Verso un'altra azione corsara di Vincenzo Tessandori

Verso un'altra azione corsara Prora sull'isola di Cabrerà dove ci saranno manovre navali Verso un'altra azione corsara Greenpeace contesta la scelta della marina spagnola - La nave inglese abbordata dagli ecologisti ha corniti ciato a caricare le sbarre d'uranio a Civitavecchia - «Con la nostra a Sheanvater sia vulnerabile a un attacco terroristico» azione volevamo dimostrare come la L'equipaggio spiega come si scelgono gli obiettivi DAL NOSTRO INVIATO DA BORDO DELLA .81RIUS. (Mediterraneo Occidentale) — La prora di «81rius. sembra scomparire nel blu intenso delle onde. Si fa rotta verso l'isola di Cabrerà, nelle Baleaii, un minuscolo paradiso a Sud-Ovest di Maiorca che rischia di essere sconvolto dalle manovre della Marina spagnola. Greenpeace ricorda come tutto il Mediterraneo agonizzi e, cosi, studia nuovi colpi di mano dopo l'arrembaggio dell'altro giorno alla «Mediterranean Sheanvater». Dai .corsari dell'arcobaleno, l'azione di domenica mattina, davanti a Civitavecchia, sulla nave britannica che trasporta scorie radioattive, viene giudicata un successo, malgrado ieri all'alba sia iniziato il carico. «£' stata una ragazzata, niente di più; ha commentato, con ostentata indifferenza, il comandante inglese, John L. Lundberg, 53 anni, di Pleetwood. Ai suoi aveva ordinato di respingere l'abbordaggio. -Intendiamo ripetere queste. azioni dimostrative, lottare con ogni mezzo per rendere consapevoli le popolazioni del Mediterraneo dei rischi che corrono; ha dichiarato, ieri a Londra, un portavoce del gruppo, Andrew Sterline. E ha proseguito: «J7 carico della "Sheanvater" contiene la stessa quantità di radioattività sprigionata nell'atmosfera nell'incidente al reattore sovietico di Cernobyl. In caso d'incidente, i contenitori a bordo potrebbero esser danneggiati e rilasciare nell'atmosfera radiazioni in quantità tali da provocare un disastro ecologico*. I bidoni che contengono le-* sbarre d'uranio, ha precisato il portavoce, •resistono a venti atmosfere e, se cadono in mare, oltre i 200 metri si spaccano*. -E' una nave carica di rischi*,, avjva dichiarato Xavier Pastor, 35 anni,. di Maiorca, biologo marino, presidente di Greenpeace Spagna. «Con la nostra azione volevamo anche dimostrare come la "Sheanvater" sia vulnerabile a un attacco terroristico*. C'era anche Pastor sui gommoni al momento dell'assalto al cargo, l'avevano ributtato a mare ed era finito a pochi metri dall'elica del piroscafo e il comandante Lundberg aveva fatto arrestare le macchine. Il biologo era stato ripescato da Orace O' Sullivan, al comando del gommone «numero 2». Ventiquattro anni, irlandese di Waterford, la ragazza è una veterana di Greenpeace. Ha già compiuto 24 .campagne ecologiche, in tutto il mondo, era sulla .Rainbow Warrior. per la protesta contro gli esperi¬ menti nucleari francesi quando i servizi segreti l'affondarono nel porto di Auckland. Sul .Sirius. è il nostromo, sempre allegra, efficiente: a bordo, per risolvere mille problemi, tutti contano su di lei. Dice: «Uccidiamo il mondo, più rapidamente di quanto crediamo. E non si può assistere indifferenti a un delitto*. Sulla coperta della «Shearwater» era arrivato Pier Lorenzo Righetti. 32 anni, genovese, assicuratore e capitano di lungo corso, alla prima esperienza come .corsaro». *Hanno tentato di scaraventarmi in mare, poi hanno deciso di chiudermi nella stiva*. Nessuno aveva fatto querela per «violazione di domicilio-, unico reato ipotizzabile secondo la magistratura italiana, e l'avevano liberato neppure un'ora dopo. Quarantatre metri. 470 tonnellate, 32 anni: «Sirius» è un'anziana, piccola nave complicata. Si vive a contatto di gomito, si dorme in cabine a quattro o cinque posti, i turni alla doccia e al gabinetto non sono facili. La carena è priva di pinne e quando c'è mare si balla maledettamente. Soprattutto alla vigilia delle azioni gli orari sono rigidi: per chi non ha fatto la guardia la notte, sveglia all'alba, colazione, che ciascuno si prepara nella minuscola cucina, e poi il lavoro. Ognuno ha un suo compito, il grado è dato dall'anzianità di militanza nel gruppo, fra i 18 dell'equipaggiuo di «Sirius» i semplici marinai sono parecchi. Zoa Jimenez, 28 anni, spagnola, fa l'avvocato penalista a Valencia. E' la cuoca di bordo, suo compito principale, preparare la cena. In meno di un mese, sottolinea orgogliosa, ha .convinto i compagni della superiorità dell'alimentazione latino-mediterranea*. E' alla prima esperienza con Greenpeace, a settembre, conclusa la «campagna», tornerà alle aule di tribunale. Ha sette fratelli: «Set la pensano come me, il più giovane come dire?, distratto. Speriamo che la gente capisca quello che facciamo*. Il marconista è un americano di San Francisco di 42 anni. Si chiama Lloyd Anderson, un matrimonio alle spalle, la vita nomade per il futuro. Anch'egli si trovava sulla Rainbow Warrior» al momento dell'attentato. Alto, magro, il volto incorniciato in una barba un tempo bionda, appare, sempre tranquillo, flemmatico, determinato. Mi dice: *Ho una forte convinzione che occorra far quacosa per salvare il mondo*. Ripete Alain Connan, un bretone di 53 anni, il comandante di «Sirius»: «Se uno si guarda attorno e vede come la nostra civiltà ha ridotto questo mondo capisce perché noi esistiamo, perché esiste Greenpeace. Me ne sarei potuto rimanere tranquillamente a casa mia, ma ho riflettuto a lungo e ora son qui: non ci son dubbi, qualcosa occorre fare*. Ma che cosa? Le azioni dimostrative vengono seguite forse più con curiosità che con interesse dalla gente e l'altra mattina, durante l'arrembaggio, un marinaio della «Mediterranean Shearwater» ha urlato: «Bei rischi di cui parlate non me ne frega un accidente*. Vincenzo Tessandori

Persone citate: Jimenez, John L. Lundberg, Lloyd Anderson, Lundberg, Pastor, Pier Lorenzo Righetti, Valencia, Xavier Pastor

Luoghi citati: Civitavecchia, Greenpeace Spagna, Londra, Maiorca, San Francisco