Giornali venduti a ogni angolo

Giornali venduti a ogni angolo Venezia, gli editori chiedono una totale liberalizzazione Giornali venduti a ogni angolo DAL NOSTRO CORRISPONDENTE VENEZIA — L'introduzione delle nuove tecnologie nei quotidiani, il risanamento dei bilanci, 11 superamento di molte altre questioni interne, hanno rappresentato un notevole passo avanti nella soluzione del problemi dell'editoria giornalistica, ma resta ancora qualcosa da fare. E non si tratta di poco. Bisogna creare una distribuzione che avvicini realmente il giornale al lettore e per ottenere questo c'è un unico strumento: la liberalizzazione dei punti di vendita dei quotidiani. E' quanto ha sottolineato 11 presidente della Federazione italiana editori giornali, Giovanni Oiovannlni. nel suo intervento al convegno •Distribuzione della stampa in Italia - Profili funzionali e normativi», organizzato ieri a Palazzo Labla, a Venezia, dalla Giunta regionale del Veneto e dalla Fleg. In sostanza, dunque, in Italia si leggono poco 1 quotidiani anche — o soltanto? — perché sono distribuiti male. E' necessario che non sia il lettore a dover cercare 11 giornale, ma questo a «cercare» 11 lettore, a proporglisi quasi ad ogni angolo, in ogni momento della sua giornata dal supermercato al tabaccaio, dall'albergo alla libreria. Una simile estensione della distribuzione, secondo la Fleg, potrebbe portare ad un aumento delle vendite del S o anche del 10%. Un altro aumento, questo imminente, ammonterà quasi certamente a un milione e mezzo di copie e sarà con ogni probabilità determinato, tra l'altro, dall'Interesse per 1 Campionati mondiali di calcio. Si dovrebbe arrivare, cosi, a circa 6 milioni e mezzo di copie vendute in Italia. Il prof. Luca Pellegrini, vicedirettore del Centro di studi sul commercio dell'Università Bocconi di Milano, ha presentato 1 risultati di una ricerca condotta dallo stesso Cescom per conto della Fleg. L'attuale configurazione della rete distributiva a servizio di quotidiani e periodici si presenta come •gravemente limitante — ha detto Pellegrini — per entrambe le categorie di prodotti, e in particolare per quelle componenti cìie oggi avrebbero maggiori possibilità di diffusione, quotidiani locali e periodici specializzati a tiratura intermedia. Più specificamente, a fronte di bisogni distributivi molto articolati per rispondere ad esigenze di prodotti altrettanto diversificati, la rete distributiva italiana appare scarsamente differenziata Il contenuto dell'articolo 14 della legge sull'editoria, che regola la distribuzione della stampa risulta — secondo la ricerca del Cescom — il principale ostacolo da rimuovere per ridare .spazio alla commercializzazione di quotidiani e periodici entro un contesto di maggiore libertà di scelta per gli editori: «Una maggiore libertà — ha concluso Pellegrini — che si dovrebbe concretare in una rete più diffusa e non specializzata per i quotidiani e invece in una rete piii differenziata e capace di offrire maggiori servizi per i periodici: Secondo il dott. Lorenzo Jorio, del Comitato di presidenza della Fieg, 11 disegno di legge governativo In materia di distribuzione della stampa •dovrebbe conferire un più razionale assetto al mercato distributivo e offrire migliori opportunità di acquisto.'. Di tutt'altro avviso, Vasco Mati, del Comitato provvisorio per la costituzione della Federazione nazionale rivenditori quotidiani e periodici, il quale ha affermato che con le nuove proposte di liberalizzazione, le Regioni si vedrebbero 'Spodestate praticamente del loro legittimo potere legislativo; i Comuni a loro volta spodestati del loro legittimo potere programmatorio e autorizzativo per le rivendite di giornali e riviste: Con la norma prevista dal disegno governativo — ha proseguito Mati — teoricamente si liberalizzerebbero 136 mila punti vendita. Gigi Bevilacqua

Persone citate: Gigi Bevilacqua, Giovanni Oiovannlni, Lorenzo Jorio, Luca Pellegrini, Mati, Pellegrini, Vasco Mati

Luoghi citati: Italia, Milano, Veneto, Venezia