A Torino primi applausi per Rush di Giorgio Barberis

A Torino primi applausi per Rush A Torino primi applausi per Rush L'attaccante del Liverpool si accorda in giornata con la Juventus: «Sono qui per dire di si» - Sette miliardi e mezzo alla squadra inglese - In bianconero fra un anno TORINO — Accolto dall'inatteso abbraccio di un centinaio di tifosi, che hanno costretto a sconvolgere le procedure aeroportuali con due autovetture che sono arrivate sulla pista per portarlo via, Ian Rush è sbarcato ieri sera a Caselle per avere oggi quello che dovrebbe essere l'incontro decisivo con la Juventus, rappresentata al suo arrivo dal dirigente Barrettlni. La trattativa. Iniziata nei mesi scorsi, ha - avuto una svolta decisiva pochi giorni fa quando Bonlperti ha fatto sapere al goleador gallese che aveva tempo solo fino al 10 giugno per far conoscere le sue intenzioni. O diceva .si» entro tale termine, oppure del suo eventuale passaggio in bianconero non se ne sarebbe fatto più nulla. Messo alle strette, Rush ha sentito presidente e general manager del Liverpool, nonché l'allenatore Dalglish, del quale è grande amico visto che fino a due anni fa giocavano fianco a fianco. Da parte della società non c'erano ostacoli, considerato che la proposta Juventina (tre milioni e duecentomila sterline, ossia circa sette miliardi e mezzo di lire) era ritenuta soddisfacente: questo ha deciso il giocatore al viaggio per [un «si» che. a questo punto, è rimandato ad.oggi solo formalmente.'Di fatto l'accordo è pressoché raggiunto e Ian dovrebbe percepire circa 600 milioni netti l'anno, cioè il doppio di quello che guadagna attualmente con i -Reda.. In più dovrebbe essere garantito anche un lavoro alla sua, fidanzata, Tracey Adams. che lo seguirà nella sua avventura torinese. Ian Rush, a Torino, era già venuto circa un anno e mezzo fa. Allora, come ora, pieno di belle speranze. Guidava il Liverpool a tentare la conquista della Supercoppa europea: ma Boniek. con due gol, in quella fredda serata del 16 febbraio 1985, lo rispedì a casa a mani vuote. Adesso la sua speranza, è di rifarsi di quella delusione, seppur cambiando maglia. Per lui la Juventus rappresenta anche l'occasione di tornare a giocare sul palcoscenico internazionale. Il vantaggio economico del trasferimento per lui, indubbiamente, non è tutto: altrimenti avrebbe accettato il contratto quinquennale offertogli dal Barcellona. -Invece no — precisa — mi sta bene essere vincolato per tre anni alla Juventus, poi si vedrà. Questa è una grande squadra, che mi ricorda il Liverpool. Tutto quello che ho intensione di chiedere è una clausola che garantisca poi i "reds" della prima opzione quando dovessi lasciare questa città-. Rush all'arrivo era accompagnato dal general manager Peter Robinson, oltre che da una numerosa comitiva di giornalisti. E' il segno evidente della popolarità, La sua cortesia la si è potuta scoprire anche ieri sera all'aeroporto quando ha accettato di buon grado l'assalto dei giornalisti italiani e di alcuni tifosi, poche le parole che ha pronunciato, mantenendo sempre il sorriso sulle labbra. L'unico momento in cui si è fatto serio è seguito alla domanda su quando si sarebbe trasferito a Torino: .Non dipende dame — ha risposto —, ma dagli altri. Io sono pronto. Certo bisogna ancora definire la trattativa, ma sono qui per questo-. Poi è stato caricato su una delle macchine che erano arrivate sulla pista, e si è allontanato verso una destinazione mantenuta segreta, probabilmente casa Bonlperti, se non addirittura casa Agnelli. Oggi le trattative per il fatidico «si»: se sorgessero ostacoli sarebbe davvero una sorpresa. Al punto che per oggi pomeriggio è già preannunciata una conferenza stampa nella sede della Juventus per quale altro motivo se non per annunciare che Ian Rush con la riapertura delle frontiere, fra un anno, vestirà la maglia bianconera? Giorgio Barberis Torino. I tifosi bianconeri a Caselle si presentano a Ian Rush, attaccante bianconero riellW-SS

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