«Lei ha ucciso suo figlio»

«Lei ha ucciso suo figlio» Brescia, il giudice arresta Bruno Lorandi per omicidio volontario «Lei ha ucciso suo figlio» Sarebbe il responsabile della morte del piccolo Cristian - Il bambino fu trovato morto nell'anfratto di una montagna vicino alla città - L'imputato oggi farà ricorso al Tribunale della libertà DAL NOSTRO INVIATO BRESCIA — L'avevano trovato il 29 aprile in un anfratto sulla Maddalena, la montagna sovrasta Brescia. Un filo di ferro stretto intorno al collo aveva troncato la vita di Cristian Lorandi, un bambino di dieci anni, figlio di un artigiano marmista, Bruno, di 37 anni, e di una cameriera del ristorante «La Scaiola., Clara, di 34 anni. Un delitto senza spiegazione, un rompicapo per gli inquirenti. Adesso, a meno di due mesi, il padre è stato arrestato. Un'accusa terribile: omicidio volontario. Ma oggi l'imputato farà ricorso al Tribunale della libertà contro l'ordine di cattura. Molte cose sono ancora oscure, tutta la vicenda è avvolta in una cortina di mistero. Perchè si è arrivati all'arresto del padre, l'uomo che per primo aveva scoperto il corpo esanime del figlio, si era abbandonato in un pianto dirotto all'obitorio, era stato colto da malore durante il funerale? Fin dall'inizio la condotta di Bruno Lorandi aveva inso< spettito gli inquirenti. Quando aveva denunciato la scomparsa del figlio, il 28 aprile, era stato vago. Certe sue di' chiarazionl non avevano convinto polizia e carabinieri. Durante le ricerche del ragazzo, si era comportato in maniera sospetta. Le indagini avevano chiarito che negli ultimi tempi l'uomo, che versava in precarie condizioni economiche per il fallimento della sua azienda, con debiti per oltre 200 milioni, era stato visto in compagnia di per sone equivoche. In passato aveva avuto storie con dei malavitosi locali: un paio di ladri d'auto, da lui scoperti mentre tentavano di portargli via la vettura, erano stati pestati a sangue. Gli avevano giurato vendetta: una notte era stato aggredito e picchiato da sconosciuti, tre anni fa era stato accoltellato mentre rincasava. Si pensava che 11 piccolo Cristian fosse stato rapito per vendicare quell'affronto. Un'ipotesi apparentemente poco credibile, ma l'unica su cui lavorare. Poi, il giorno dopo, la tragica scoperta. La telefonata di una donna, ricevuta dal padre del bimbo, aveva indicato nella Maddalena il luogo in cui si poteva trovare il ragazzo. Una drammatica corsa sulla montagna, l'affannosa ricerca, il padre che, per primo, scopre il corpo del figlio, nascosto in una forra. Si accerta che la misteriosa telefonata non c'è mai stata. Si tratta di un'invenzione del Lorandi. Si scopre che l'uomo 11 giorno della scomparsa del figlio è sparito per alcune ore. C'è chi afferma che la sua auto è stata vista sulla Maddalena. Nel piccolo paese di Nuvolera, dove abita la famiglia e dove si conoscono tutti, corrono strane voci. Si parla dei debiti dell'uomo, di una sua amante. Lorandi si rende conto di essere al centro dei sospetti. Una settimana fa viene convocato dai carabinieri per un ennesimo interrogatorio. Procedura normale. Ma ecco il colpo di scena. All'improvviso Lorandi fornisce una versione inedita sulla morte del figlio, che sarebbe stato strangolato dai finestrino dell'automobile mentre cercava di salire sull'auto In moto. Sconvolto, il padre aveva abbandonato il corpo sulla Maddalena, spaventato per le possibili conseguenze. Il giorno dopo, davanti al magistrato, Lorandi ritratta tutto. Afferma di aver inventato quella storia perchè sconvolto dalle voci che circolavano in paese, dai contìnui interrogatori a cui era sotto- posto da polizia e carabinieri. Stufo di vivere in un incubo, aveva raccontato quella storia per porre fine una volta per tutte alle indagini. Spiegazione che non con- vince, anche perchè gli inqui¬ renti sanno per certo che quella telefonata misteriosa, in cui una donna gli avrebbe rivelato dove poteva trovare suo figlio, non c'è mai stata. Di qui la decisione dei carabinieri di denunciarlo alla ma- gistratura. l'ordine di cattura per omicidio volontario. Adesso si tratta di far luce su quanto è accaduto, di trovare un movente, una spiegazione a questo delitto orribile. Si cerca un'amante, una donna dalla quale Lorandi avrebbe avuto un altro figlio, di sette anni. Ma si seguono anche altre piste. Anche quella di un tentato sequestro di persona. Cristian Lorandi era scomparso,, nel pomeriggio del 28 aprile, appena uscito dalla casa di un amico, suo omonimo, figlio di un ricco industriale, che abita in una villetta a poche decine di metri da casa sua. Forse il padre, oberato dai debiti, si era invischiato con una banda di delinquenti e aveva architettato il rapimento di quel ragazzo. Nessuno meglio di lui poteva fornire notizie sui suoi spostamenti: quel pomeriggio i complici sono entrati in azione ma, malauguratamente, hanno sbagliato bersaglio, sequestrando il figlio innocente del loro complice. Francesco. Forriari Brescia. Bruno I mirandi ai funerali del figlio Cristian: l'uomo è accusato di aver ucciso il Tiglio e di averne occultato il cadavere

Persone citate: Bruno Lorandi, Cristian Lorandi, Lorandi, Scaiola

Luoghi citati: Brescia, Nuvolera