Vadim rifà per gli Usa «E Dio creò la donna»

Vadim rifà per gli Usa «E Dio creò la donna» Roma, il regista annuncia il remake del celebre film Vadim rifà per gli Usa «E Dio creò la donna» ROMA — Raccontare l'aspetto privato della personalità, di tre grandi star Internazionali; regalare alla gente il ricordo di eccitanti fortune amorose; ricostruire, sulla traccia delle storie d'amore, gli anni migliori della p.jpria vita, quelli del cinema e della Nouvelle Vague, delle estai: folli e di Saint-Tropez. Per questi tre motivi, ma forse soprattutto per l'ultimo, Roger Vadim, un signore di cinquantasette anni, dalle grandi mani e dai pochi capelli, ha scritto Bardot Deneuve Fonda, best-seller francese (in tre settimane ha venduto sessantamila copie) la cui traduzione italiana è stata presentata ieri mattina a Roma nella sede romana della Rizzoli. Persa l'andatura elastica del playboy, Vadim oppure Vava come lo chiamava la Bardot, ha acquistato i toni del gentiluomo romantico, del raffinato conoscitore di psiche femminile: «Le attrici sono prima di tutto donne; per mettere in luce questa fondamentale caratteristica, mi è sembrato giusto scrivere il libro.. Qualcuno insinua che forse è anche un intento decisamente economico: far soldi, tornare a galla nel mondo dello spettacolo dopo un'assenza durata quattro anni, seguita alla prestazione dell'ultimo film, intitolato, nella versione italiana, i960: tersa liceo... e fu tempo di rock and roll. Lui risponde senza scomporsi: *Se ricordo bene viviamo in un Paese basato sul sistema capitalistico, dove completamente lecito compiere operazioni a scopo di lu. ero». Tra l'altro, ricorda, il suo ritorno al cinema è imminente e deriva non dal successo del libro, ma dalla realizzazione di progetti ideati già qualche anno fa: «farò una specie di remake di E Dio creò la donna, in America, con la Warnes Bros. Per acquistare il diritto di utilizzare il celebre titolo, la major americana ha sborsato^duecentomila dollari; l'intèrprete sarà la giovane scoperta Rebecca de Mornay, la spiaggia, teatro delle vicende quella di Santa Fe, in New Mexico. Il secondo lavoro, da realizzare con il produttore indipenden te Ken Solovan, è una commedia surreale sulla storia di un'ultima strega, sopravvissuta nel mondo moderno.. A Roma, dove resterà fino a sabato impegnatissimo nel tour delle presentazioni televisive e degli incontri con la stampa, Roger Vadim ha ri- petuto la storia ormai nota delle diverse reazioni al libro espresse dalle protagoniste: -Catherine Deneuve ha incaricato il suo legale di fare denuncia e richiedere danni; è normale, lo fa sempre, ogni volta die i giornali si occupano di lei in un modo che non le piace. La Bardot è stata coinvolta perché ha lo stesso avvocato della Deneuve. Jane Fonda, invece, ha letto il testo prima che fosse stampato e ha convenuto che si tratta di un libro di memorie, analogo a tanti altri, tranne per il fatto che riguarda persone famose.. Delicatezze, riserbo rispetto della privacy? Vadim è convinto di non aver tradito nessuna di queste norme, e anzi si descrive come un compagno ideale, molto fedele, incapace di vivere due rapporti contemporaneamente. «Per Brigitte, Catherine e Jane — dice — sono stato come 'un fratello maggiore, uno che aiuta, protegge, e forse indica la strada migliore nel momento delle scelte importanti.. Fulvia caprara Vadim: «Per le mie mogli sono stato come un fratello maggiore»

Luoghi citati: America, New Mexico, Roma, Santa Fe, Usa