Una vicenda nata male già in Italia
Una vicenda nata male già in Italia Una vicenda nata male già in Italia DAL NOSTRO INVIATO PUEBLA — Un giorno di vacanza non molto sereno per Giovanni Galli. Sia pure con ritardo i giornali italiani arrivano in Messico, gli sono bastate le critiche ricevute dopo le reti di Sirakov e di Maradona per fargli capire cosa si possa pensare di lui dopo il gol di Hua Jung allo scadere della partita con la Corea. Nel momento in cui Altobelli è più che mai sulla cresta dell'onda, Galli è nell'occhio del ciclone. E' molto bello che Tancredi, il quale ha dovuto dividere con il compagno la tensione per la lunga attesa della scelta del commissario tecnico, difenda adesso il rivale nel ruolo, ricordando come certe colpe per un portiere vadano ripartite con i difensori, ma resta il fatto che Galli ha deluso in questa prima parte del campionato del mondo. Il suo errore sul gol del pareggio di Sirakov nel finale di Italia-Bulgaria fa pari con le reti sprecate da Scirea e Cabrini nella stessa partita. In tre hanno negato alla Nazionale una vittoria che l'avrebbe lanciata probabilmente verso il prima posto nel gruppo. Pili sua che di Scirea l'indecisione sulla pur bella rete di Maradona, più sua che della difesa la responsabilità sul secondo gol coreano. Ma non addebitiamogli anche il primo, per'favore, segnato dagli orientali: la bomba di Choi Soon è stata una prodezza, la palla si è infilata nel sette alla destra del portiere. Soprattutto le colpe di Galli sono legate ad un'apparente scarsa personalità. Sembra che i compagni non lo sentano quando è suo il compito di guidare la difesa. Adesso il lungo portiere azzurro è sotto processo, ma noi gli affiancheremmo sul banco degli accusati il commissario tecnico Beareot: la continua staffetta fra i pali nelle partite di rodaggio nella Nazionale non poteva giovare ai due impegnati nel braccio di ferro. Galli è andato in campo sapendo di avere mezza Italia contro, quella che tifava Tancredi. E adesso sarebbe a nervi test anche il romanista, se Bearzot volesse cambiare il numero uno. La vicenda del portiere per il Mundial SS è nata male subito, fin dalla fase di impostazione: adesso la Nazionale ha un handicap proprio nel ruolo più delicato. b.p.
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