Un governo anti-Waldheim di Tito Sansa

Un governo anti-Waldheim Un governo anti-Waldheim Il ps teme che l'ex segretario dell'Orni possa indire elezioni anticipate e, con il rimpasto lampo, vuole metterlo davanti al fatto compiuto - Dopo l'esultanza per la vittoria del candidato de il Paese sembra inquieto DAL NOSTRO INVIATO VIENNA — Le dimissioni del Cancelliere socialista Fred Sinowatz. presentate lunedi, meno di ventiquattrore dopo l'elezione di Kurt Waldhelm alla presidenza della Repubblica austriaca, vengono giudicate negli ambienti conservatori di Vienna una •dichiarazione di guerra* al nuovo Capo dello Stato. Per due motivi: perché l'8 luglio, quando verrà insediato, Waldhelm si troverà di fronte al fatto compiuto, con un nuovo governo già in carica, presieduto dall'attuale ministro delle Finanze Franz Vraniteky. E perché in questo nuovo governo rimaneg¬ giato ministro degli Esteri sarà uno del suoi più acerrimi nemici, l'attuale ministro della Ricerca scientifica Heinz Fischer, che nelle scorse settimane non si è stancato di ripetere agli elettori che la nomina di Waldhelm sarebbe stata 'disastrosa per l'Austria e per la sua reputazione all'estero-. Il titolare delle relazioni esterne, Leopold Gratz, ha infatti rassegnato ieri le dimissioni, assieme al collega dell'Agricoltura, Gunther Haldenen: non se n'è andato in segno di protesta per l'elezione di Waldhelm ma, come del resto 11 cancelliere Sinowatz, per bloccare la frana socialista e dedicarsi a tempo pieno alla ripresa del partito. Della reputazione di cui parla Fischer stampa e radio austriache non sembrano peraltro preoccuparsi eccessivamente. Ieri hanno messo in rilievo che telegrammi di congratulazioni sono giunti da molti Paesi. dall'Unione Sovietica, dagli Stati Uniti e dalla Francia e che si sono compiaciuti particolarmente i capi di Stato arabi. Hanno telegrafato 11 presidente dell'Olp Arafat e il presidente libico Oheddafi. 11 cui telegramma, nel quale si parla di • vittoria degli austriaci contro il sionismo e l'ebraismo mondiale», è stato l'unico ad essere pubblicato. Giornali e radio hanno invece taciuto che, con il capo di Stato israeliano Herzog, anche la regina d'Inghilterra non aveva inviato congratulazioni. Con il voto di domenica scorsa, che per la prima volta porterà alla presidenza della Repubblica un uomo non presentato dal partito socialista e che dopo vent'anni ha dato la vittoria ai borghesi conservatori della de, indebolendo 1 socialisti, l'Austria ha voltato pagina. Cercando di dimenticare le indegne gazzarre della campagna elettorale durata tre mesi, ora guarda al futuro ma il futuro si presenta poco roseo per la coalizione di governo tra socialisti e liberali ' Le dimissioni del Cancelliere Fred Sinowatz — si è saputo — sono state accolte lu-' nedl da 53 membri del direttivo socialista, soltanto tre hanno votato contro. Bruno Kreisky. presidente del partito, ha preferito rimanere lontano dalla riunione. Ciò significa, secondo interpretazioni degli osservatori, che il partito socialista ammette la sconfitta e cerca di correre al più presto ai ripari con uomini nuovi in grado di «tirare il carro politico fuori dal fango., n tempo — si ammette nel partito socialista — è breve, le prossime elezioni politiche sono fissate per l'aprile dell'87 e vi è il rischio che il nuovo Presidente della Repubblica Kurt Waldhelm, per sfruttare l'onda favorevole al partito popolare che lo ha appoggiato, sciolga il Parlamento In anticipo e Indica elezioni politiche a ottobre. Qualche preoccupazione per le conseguenze della scelta di Waldhelm sul plano internazionale è tuttavia trapelata. Si teme a Vienna che 11 24 giugno, quando il nuovo Cancelliere Franz Vranitzky (che presterà giuramento lunedi prossimo) si recherà in visita ufficiale a Washington, venga accolto con freddezza dall'amministrazione e che gli ebrei americani organizzino dimostrazioni ostili. Ma si teme soprattutto, come è stato accennato dalla stampa elvetica, che le organizzazioni internazionali dipendenti dalle Nazioni Unite (delle quali Kurt Waldhelm fu segretario generale per 10 anni) decidano di abbandonare Vienna per non dover rende re omaggio a un uomo sospettato di nazismo e di cri mini di guerra, e di trasferir si a Ginevra. Stamane Waldhelm si pre senterà alla stampa interna zionale. E' stato assicurato che risponderà a tutte le domande, anche le più insidiose sul suo passato. _.. • ■ Tito Sansa dAPKaltoubdatugMncAsNcpsstGldNdd—dd Vienna. Il presidente austriaco Rudolf Kircnschlager (a sin.) riceve il successore Kurt Waldheim