Vento polemico in Regione per lo Iacp

Vento polemico in Regione per lo Itscp Vento polemico in Regione per lo Itscp Domani in Consiglio regionale si parlerà dell'Istituto case popolari e della bufera che gli si è abbattuta contro con l'arresto di quasi tutti I dirigenti del servizio manutenzione: la «relazione della giunta», come dice burocraticamente l'ordine dei lavori, si trasformerà in un dibattito al quale i vari grappi già si stanno preparando. Ha cominciato il partito repubblicano con una proposta di ordine del giorno che chiede una «commissione speciale incaricata di esperire un'indagine conoscitiva per accertare la sussistenza di responsabilità e complicità, anche solo a contenuto omissivo, imputabili alla Regione». Perché, sostengono i repubblicani, la gestione dello Iacp è «stata condotta all'ombra di una sostanziale assenza della Regione, ente deputato alla vigilanza e controllo sugli atti e in genere sull'attività amministrativa dell'Istituto». Questo documento é sorretto da un voto del comitato esecutivo del pri che invita le forze politiche ad «assumere l'impegno, nei confronti di un'opinione pubblica giustamente allarmata, di definire procedure e criteri in grado di evitare il ripetersi di questi episodi». E', in sostanza, il giudizio di tutti i partiti: lo scandalo dello Iacp non deve ripetersi (anzi, non sarebbe dovuto accadere) e il partito comunista, rifacendosi alla storia passata, ricorda di aver chiesto «fin dal 1984 le dimissioni del Consiglio di amministrazione rivelatosi incapace di affrontare una situazione sempre più pesante, e di aver chiesto e ottenuto le dimissioni dei propri rap¬ presentanti proponendo la nomina di un commissario, che venne attuata dalla giunta di sinistra». La de incalza: «La nostra richiesta di una commissione d'indagine è del 4 gennaio 1985; ma già il 19 marzo 1984 avevamo richiamato, con un'interrogazione, la disastrosa situazione finanziaria e gestionale dell'Istituto case popolari, ricordando alla Regione, che ha compiti di controllo, le sue responsabilità, peraltro subito ribaltate dall'assessore competente sul governo». Lo spunto a queste prime polemiche era stato dato dalle caldaiette autonome a gas per riscaldamento, installate abusivamente da molti inquilini, che innescò una vertenza, sfociata poi in una causa con l'Istituto per le spese di riscaldamento centralizzato.

Persone citate: Vento