Battuta con brivido la Corea

Baffuta con brivido la Cono Mundial: l'Italia vince (3-2) e martedì incontrerà la Francia Baffuta con brivido la Cono Due gol di Altobelli, capocannoniere con Elkjaer, e un'autorete - Gli asiatici ci hanno fatto soffrire DAL NOSTRO INVIATO PUEBLA — Azzurri secondi nel girone A del Mundial, alla loro meritata ma faticata vittoria per 3-2 sulla Corea del Sud nell'umida giornata di Puebla (la giornata dominata da Altobelli, due gol. un rigore sbagliato, provocata l'autorete coreana, adesso l'attaccante italiano è capocannoniere alla pari di Elkjaer). ha fatto eco dallo stadio Olimpico di Città del Messico il 2-0 dell'Argentina sulla Bulgaria. Adesso negli ottavi di finale ci attende all'ora di pranzo (in Italia quella di cena) di martedì 17 la Francia di Michel Platini. Semmai dovesse andar bene, e sarà difficile perché i transalpini aspettano da anni un successo che conti sul calcio italiano, con moltissime probabilità ci aspetterebbero nel turno successivo Junior. Falcao. Edinho, forse Socrates e. chissà, anche Zico il 21 giugno a Guadalajara. La squadra coreana aveva già tolto lo striscione di saluto alla gente di Puebla dalla facciata dell'albergo e fatti i bagagli, prima di andare in campo, decisa comunque a lottare come ha fatto per lasciare un buon ricordo nella competizione. Per batterla gli azzurri hanno sprecato, rischiato, sofferto. Com'era stato facile prevedere i coreani non hanno mài mollato, costringendo la squadra di Bearzot a non fermarsi mai, per evitare la sconfitta e la conseguente brutta figura. Di Gennaro, dopo soli 40" ha regalato un gol agli avversari inciampandosi su un pallone fornitogli con precisione da Conti. Era l'occasione per sbloccare subito la partita, e gli azzurri ci rinunciavano pure due minuti dopo quando Altobelli, con un colpo di testa sbilenco, mandava la palla fuori. Come sempre la Corea, superato lo sbandamento che e sua caratteristica in fase d'avvio di ogni partita, organizzava la sua ragnatela fitta di uomini, con scambi di compiti e di posizioni. Gli azzurri avevano buon gioco in fase d'attacco, apparentemente, ma soffrivano la rapidità del contropiede coreano e s'innervosivano. Col- lovati e Vierchowod, i due nostri marcatori centrali, erano costretti alla massima attenzione per la mobilità ed i rapidi •incroci» di Chol Soon e Cha Bum, le due punte avversarie. A centrocampo, duello fra registi, fra numeri 10: Di Gennaro lo perdeva spesso contro Park Chang, il capitano coreano, l'autore dello stupendo gol all'Argentina. Un quarto d'ora di mollezze azzurre in fase d'attacco, quindi i coreani davano 11 primo brivido a Galli: la botta di Kim Jco sfiorava i pali della nostra porta. Il rischio evidentemente era quanto serviva a scuotere gli uomini di Bearzot: l'arbitro Socha non vedeva, o non voleva vedere un rigore su Galderisi, l'azione proseguiva e Altobelli — pid che mai goleador azzurro — con grande freddezza deponeva in rete il pallone dell'1-0. Si poteva cominciare a pensare al domani del Mundial. ma senza distrarsi troppo. I coreani si arrabbiavano pure ed era ancora il capitano Park Chang. come nelle precedenti partite, il più rissoso, il più determinato. La partita, sul piano tecnico, aveva poco da offrire nel primo tempo. Gli azzurri, come al solito, badavano soprattutto a controllare il gioco. E' il tarlo del calcio italiano: quando una nostra squadra va in vantaggio, non pensa mai a cercare il colpo del kappaò, che potrebbe veramente far respirare. Cosi siamo arrivati ad offrire anche deplorevoli spunti di bagarre, Bagni si è fatto ammonire per una delle sue non rare ritorsioni dopo aver subito un fallo. Non bastava Bruno Perucca (Continua a pagina 2 In quarta colonna) Puebla. Altobelli ha appena dribblato Jung Yong e si prepara a segnare la rete dell'uno a zero

Luoghi citati: Argentina, Bulgaria, Città Del Messico, Corea Del Sud, Francia, Guadalajara, Italia