L'allegra compagnia difende Terry

L'allegra compagnia difende ferry Milano, al processo i tre coimputati ammettono: «Francesco la provocava» L'allegra compagnia difende ferry MILANO — Cocaina dappertutto, nelle case di tutti, a disposizione di Terry Broome e di tutti quelli che ha conosciuto? Sfilano Giorgio Rotti, Carlo Caccia e Carlo Cabassi, i tre coimputati di Terry, l'ultimo fidanzato, il penultimo fidanzato e l'amante di una domenica pomeriggio. Cocaina? Mai avuta In casa — dicono alla Corte d'assise —. si qualche volta l'abbiamo presa, ma di nascosto. Mai visto Terry sniffare, tranne quelle due volte-che, la cocaina, l'ave va portata e offerta Fran-; cesco D'Alessio, il morto. Terry sostiene il contrario? Pazienza. E ancora: Francesco D'Alessio si era dedicato a gesti sconci davanti a Terry, la offendeva, la provocava con — definizione di Antonino Cu sumano, presidente della Corte — un «gesto non equivoco, della mano? «Si masturbava., dice Terry. No, vero niente secondo i tre e secondo Alberto Dall'Ora, l'avvocato che si è costituito parte civile per conto di Carlo D'Alessio, il padre di Francesco. Carlo Caccia: «Portava spesso la mano sul pube, per lui una posizione tipica, andie quando dormiva, pareva si grattasse.. Cabassi si alza e mima il gesto, quasi un tic. Il Presidente scuote il capo: «Piaccia o non piaccia — osserva — queste argomentazioni fanno parte del processo.. Terry ascolta, non si perde una battuta e non ha bisogno dell'interprete. Coca e sesso, non si scappa, il processo non può farne a meno. Serve soprattutto alla difesa. Se Terry è stata provocata da Francesco, potrebbe scattare un'attenuante che vale anni di carcere in meno. I tre, però, sulle provocazioni di Francesco sfumano, glissano, Di coca parlano poco o niente. Di Francesco ricordano la sregolatezza, il tirar troppo tardi. Si torna al gestacci©. Dall'Ora annuncia: «Il padre di D'Alessio chiederà la convocazione di alcuni testimoni che confermeranno come Francesco non si masturbava affatto davanti alle signore. Era un gesto, un tic originato ai tempi in cui giocava a tennis: il tic del tennista.. Raffaele Della Valle, l'avvocato di Terry, commenta: «Qui si rendono meno gradevoli le figure di Lendl e McEnroe.. Terry, che ha capito benissimo, si alza, chiede la parola e replica in inglese: «Vorrei spiegare che sono in grado di capire la differenza tra una grattata e ..... Giorgio Rotti ha cercato di uscir dall'interrogatorio limitando i danni. Delle ore che hanno preceduto il delitto, della lite tra lui e Francesco al night «Nepéntha», poco ha aggiunto: «Avessi sentito le provocazioni di Francesco sarei intervenuto, gli avrei dato due ceffoni e sarebbe finita lì. Da Francesco avevo solo saputo la voce che era una ninfomane, da altri che andava con le donne. Un pour parler.. E non è vero che con Terry ha litigato appena tornati a casa., rompendo il fidanzamento: «Non mi ha detto niente, non ne avrei avuto motivo.. Lite si, tra Rotti e Terry, ma solo dopo il delitto dice lui. «Quando ho visto che mi aveva sottratto la pistola mentre stavo dormendo ho capito die lei aveva tradito il feeling.. Terry si alza ancora: «Ricordo esattamente che il signor Rotti mi chiese la restituzione dell'anello e della catenina d'oro appena tornati dal Nepentha.. Rotti risponde al pm Marco Maria Maiga che vuol sapere se conosceva tale Oscar, poi arrestato come trafficante di cocaina: «Era un mio amico, ma tanto amico che è scappato con la donna con cui stavo da tre anni. E' la vita, capita..... Carlo Caccia, tra ì tre il più defilato, ammette qualche sniffata nella villa di Carlo Cabassi, a Casorezzo. Ma lui quel sabato sera era malandato, vicino a una bronchite che lo terrà a letto dieci giorni. Ha dormito nel letto con Cabassi e Terry, quella notte. perché Francesco aveva dato un po' fuori di matto e gli aveva occupato la stanza. Al risveglio Francesco «era davanti alla tv, addormentato con la mano sul pube.. Francesco aveva esagerato, tanto da meritarsi un rimbrotto: «Hai 40 anni, due figlie e un cognome..... Ed ecco Carlo Cabassi, tra i tre il più sicuro. Il miglior amico di Francesco. Il più preoccupato — dice — per i suoi eccessi degli ultimi mesi di vita: «Forse a causa 'del matrimonio fallito.. Racconta la nòtte del delitto: Francesco abitava al piano terra, lui all'ultimo. Marie Laurie Rojko, una modella conosciuta qualche settimana prima, era salita nel suo appartamento «per scroccare una telefonata ai genitori, in Arizona. Le avevo chiesto se voleva dormire con me, ma ha rifiutato.. Sul portone, Marie Rojko incontra Francesco e finisce nel suo appartamento. «Alle 7 del mattino — ricorda — la Rojko mi sveglia e entra direttamente nella mia stanza. Era in crisi isterica, completamente ubriaca. Mi dice: hanno sparato a Francesco.. Cabassi si riveste e ordina al maggiordomo di scendere a vedere. Quando lo raggiunge apre la porta, «e il battente toccava contro Francesco ancora vivo.. Lo sposta. Chiama la polizia. Fa sparire la cocaina che era in un contenitore sul tavolo. «Ora capisco d'aver sbagliato, ma in quel momento ho cercato di pulire la memoria di Francesco. Penso che un amico avrt >e fatto così anche con me.. Cabassi è accusato anche per la scomparsa dell'agenda di Francesco: una storia legata ad una forte scommessa, con un bookmaker di Londra su un cavallo dato 20/1. vinta pochi giorni prima della morte. «Mica gli ho messo le mani in tasca come sostiene il Pm — ribatte — Magari l'ho scosso: pesava 94 chili: un peso, in quel caso, morto.. E pure Cabassi se ne andrà senza aver risolto le troppe contraddizioni. I tre, chi più chi meno, su Terry non hanno infierito. Attenti, però, a difendere soprattutto sé stessi. Oggi tocca al testimoni. Giovanni Cerniti I k -. ■:: -i ì -i—.vos II ito Milano. Terry Broome nell'aula delle assise (Telefoto Ap)

Luoghi citati: Arizona, Casorezzo, Londra, Milano