Aliscafo di Remo Lugli
Aliscafo Aliscafo (Segue dalla 1' pagina) minori, è abbastanza frequentato, ma il ritardato lancio dell'allarme fa si che soltanto dopo tre quarti d'ora possa arrivare vicino al •Freccia di Messina* il primo mezzo di soccorse, una motovedetta della Finanza. In questi 45 minuti il dramma tocca punte massime di disperazione: pianti e urla, specie delle donne, si intrecciano, si sommano. Il battello è ormai avvolto in una nuvola di fumo, il calore è insopportabile. Il comandante e gli uomini dell'equipaggio, quando si rendono conto che l'incendio non può essere domato, lanciano in acqua gli «atolli», i grossi salvagenti al quali 1 naufraghi possono aggrapparsi; e invitano 1 passeggeri a buttarsi in acqua, ma il mare è piuttosto grosso, forse forza quattro. Anche chi sa nuotare esita, comunque i primi si lanciano, si attaccano* ai salvagenti. Rosanna Natoli, 20 anni, abitante a Lipari, è con la madre, Aurelia Leone, di 59 anni. La invita a buttarsi, ma l'anziana donna non vuole saperne, allora è la stessa figlia che le dà una spinta. Ora la giovane è ricoverata all'ospedale di Milazzo, chiede notizie della madre, nessuno ha ancora avuto il coraggio di dirle che è morta. Le altre due vittime sono: Angela Manasseri, di 55 anni, di San Fratello (Messina) e Adele Di Pietro, 60 anni, di Lipari. Non tutti si lanciano, cinque restano a bordo, quattro donne e un uomo. Questi è Gaetano Russo, di Lipari. Racconta: 'Non so nuotare e penso che anche le donne che erano rimaste con me fossero nelle mie condizioni. C'eravamo radunati a poppa, nell'unico punto che era rimasto ancora libero dal fuoco. Quando ci hanno salvati avevano le fiamme a un metro di distanza'. Dopo la prima motovedetta, incominciano ad arrivare numerosi altri mezzi di soccorso, coordinati, nel frattempo, da «Marisicilla» di Messina e dalla capitaneria di porto di Milazzo. Da Milazzo sono partiti rimorchiatori, altre motovedette della Guardia di Finanza, della capitanerìa di porto e del carabinieri. Da Messina sono salpati i dragamine «Vischio» e «Giaggiolo, e la fregata «Grecale»; dall'aeroporto catanese di Fontanarossa sono decollati due elicotteri Sh3d della Marina militare con medici e sommozzatori. E tutte le navi mercantili nel basso Tirreno sono state dirottate nella zona. Questo dispositivo di emergenza ha consentito 11 recupero della maggior parte dei naufraghi in tempi relativamente brevi, dal momento in cui è stato ricevuto l'Sos. Nessuno del trenta ricoverati all'ospedale di Milazzo e in condizioni gravi. 'Quasi tutti — dice il prof. Ernesto Buzzanca, direttore sanitario — presentano sintomi di assi- , deramento per la permanenza in acqua fredda, che ha avuto. conseguenze diverse in relazione all'età dei soggetti. Taluni presentano anche sintomi di asfissia da annegamento. Il ricovero per tutti dovrebbe non superare i due o tre giorni». Nino Amante Remo Lugli
Persone citate: Adele Di Pietro, Angela Manasseri, Aurelia Leone, Ernesto Buzzanca, Gaetano Russo, Nino Amante, Rosanna Natoli
Luoghi citati: Lipari, Messina, Milazzo, San Fratello
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