Allodi a Torino, ma fa un viaggio inutile di Claudio Giacchino

Allodi a Torino, ma fa un viaggio inutile Totonero: il magistrato prima di interrogarlo vuole verificare nuovi indizi Allodi a Torino, ma fa un viaggio inutile TORINO — Forse nuovi indizi gravano su Italo Allodi. Il consulente personale del presidente del Napoli s'è presentato ieri pomeriggio al sostituto procuratore della Repubblica di Torino, Giuseppe Marabotto che. indagando sul colossale calcioscandalo, l'ha indiziato di associazione per delinquere. Allodi voleva essere interro^ gato. ma il giudice non l'ha accontentato. Perché llnchie* sta sul re dei general manager italiani e tuttora in corso e gli inquirenti debbono compiere verifiche su certe cose inedite scaturite dalle confessioni degli arrestati. «Ad esempio, non si dimentichi —■'ha spiegato Marabotto —• che-Ar-mando Carbone ha finito di parlare a verbale solo pochi giorni fa. bisogna controllare determinati episodi, determinati particolari. Per evidenti ragioni istruttorie, non è ancora giunto 11 momento di porre domande ad Allodi». E' peggiorata la posizione del consulente personale del presidente del Napoli? Ha risposto il giudice: «Diciamo che, se non gli avessimo notificato la comunicazione giudiziaria due mesi fa. gliela notificheremmo adesso». Quindi, sul chiacchierato pareggio 1-1 tra Napoli ed Udinese del novembre scorso, sulle presunte clandestine 'trattative' con Tito Corsi, ds dei friulani; ci sarebbero ihdU ztnuovirignottvllostesso-A-tlodt. «Che gli siano scono¬ sciuti mi pare fuor di dubbio». Il rinvio dell'interrogatorio non ha cancellato il sorriso, invero un sorriso sempre molto forzato, dalle labbra del più famoso direttore sportivo del nostro football. Però, ha indotto ad un amaro commento uno dei suoi avvocati: «Allodi, guardi che questa situazione mi preoccupa molto». Parole sussurrate al bar, dove dopo il lungo colloquio nell'ufficio di Marabotto, giudice, inquisito e collegio di difesa (lo compongono gli aw. Vittorio Chiusano di Torino, Terenzio Ducei di Firenze e Mario Tuccillo di Firenze) erano andati d prendere il j CD//e\ '■ ~* Al commento del legale, Ita 10 Allodi s'è rabbuiato, ha smesso di sorridere alla piccola folla di ammiratori che s'era raggruppata sulla soglia del bar, ha cominciato a passeggiare su e giù a testa china, mordicchiandosi le unghie della destra. Poi, sono tornati il solito sorriso di circostanza e la proverbiale disponibilità ad esaudire la fame di autografi dei tifosi e le loro curiosità: «£' vero che 11 Napoli ha comperato l'asso del Real Madrid ButragueAo?', 'Cosa combinerà al Mundial l'Italia?' con risposte generiche: «Butragueno? Mica male», «Dite che saremo eliminati dalla Francia, ma chissà, gli azzurri hanno sette vite»."/ difensori l'hanno sottratto all'assedio: «Adesso andiamo nello studio di Chiusano, poi lei se ne torni a casa a Firenze e non parli con nessuno». Davanti a Marabotto il re dei general manager è rimasto oltre due ore: ha parlato del sospettato pareggio al S. Paolo tra Napoli ed Udinese (undicesima del girone d'andata): «Un risultato pulito, la partita fu più che regolare, mai mi sono sognato di truccarlo sul pari, mai ho fatto cose del genere», di Tito Corsi: «Ci conosciamo da una vita, abbiamo lavorato insieme, ridicolo insinuare su nostri incontri clandestini»; Ha anche negato di aver mài* 'conosciuto Armando Carbone. Claudio Giacchino