Infantile più spazio ai bambini

Infantile/ più spazio ai bambini Nuove strutture per l'ospedale Regina Margherita che cambia volto Infantile/ più spazio ai bambini Le mamme accanto al Ietto sono una notevole conquista, ma creano problemi di mobilità e di servizi • Le norme intemazionali prevedono almeno 80-90 metri quadrati per ogni letto: adesso ce ne sono 30 - Costi e tempi: 20 miliardi e mezzo e 20 mesi di lavoro, ma occorre fare i conti con le lentezze burocratiche - L'Usi è fiduciosa L'ospedale infantile Regina Margherita, con annesse cliniche universitarie, entrato nel pieno della funzionalità nel 1970. ha bisogno di una energica ristrutturazione. In sedici anni è invecchiato, e gli hanno creato problemi il continuo progresso medico e l'evoluzione del concetto di cura e assistenza. Il -bambino malato solo in ospedale è un criterio superato», dice il direttore sanitario dott. Tapparo. Una legge regionale del 1980. che rispecchia la preoccupazione dei genitori, legittima la loro presenza, 24 ore su 24. L'anno scorso, su 88 mila giornate-presenza bambino, hanno fatto da contrappeso 52 mila giornatepresenza genitori. La percentuale varia, a seconda del grado di rischio del malato, dal 75 al 105 per cento. Un anno fa il direttore sanitario decise di mettere allo studio il progetto di ristrutturazione e ieri il prof. D'Agnolo, uno dèi più noti architetti specialisti ■ in progettazione ospedaliera, ha presentato all'Usi la sua «ipotesi di fattibilità». Prevede di aumentare la superficie dagli attuali 24.523 metri quadrati a 40 mila con la costruzione di un nuovo corpo di edificio davanti alla facciata e di un secondo corpo nel cortile che raccolga le camere operatorie (6 anziché le 4 attuali), la rianimazione, le degenze chirurgiche (attualmente 90 letti). In questo momento l'ospedale ha 810 letti e il rapporto con la superficie totale dice che ogni posto ha a disposizione 30 metri quadrati: ciò significa che il soggiorno dei genitori è tutt'altro che confortevole, anzi molto faticosa. Mancano spazi per riposare, gabinetti, in tutta la zona non c'è un ristorante per soddisfare le necessità in un momento di calma. Il piano regionale che prevede la riduzione dei letti a 463 (con la ridistribuzione di letti e reparti in altri ospedali della città, rendendo «più vivibile e gestibile. l'Infantile) farebbe salire la superficie a disposizione a 52,96 metri. La ristrutturazione la porterebbe a 90 circa, in linea con gli standard internazionali (l'o¬ spedale di Nancy ha 300 posti letto e una superficie di 33 mila metri quadrati). Costi dell'operazione? -Venti miliardi e SIS milioni — risponde l'architetto D'Agnolo — esc/use le ristrutturazioni dell'esistente»; che possono andare da 6 a 11 mi¬ liardi. Tempi e modi d'esecuzione? Il presidente dell'Usi, dott. Salerno. 'Questo progetto deve avere la priorità assoluta. L'Usi 1-23 di Torino sta per essere divisa in dieci unità zonali con i rispettivi comitati di gestione; quello nel cui territorio cadrà l'In¬ fantile dovrà farsi carico di questa esigenza prioritaria». L'architetto: «Dai momento della concessione edilizia si possono presumere 18-20 mesi di lavoro. Perché bisogna operare sema chiudere l'ospedale e conservando tutte le condizioni di assistenza e igieniche indispensabili». Il problema sono i tempi burocratici, ma né Comune né Regione hanno interesse a prolungarli. Per il comfort dei genitori sono previste, nel nuovo avancorpo, sale di ristoro e nuovi accessi con maggiori spazi. Ma per il benessere dell'ospedale la ristrutturazione prevede di eliminare del tutto la confusione tra ricoverati, visitatori, bambini e accompagnatori che si aggirano nei corridoi per accede* re agli ambulatori e ai day hospital. Questi «reparti di giorno., che aboliscono il ricovero notturno, hanno cominciato a funzionare nel 1976 con 417 pazienti e 2022 giornate di presenza (una media di 4.85 per bambino), l'anno scorso vi sono passati 5122 bambini per una presenza di 14.234 giornate Domenico Garbarino Niiom' slmllure con uffici, mensa e locali per i genitori saranno costruite di fronte all'ingresso

Persone citate: D'agnolo, Domenico Garbarino, Ietto, Tapparo

Luoghi citati: Salerno, Torino