Lo Stato evade il fisco

Lo Stato evade il fisco Gli «007» di Visentini accusano numerosi organismi pubblici Lo Stato evade il fisco Il ministero degli Esteri non paga l'Iva - Le federazioni del Coni non applicano la trattenuta (4%) sui contributi concessi a società sportive- Irregolarità dell'Aima - Mancanza di controlli ROMA — Numerosi organismi statali non pagano le tasse: il ministero degli Esteri evade l'Iva su gran parte degli acquisti effettuati, le federazioni sportive aderenti al Coni non applicano la ritenuta del 4% prevista dalla legge sui contributi erogati a favore di società ed associazioni sportive, l'Alma (Azienda di intervento sui mercati agricoli) non applica correttamente le norme fiscali sui compensi versati al cosiddetti •assuntori». Sono solo alcuni paradossali esempi indicati nella relazione annuale dei superl- spettori fiscali. Nel documento (152 cartelle dattiloscritte), consegnato in bozza una settimana fa al ministro delle Finanze Visentini. il Seclt (cioè il Servizio centrale degli ispettori tributari diretto dal consigliere di Stato Riccardo Virgilio) ha lamentato gravi inadempienze nell'apparato statale preposto a combattere le evasioni fiscali. mSono stati denunciati, da un lato, i mille trucchi escogitati dai contribuenti (tra 1 quali anche i calciatori) per non pagare le tasse dovute, e, dall'altro, sia la mancanza di controlli da parte degli uffici finanziari, che facilitano cosi l'evasione fiscale, sia i notevoli ritardi accumulati nella liquidazione dei rimborsi Irpef ed Iva. che costringono poi 1' Erario a versare interessi in misura tale da annullare addirittura il vantaggio derivante dai controlli. Oli accertamenti Iva rendono appena il 7,6% delle somme accertate. Lo scorso anno sono stati recuperati infatti appena 170 miliardi dei 2240 miliardi accertati per Iva e sanzioni collegate. Per di più alcuni uffici finanziari vivono nel caos, mentre molti altri dovrebbero essere soppressi perché ormai inutili. Per quanto riguarda la Borsa i superispettori fiscali hanno evidenziato che la disattivazione dello schedario generale dei titoli azionari, avvenuta alcuni anni fa, -consente ampi margini di evasione sia per i dividendi che per le plusvalenze'. E' quindi necessario che lo schedario funzioni di nuovo per far emergere 'queste cospicue voci di reddito che recenti vicende economiche hanno particolarmente incrementato'. HTJn interessante capitolo è dedicato al problema dell'intestazione di titoli a società fiduciarie. E' un argomento scottante su cui è intervenuto nei giorni scorsi lo stesso ministro Visentini. Nella relazione è stato riportato un caso emblematico che dimostra la necessità di una nuova legge organica sulla materia. Nel corso di un'indagine i superispettori fiscali hanno constatato che una società fiduciaria aveva sottoscritto nel '77, all'atto della costituzione di una nuova società con capitale di un milione, il 95% delle azioni. Nel '79, dopo circa due mesi da quando la società aveva acquistato un grande complesso immobiliare al prezzo ■ die Wafató'c* 15'mitfardMgrazie 'àirintervento dei soci Bu¬ bito rimborsato tramite un finanziamento di pari importo ottenuto da una banca), la fiduciaria aveva ceduto per 950 mila lire l'intero pacchetto' azionario in suo possesso ad un nullatenente. Questi appena 11 giorni dopo aveva rivenduto lo stesso pacchetto di azioni per 43 miliardi alla stessa banca che aveva finanziato l'operazione. A sua volta In quello stesso giorno l'istituto di credito ha venduto il pacchetto azionario ad un'altra immobiliare per 43 miliardi, oltre a 70 milioni per le commissioni e la tassa sui contratti di Borsa. La società acquirente era stata costituita appena 7 giorni prima da un'altra fiduciaria e da un commercialista, ed aveva beneficiato anch'essa di un finanziamento di 43 miliardi da parte della stessa banca, che aveva cosi approntato i mezzi per il pagamento verso se stessa. Da questa vicenda, che secondo gli 007 del fisco sesalta l'attitudine:di disinvolte cietà fiduciarie ad occultare, i so- veri protagonisti di un'operasione finanziaria, che registra una plusvalenza di quasi 43 miliardi artificiosamente collocata in capo ad una persona fisica impossidente', ha preso il via un approfondito studio sugli effettivi poteri delle società fiduciarie. HI1 risultato è sconcertante: per il fisco è impossibile Individuare i veri soci tutte le volte in cui una società fiduciaria partecipa al l'atto costitutivo di una società per conto di fiducianti non nominati. I superispettori hanno infine sollecitato l'ap¬ provazione in Parlamento di una normativa che disciplini le vendite all'asta attraverso le tv private. La mancata regolamentazione di questo nuovo sistema di vendite, la cui diffusione è in aumento consente ad operatori commerciali di camuffarsi da privati cittadini, e quindi di vendere senza fattura e in èva sione dell'Iva una parte delle ^low merci BÌÉreHJ* inferiori: Pierluigi Franz ll ministro delle Finanze, Bruno Visentini

Persone citate: Bruno Visentini, Pierluigi Franz, Riccardo Virgilio, Visentini

Luoghi citati: Roma