Ultrà laici contro religiosi Incendiata una sinagoga di Giorgio Romano

Ultra laici contro religiosi Incendiata una sinagoga Tel Aviv: gesti di intolleranza, arresti nei due fronti Ultra laici contro religiosi Incendiata una sinagoga NOSTRO SERVIZIO TEL AVIV — L'altra notte, a Kiryat Shalom, un sobborgo di Tel Aviv, è stata incendiata una sinagoga. Danni non gravi, perché l'incendio è stato subito domato: la gravità dell'episodio sta nel fatto che gli incendiari sono ebrei atei che hanno compiuto l'attentato per ritorsione e vendetta contro gli estremisti religiosi che negli ultimi tempi hanno distrutto, danneggiato o tinteggiato di nero le stazioni urbane degli autobus sui cui muri si leggono inserzioni pubblicitarie ritenute oscene. Martedì, verso l'una di notte, uno sconosciuto ha telefonato all'ufficio centrale della polizia di Tel Aviv annunciando di aver appiccato il fuoco per rappresaglia contro le attività dei religiosi. Sul luogo è stato trovato un cartello su cui era scritto: .Distruggeremo una sinagoga per ogni stazione di autobus danneggiata. Firmato: il gruppo degli uomini contro gli estremisti.. Il rabbino della sinagoga incendiata era stato arrestato la settimana scorsa, e poi liberato, perché sorpreso a dipingere di nero un cartellone. Anche l'altra notte sono stati compiuti atti di vandalismo dagli ultra: a Gerusalemme e a Haifa sono state dipinte croci uncinate e invettive contro il ministro dell'Educazione e il sindaco della capitale, i quali avevano stigmatizzato l'opera dei vandali che, in nome della religione, da settimane insozzano le città. Sono stati compiuti numerosi arresti. In tutti i centri urbani e non solo a Gerusalemme, ci sono state manifestazioni, talvolta degenerate in scontri, e il ministro degli Interni Peretz ha dichiarato che i partiti religiosi usciranno dalla coalizione se non sarà posto fine alla violazione dei principi della religione e dello status quo, senza ricordare le innumerevoli provocazioni e il lancio di pietre degli ultra ortodossi contro coloro che viaggiano di sabato o violano le leggi religiose. Il capo dello Stato ha deplorato l'incendio della sinagoga, ricordo di tempi e di persecuzioni dei nemici di Israele, mentre il premier Shimon Peres ha convocato una seduta straordinaria del gabinetto ristretto e ha chiesto alla polizia di raddoppiare, la vigilanza per impedire scontri fra laici e ortodossi. Il procuratore della Repubblica ha dichiarato che si debbono punire i malviventi che distruggono le stazioni degli autobus, ma nello stesso tempo che si devono evitare le scritte che offendono i fedeli. L'ultimo episodio è soltanto il sintomo di una lotta che cova da tempo, con mezzi palesi e subdoli, e che anche ieri ha avuto echi in Parlamento: la situazione accenna ad aggravarsi con aspri scambi di note tra deputati ed esponenti del rabbuiato. Giorgio Romano

Persone citate: Peretz, Shimon Peres

Luoghi citati: Gerusalemme, Israele, Kiryat Shalom, Tel Aviv