Platini: «Con l'Italia una sfida esaltante»

Platini: «Con l'Italia una sfida esaltante» Platini: «Con l'Italia una sfida esaltante» «Offriremo al Messico un grande spettacolo» - «Per me giocare con tanti amici sarà come tornare in famiglia» -11 «re» è di buon umore; una battuta su Rush alla Juve - L'ex et Hidalgo: «Per la Francia sarà una partita molto difficile» DAL NOSTRO INVIATO LEON — Michel Platini, ieri sera, ha ricevuto una telefonata da Boniek. Complimenti, slete bravi e forti, gli ha detto 11 polacco. Grazie e arrivederci il 29 maggio all'Azteca, gli ha risposto U francese. Poi ha chiamato 11 portiere dell'albergo e l'ha pregato di staccare il telefono, che non c'era per nessuno. Con noi però ha parlato, uno del vantaggi di essere italiani. .La condizione cresce. Avete visto? Comincio già ad arrivare sotto porta, buon presagio'. Come sempre, tono scherzoso e giudizi sinceri. Un esempio, fra parentesi perché riguarda la Juve e non la Francia, 11 campionato italiano e non il Mundial. Domanda: •Michel, cosa pensa di Rush alla Juve?: Risposta: •Che qualcuno allora deve preparere le valigie: io o Laudrup?'. Chiusa la parentesi. Michel, quando comincerà a fare anche i gol? •Presto, presto. Per ora mi accontento di quelli che ho fatto in passato. E non facciamo paragoni con Elkjaer, per favore, lui gioca in attacco ed io a centrocampo. Ma mi sto avvicinando al gol, anzi ci sto proprio vicino'. Contro l'Italia, dunque? •Beh, questo lo dite voi e non io. Comunque sono contento di incontrare l'Italia. Sarà una sfida esaltante, campioni del Mondo contro campioni d'Europa. Offriremo al Messico un grande spettacolo. E poi è come tornare in famiglia, giocare con tanti amici intendo. Parleremo in campo, ci scambieremo anche qualche opinione. E vinca il migliare, non si dice cosi fra, veri sportività. ;'>^in»'i'«flOW noi a Ancora: 'L'Italia è un'avversario difficile. Da oggi in poi tutto sarà più delicato. Se perdi, fai fagotto e torni a casa». Ci è parso, vedendo in campo Platini dopo l'Ungheria e parlando con lui del destini della Francia, che il re stia ritrovando poco alla volta, ma in modo costante, la condizione migliore. Lo ha riconosciuto anche Michel Hidalgo, che conosce bene la Francia perché è stato lui a crearla. •L'Ungheria non stato un buon test — ha detto l'ex tecnico della nazionale — troppo debole, una delusione, come l'Inghilterra. Ma la Francia mi sembra sulla giusta strada, in evidente progresso fisico. Qualcosa non funziona come dovrebbe, e mi riferisco a Platini. Michel manca ancora di piena freschezza mentale, lasciate dire a me che conosco l'uomo. Ma ci sta arrivando, a piccoli passi. E sarà pronto per i grandi appuntamenti: Come quello con l'Italia, ad esempio? 'Penso di sì, anzi lo spero per la Francia. Ho visto giocare l'Italia e mi è piaciuta perché c'è qualcosa che si muove. Ho ammirato Galderisi che è giovane e svelto e (o spirito della squadra che non si arrende mai. Sarà una partita tatticamente molto difficile, ma la Francia avrà vantaggio di trovarsi davanti ad una situazione chiara. Con gli argentini sarebbe stato diverso, sarebbe stata una que stione di cuore e non di testa'. L'impressione nostra, cavata da mezze ammissioni, dichiarate consapevolezze e forzati sorrisi, è che la Fran aia in progresso e già bella l>.i « ■*,' V,—.. ... aspetti 11 ritorno pieno del re per compiere il gran salto verso la gloria. Le partite contro Urss e Ungheria hanno offerto l'immagine di una squadra vivace, rapida, intel¬ | ligente sul piano tattico ma i tuttavia prevedibile e talora imprecisa. Manca l'estro, il tocco magico, l'Invenzione che rende grandissima una grande squadra. Manca insomma Il vero Platini, •fi difetto della Francia è che perde qualche pallone di troppo: ha continuato Hidalgo dribblando abilmente, con la classe che gli è solita, 1 raffronti'fra la sua nazionale e quella di Henri Michel. •Stessa squadra e stesso spirito: con un pizzico di Platini in meno, ripeto.. Almeno per ora». E Platini ha risposto: •/Abbiamo ottenuto un risultato quasi storico: negli ultimi tre campionati del mondo mai abbiamo ottenuto 5 punti nel girone di qualificazione. Per l'esattezza 2 in Argentina e 3 in Spagna. Se non siamo arrivati primi non è colpa nostra, è merito dell'Urss. Grande squadra: però col Canada ha giocato con 9 riserve, vuol dire che l'abbiamo stancata per bene'. , Dalla Francia alle altre, ed è il momento della Danimarca. Ha detto Hidalgo: •Una boccata d'aria fresca; però finora ha avuto dalla sua parte gli dei del calcio: ha giocato sempre su campi allentati, vedremo col sole. I danesi comunque esprimono un football bellissimo, allegro e sano. Laudrup è favoloso, con quel suo dribbling in verticale, e con Elkjaer forma una coppia eccezionale. Dietro poi ci sono Arnesen e Lerby e Morteti Olsen. Vedendo quest'ultimo giocare con una bravura quasi insolente a 36 anni, mi è venuta voglia di bere latte come lui.. E Platini ha aggiunto: «La Danimarca ha due attaccanti favolosi, e gli altri non sono da ridere'. Ha detto proprio cosi, gli altri non sono da ri' dere, che sarà magari un'espressione poco corretta ma sicuramente più efficace di certi lunghi discorsi fioriti. ■ Carlo Coscia Leon. Michel Platini, impegnato dall'ungherese Laszlo Dajka, è stato ancora una volta grande