Gli insegnanti non cedono di Clemente Granata

Gli insegnanti non cedono Nonostante Pintervento del governo e le critiche di Cgil, Cisl e Uil Gli insegnanti non cedono Il sindacato autonomo non intende rinunciare al blocco degli scrutini - Dura risposta al ministro Falcucci che minaccia di ricorrere alla precettazione - Intanto si uniscono all'agitazione direttori didattici e presidi ROMA — Il ministro Gaspari spera che lo Snals revochi il blocco degli scrutini e che, in tal modo, la trattativa per il rinnovo del contratto della scuola si possa iniziare martedì prossimo; i sindacati confederali. Cisl e Uil in particolare, polemizzano con gli autonomi: questi ultimi rispondono con estrema durezza a tutti, anche alla senatrice Falcucci che minaccia di ricorrere alla precettazione, e (anno capire che non intendono recedere. Annunciano, anzi, con euforia che le adesioni alla lotta aumentano e che scendono in campo anche direttori scolastici e presidi. Sicché la situazione nel mondo dell'insegnamento continua a rimanere incerta, per molti aspetti, drammatica. Se Gaspari. in un'intervista all'Ansa, dimostra di nutrire una certa fiducia e fa appello al •buon senso- degli autonomi, non per questo mostra di modificare le posizioni assunte venerdì quando ha definito 'illegittima e illegale* la condotta dello Snals e -ha precisato che gli stipendi di chi aderisce alla protesta subiranno una decurtazione. Afferma inoltre: «Se si accettasse di trattare con chi è in sciopero si ritornerebbe all'età della pietra, in quanto gli interessati alla stagione contrattuale sono oltre 4 milioni di dipendenti pubblici, che gestiscono servili essenziali per la collettività-. Il ministro della Funzione Pubblica, insomma, mostra di temere che un cedimento di fronte all'iniziativa dei docenti possa causare effetti a catena sugli altri settori del pubblico impiego e portare di fatto alla paralisi del Paese: anche le altre categorie, infatti, adotterebbero metodi di protesta che si mostrano vincenti. Ma già qui si può cogliere uno dei motivi di fondo della polemica dello Snals e delle stesse sue richieste contrattuali: questa omogeneità con altre categorie non piace più all'organizzazione sindacale autonoma, la quale sottolinea il carattere peculiare dell'attività dell'insegnante e chiede adeguati e giusti riconoscimenti (posizione sulla quale concordano i liberali, intervenuti ieri con una dichiara¬ zione del vicesegretario Egidio Sterpa, favorevole allo Snals). E qui sta anche la ragione principale del contrasto con i confederali. Dopo Alessandrini della Cisl, ieri è intervenuto Pagliuca della Uil per avanzare il sospetto che -lo sciopero sia pilotato dall'esterno e tenda a creare ulteriore instabilità e confusione in un quadro politico già arroventato.. A tutti ha risposto Gallotta, segretario nazionale dello Snals. il quale, a proposito dell'atteggiamento tenuto da Gaspari e dalla Falcucci. parla di •inaudito attacco alle libertà sindacali-. E per quanto riguarda la minaccia di precettazione ha detto: -Gli insegnanti presteranno regolarmente l'attività didattica sino al 14 giugno, astenendosi soltanto dagli scrutini. Sostituire quindi con la forza un insegnante regolarmente presente sarebbe un atto poliziesco-. La durezza della posizione dello Snals può essere spiegata anche dalla necessità di calmare una base quanto mai irritata. D'altro canto nell'ambito degli stessi confederali non tutti condividono la netta presa di posizione critica nei confronti degli autonomi. C'è chi dice: -Qui si rischia di dare l'impressione che la controparte sia lo Snals. Il vero antagonista rimane invece il governo-. Clemente Granata

Persone citate: Alessandrini, Egidio Sterpa, Falcucci, Gallotta, Gaspari, Pagliuca

Luoghi citati: Roma