I 90 minuti di Italia-Corea hanno distratto molti consiglieri comunali

fra un gol e l'altro bocciato lo zoo j* I 90 miiwiti dì Italia-Corea hanno distratto molti consiglieri comunali f fra un gol e l'altro bocciato lo zoo Molti consiglieri hanno illustrato ai banchi deserti il loro sì o no alla chiusura - All'annuncio del sindaco: «L'Italia ha vinto 3 a 2» la seduta è ripresa nella normalità: tutti felici Questo zoo deve chiudere; una commissione studierà se creare strutture alternative o meno; il Comune tramite una cooperativa o la stessa Molinar gestirà il periodo di transizione. Questa la decisione, riassunto di quattro documenti presentati da pei. dal verde civico Abbà. da Tedeschi (pli) Guazzone e Vernerò (de), dopo sette ore di dibattito sull'impianto di parco Michelotti. Alle 23. su proposta ael capogruppo pei. Carpanini. il sindaco ha sospeso i lavori per dar tempo ai presentatori degli ordini del giorno di giungere ad una decisione capace di -mostrare alla città che l'amministrazione esiste». Come noto, in città è nato un comitato che propone la l'ine dello zoo. al quale hanno aderito personalità della cultura, della politica e naturalisti, ci sono state lettere con¬ tro lo zoo. del deputato socialista Fiandrotti, ma anche a favore della sua sopravvivenza con la firma di circa 26 mila cittadini. Ieri, per affrontare questo problema l'assemblea è stata convocata per le 16: si voleva la seduta entro le 20 per assistere in tranquillità in tv ad ItaliaCorea del Sud. Ma perdite di tempo varie hanno costretto gli amministratori a parlare di zoo, in un'aula vuota, con repentino ritorno degli «indisciplinati» ad ogni scampanellata di verifica del numero legale. Tra una corsa e l'altra dei loro colleghi prima l'assessore Dondona poi i comunisti Flavia Bianchi ed Alfieri, il missino Antinoro. il de Gaiotti, l'assessore psi Marzano, l'indipendente di sinistra Tartaglia, il pli Tedeschi, ancora il de Guazzone hanno esposto le ragioni a favore o contro. Gaiotti e Marzano (firmatari dell'ordine del giorno per la fine del «serraglio» di corso Casale) sono stati i più drastici, definendo la struttura attuale «un retaggio di antichi imperialismi». I comunisti hanno invitato alla cautela, ad un'eventuale acquisizione del Comune, alla ricerca di soluzioni che salvaguardino l'occupazione e non costringano gli animali a sofferenze incivili. Il liberale Tedeschi, insieme ai de Guazzone e Vernerò, ha proposto la chiusura dell'impianto e, con Guazzone, ha aggiunto: 'Dovrà essere una commissione dì studiosi a decidere se sia opportuna o meno una struttura alternativa, e arrivare ad una decisione definitiva e concreta entro i primi mesi del 1988, con un'evidente fase transitoria da gestire». Un «si» allo zoo, netto quanto isolato, è arrivato dai banchi del msi. Martinat e Antinoro hanno attaccato il «falso perbenismo» di chi predica la chiusura dello zoo. perché ha la possibilità di recarsi a fare i safari in Kenya, proponendo di trasferire rimpianto a Italia 61 oppure al parco delle Vallere. Alle 22 il sindaco, dando la parola ad Abbà ha annunciato: -L'Italia ha vinto 3-2», cosi il consigliere verde-civico ha potuto illustrare il proprio ordine del giorno di fronte ad un'assemblea nuovamente numerosa. Fortuna toccata pure al pri Ratto, al capogruppo psi, Magnani Noya e a quello del pei Carpanini. Al termine, dopo una pausa di oltre un'ora sono passate le soluzioni ipotizzate dal pei, una parte della de e del pli, con il tentativo di accontentare un po' tutti. Una soluzione di compromessa Sul futuro dello zoo di Parco Michelotti la città si è divisa

Luoghi citati: Italia, Kenya