latina. Sai. Toro. Generali (che dopo aver chiuso a 127.500. -5.5 per cento, si sono riportate nel dopolistino a 130.500) e Milano. Deboli anche i bancari, sulla scia del Banco di Roma (-4 per cento). Cattolica del Veneto e Lariano. Tra gli industriali hanno perso quota le Fiat e tutti gli altri valori del gruppo, sulla scia delle Ifi (-8 per cento), deboli anche Montedison. Farmitalia. Meta, anche se nel dopoborsa si è notata una ripresa dei prezzi rispetto ai minimi. Tra i valori del gruppo De Benedetti particolarmente cedenti le Cir (-9.3 per cento). Buitoni e Teknecomp. Tra i valori a minor flottante hanno subito forti flessioni Olce- se. Pacchetti. Brioschi. Perder. Cantoni. Nella scuderia dell'Iri si sono distinti Dalmine. Cementir e Alivar. I fondi di investimento non si sono fatti sentire sul mercato, anche se ai prezzzi più bassi si sono notate mani forti pronte a rastellare i titoli più interessanti. Da segnalare infine che l'asta per l'assegnazione dei titoli Finarte ha fatto registrare per il secondo giorno un'offerta superiore alla disponibilità. Si andrà pertanto al terzo giorno d'asta e molto probabilmente all'assegnazione dei titoli per riparto. g. tao. l.j Borsa va giù, ma Piazza Affari è sempre su rri scalchi tu

Luoghi citati: Alivar, Cementir, Italia, Lariano, Latina, Milano, Veneto