Le sentenze della 1a sezione

Le sentenze della V sezione Le sentenze della V sezione I giudici, presi di mira dai senatori comunisti dell'Antimafia per aver ordinato un nuovo processo ai fratelli Greco, si difendono elencando le numerose sentenze emesse per reati di mafia e terrorismo - I collegi giudicanti, affermano, sono stati sempre diversi - Gli esempi più significativi ROMA — Presa di mira dai cinque senatori comunisti dell'Antimafia per aver ordinato martedì scorso un nuovo processo di appello a Catania ai fratelli Michele e Salvatore Greco, già condannati all'ergastolo in primo grado quali mandanti del delitto Chinnici, la prima sezione penale della Cassazione, presieduta da Corrado Carnevale, si difende dalle contestazioni proprio in base all'esame delle numerose sentenze emesse al «Palazzaccio» a partire dal 1° gennaio '85 in materia di terrorismo e di associazione a delinquere di stampo mafioso e camorristico. Per di più 11 collegio giudicante è stato sempre diverso, essendo formato dal presidente e da quattro consiglieri, scelti a rotazione su un organico di una trentina di magistrati. Eccone alcuni esempi. I comunisti contestano la sospensione del processo a Locri a carico di don Stilo, ma non ricordano che, in precedenza, la Cassazione aveva prima confermato l'ordine di cattura contro il sacerdote di Africo, accusato di associa zione a delinquere di stampo mafioso, e poi gli aveva nega' to la scarcerazione. Terrorismo — In tema di terrorismo la Cassazione ha confermato: 1) l'ergastolo ai br Nadia Ponti e Vincenzo Ouagliardo per l'assassinio del direttore del Petrolchimico di Porto Marghera, Gori, e del vicecapo della Digos di Venezia, Albanese (gennaio '85); 2) l'ergastolo a Bignami e Segio per l'uccisione di 2 carabinieri a Viterbo e le pesanti pene per i «piellihi» responsabili dell'assassinio di 2 carabinieri a Monteroni d'Arbia (ottobre '85); 3) gli ergastoli per 1 brigatisti responsabili dell'uccisione di Moro e degli uomini di scorta e di una serie di delitti a Genova, nonché le pene per i rapitori del generale Dozier (novembre '85); 4) i 13 erga stoll alla colonna torinese delle Br responsabile anche dell'assassinio del vicediret tore de La Stampa Carlo Casale sno (febbraio '86); 5) l'ergastolo al terrorista nero Giusva Fioravanti. Particolarmente importante è la sentenza con cui nel maggio '85 la Cassazione, presieduta da Carnevale, annulla gran parte delle condanne per concorso morale contestate agli imputati delle Ucc (Unita combattenti co¬ muniste). Il nuovo processo d'appello, conclusosi di recente, ha considerevolmente ridotto le pene. Mafia — In tema di mafia la Suprema Corte ha reso definitivo l'ergastolo ai killer del colonnello Russo ucciso in un agguato nel '77 (ottobre '85), ha confermato le pene al capo camorrista Antonio Bardellino e ad altri 47 imputati (gennaio '86), ed ha annullato la scarcerazione del giudice catanese Perracchlo accusato di corruzione insieme ad altri 400 presunti mafiosi (marzo '86). Pentiti — Per quanto riguarda i pentiti la Cassazione stabilisce il 22 luglio '85 che -la valutazione delle deposizioni dei pentiti nell'ambito di indagini processuali su fatti di delinquenza associata, politica o comune — oltre a non poter prescindere né dall'analisi della personalità dell'autore della deposizione accusatoria, né da un accurato esame delle spinte psicologiche che lo hanno indotto a collaborare.. L'importante principio viene applicato in occasione dell'annullamento (contestato dai senatori del pei) di numerosi ordini e mandati di cattura emessi dai giudici di Napoli e Palermo. In particolare, nell'estate '85 la sezione feriale della Suprema Corte annulla una quarantina di mandati di cattura decisi dal pool dei giudici palermitani contro presunti mafiosi, tra i quali Giuseppe Greco (figlio di Michele). Era stato Buscetta ad accu¬ sare quest'ultimo di far parte dell'.onorata società» (questa circostanza gli era stata riferita dal latitante Badalamenti). La Cassazione ha ritenuto però insufficiente tale motivazione. In base allo stesso principio giuridico sarebbe stata annullata una settimana fa la sentenza di appello di Caltanissetta a carico del fratelli Greco per la strage di Palermo (la motivazione si conoscerà tra un mese). Sempre nell'estate scorsa la Suprema Corte ha annullato gli ordini di cattura emessi dalla procura della Repubblica di Trapani nei confronti dei cavalieri del lavoro di Catania, nonché quelli contro i due alti ufficiali dei carabinieri accusati dal giudice veneziano Casson di aver deviato le indagini sulla strage di Peteano. Con un'altra discussa sentenza la Cassazione ha assolto nel giugno '85 l'ex deputato missino Sandro Saccuccl per il raid di Sezze Romano in cui restò ucciso lo studente Luigi De Rosa. E' stata cosi annullata la sentenza di condanna emessa dalla corte d'assise d'appello di Roma, presieduta proprio da Corrado Carnevale (al quale 1 senatori comunisti hanno erroneamente contestato l'assoluzione del'ex parlamentare missino). Nel marzo '86 sono state invece confermate le pene per il golpe Borghese. Un'altra decisione che ha suscitato polemiche è stato l'annullamento nel giugno '85 del mandato di cattura con¬ tro 11 leader dell'Olp Arafat emesso dal giudice Istruttore di Venezia Mastelloni. Trasferimento di processi — Negli ultimi 18 mesi la Cassazione ha trasferito da Milano a Roma l'inchiesta sui fondi neri dell'Iri, ha unificato a Milano tutte le inchieste penali in corso in varie parti d'Italia a carico degli amministratori del network televisivo di Berlusconi. Ha inoltre trasmesso alla procura di Verona l'inchiesta sul giudice . Marsiii, genero di Gel», ed ha infine investito la magistratura di Messina dell'inchiesta condotta dalla procura di Caltanisetta sul giudice di Trapani Antonio Costa accusato di legami con la mafia. Delitti comuni — Un mese fa la Cassazione, su conforme richiesta del procuratore generale, ha negato il ritorno in carcere ai tre giovani condannati all'ergastolo per l'omicidio delle due bambine di Ponticelli. Nel giugno '85 è stata invece annullata la condanna per uxoricidio Inflitta all'ex agente della Digos genovese Sandro Torzulll (che recentemente è stato assolto a Milano per Insufficienza di prove). Infine due mesi fa la Suprema Corte ha consentito ai due turchi Bagci e Celebi, assolti per insufficienza di prove al processo per l'attentato al Papa, di lasciare l'Italia. p.f. Roma. Il ministro della Giustizia, Mino Martina//.oli (Tclefoto