Turner vende la MGM e ne tiene i film «Via col vento è come un Rembrandt»

Turner vende la MGM e ne tiene i film «Via col vento è come un Rembrandt» Scorporata la gloriosa Mayer, mentre arrivano fusioni fra grandi case e tv Turner vende la MGM e ne tiene i film «Via col vento è come un Rembrandt» WASHINGTON — La manovra è stata degna di Dinasti/ o di Dallas. Ted Turner, -il Berlusconi d'America», il miliardario georgiano che ha sfidato le grandi catene televisive, ha rivendute la Metro Goldwyn Maytr, la più gloriosa delle case cinematografiche hollywodlane, tre mesi dopo averla comprata. Ma non l'ha rivenduta per intero: ha dato gli studi alla Lorimar Telepicturet per 100 milioni di dollari (circa 280 miliardi di lire italiane) e la rete di produzione, distribuzione e videocassette alla United Artist per 300 milioni di dollari. 450 miliardi di lire. Ted Tumer si è tenuto la cineteca, che comprende circa 3600 pellicole. Una vittoria o una sconfitta? Gli esperti dicono un pareggio. Turner aveva grosse ambizioni cinematografiche, ma si era indebitato fino al collo per la M.O.M.. che gli era costata 1 miliardo e 200 milioni di dollari. Con la cineteca, che conta su capolavori come «Via col vento», «ZI mago di o^. e «Ben Hur», spera di guadagnare 100 milioni di dollari l'anno. -Questi sono i Rembrandt del cinema — ha detto —e la pubblicità pioverà sulla mia tv». Tumer ha tre canali: uno per il notiziario 24 ore su 24, uno per lo sport 24 ore su 24. e uno per lo spettacolo sempre 24 ore su 24. La fulminea incursione del miliardario nel mondo del cinema e la successiva ritirata dimostrano quali scosse stia subendo Hollywood. Essa è diventata terra di conquista del grandi magnati, come Kerkorian che ha comprato la United Artists. o come Murdoch, che ha acquistato la Twentieth Century Fox. In genere, questi Industriali del la celluloide mirano a unifi care il piccolo e il grande schermo: a produrre cioè e a distribuire film sia per le sale di proiezione sia per la tv. Hanno le origini più diverse: Kerkorian è un finanziere. Murdoch, australiano, è uno del re della carta stampata. L'obiettivo di Ted Turner era di fare di Atlanta, la sua base, un'altra Hollywood. Molti produttori e registi vanno già a filmare in Georgia, dove i costi sono inferiori. Turner si vedeva come un pioniere, il. fondatore della Hollywood del Duemila. Si è dovuto ridimensionare, come èvMtsplbN è già capitato a Marvin Davis, l'uomo che ha venduto a Murdoch la Twentieth Century Fox. lì motivo: per qualsiasi film oggi occorrono capitali enormi, e anche i miliardari possono avere problemi di credito o di liquidità. Non a caso, una casa cinema- tografica come la Columbia è finita nella mani di una multinazionale, la Coca Cola. Nel 1985. le Case che hanno registrato i maggiori incassi sono state la Universal Pictures, la Warner Brothers, la Paramount e la Tristar. A causa delle tempeste finanziarie che le avvolgevano, la M.G.M. eJa U.A. sono rimaste indietro. Kerkorian adesso si propone di rilanciarle, con l'aiuto di produttori come Alan Ladd Junior. Nell'85, 11 maggior successo della M.G.M E' stato .L'anno del Dragone; 11 giallo di Michael Cimino. Gli incassi sono risultati modesti. Per questo Kerkorian si è rivolto a Stallone, chiedendogli dieci pellicole in sei anni, e garantendogli 15 milioni di dollari l'una. A Wall Street, 11 cuore della finanza americana, si ritiene che stia per incominciare un nuovo periodo di fusioni tra le grandi Case cinematografiche, e tra di esse e le grandi catene televisive. Il fenomeno sarebbe analogo a quello delle case automobilistiche, che per sopravvivere sono costrette a unire le proprie forze. Non sempre è il cinema a imporsi: per esemplo la Lorimar Telepictures, che assurge all'Olimpo hollywoodiano con gli studi che furono della M.G.M., viene dalla televisione. Secondo Wall Street, i leaders nelle posizioni migliori sono 1 nuovi venuti, come Turner e Murdoch.. L'esempio addotto solita mente è quello della Walt Disney, che ha corso più volte il rischio di essere fagocitata da qualche concorrente, e che oggi è in piena ripresa. Con il nuovo presidente, Mi chael Esner, ha raggiunto la stabilità finanziaria, un felice connubio tra cinema e tv le consente di muoversi a sjo agio tra i colossi. _ _ e. c. Una scena di «Via col vento», patrimonio della cineteca che ha 3600 film. Tra cui «Ben Hur»

Luoghi citati: Atlanta, Columbia, Dallas, Georgia, Hollywood, Washington