Un catechismo per tutti

Un catechismo per tutti Il Papa vuole porre fine alle sperimentazioni Un catechismo per tutti Una commissione preparerà un testo universale entro il 1990 CITTA' DEL VATICANO — Un testo unico, valido per tutta la Chiesa, metterà limiti precisi all'.anarchia- dei catechismi nazionali. Il Papa ha nominato una commissione ristretta per preparare, entro il 1990, un catechismo universale per la Chiesa cattòlica.^ Dodi<% cardinali e vescovi, "scelù'da Giovanni Paolo II, dovranno redigere un «progetto, di catechismo. Successivamente tutti i vescovi del mondo saranno in- vitati ad esprimere il loro parere, e infine il teste sarà sottoposto al. Pontefice. Un invito in questo senso era stato formulato nel corso del Sinodo dei vescovi, celebrativo del Concilio Vaticano II, l'anno scorso. Nella relazione finale si chiedeva: -Venga cgjnppsto un catechismo o compendio di tutta la dottrina cattolica, per quanto riguarda sia la fede che la morale-. La commissione è presieduta dal card. Joseph Ratzinger, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede (ex Sant'Uffizio). Metà dei membri sono responsabili delle «congregazioni» direttamente interessate per competenza: Wakefield Baum (educazione cattolica), Jozef Tomko (evangelizzazione dei popoli), Antonio Innocenti (clero), Simon Lourdusamy (Chiese orientali), e il segretario generale del Sinodo dei vescovi mons. Jan Schotte. Gli altri componenti vengono dalla Siria, dalla Polonia, dall'India, dal Benin, dal Paraguay; per gli Stati Uniti è presente il card. Bernard Law, che al Sinodo fu II primo a chiedere il ritorno a un «testo unico» di catechismo Tale ritorno è stato per anni il cavallo di battaglia dell'ala più tradizionalista della Curia, che rimpiangeva 11 catechismo di San Pio X (quello a domande e risposte, ben presente nella memoria di molti), e non comprendeva gli «esperimenti» basati sulla psicologia, sulla differenziazione per età, e sui metodi pedagogici più moderni praticati da alcune Conferenze episcopali. Le Conferenze episcopali dell'Olanda, della Francia e dell'Italia, in misura maggiore o minore, hanno avuto dei problemi con la Congregazione per la dottrina della fede. Nessuno dei loro vescovi è presente nella commissione La decisione di Giovanni Paolo U può essere interpretata come il desiderio di porre fine agli esperimenti e alle ricerche aperte in questo campo della pastorale dal Concilio Vaticano n. Già alcuni anni fa l'allora prefetto della Congregazione del clero, il card. Silvio Oddi, giudicato un «conservatore», aveva preparato un testo sul genere di quello auspicato dal Papa. -Non si tratta di un vero e proprio catechismo universale — ci aveva dichiarato il porporato, ora in pensione —. Non abbiamo mai pensato di tornare a un catechismo sul tipo del Concilio di Trento, o di quello di San Pio X. Stiamo lavorando per creare un basic teaching, un insieme di verità dottrinali e morali che devono essere presenti in un modo o nell'altro nei singoli catechismi-. Prima di lasciare il suo incarico il card. Oddi aveva rimesso nelle mani del Papa questo testo di base. n Codice di diritto canonico attribuisce ai singoli vescovi, o alle Conferenze episcopali, il compito di -curare che vengano approvati catechismi per il proprio territorio, previa approvazione della Sede Apostolica-. E' molto probabile che il testo preparato dalla commissione avrà il compito di fornire un binario-guida alle Chiese locali. m. tos.