Tutti nel segno del Mundial di Renato Rizzo

Tutti nel segno del Mundial Come la febbre messicana ha cambiato il comportamento degli italiani Tutti nel segno del Mundial I ristoranti lamentano ('«assenteismo» dei clienti: «L'80 per cento quando gioca l'Italia, il 40 in occasione di altre partite» - Gli alberghi costretti a mettere la tivù nelle sale da pranzo - Gnema e teatri senza pubblico:«All'Argentina di Roma erano in 15» - Ai convegni culturali solo donne (vedove del calcio) Sere e notti di Mundial davanti al televisore che trasmette in stereofonia con altri milioni d'apparecchi accesi in un'immensa catena da Aosta a Capo Passera Sere e notti di città deserte, di unghie mangiate, di accidenti e di evviva biascicati o urlati in decine di dialetti. La febbre sale, ma è di quelle che non mettono a letto. E al mattino, qualche milione d'italiani che ha resistito alla tv sino all'ultima nota della sigla della Mondovisione, ha facce pallide e occhi cerchiati come se la 'vendetta di Montammo* che ha colpito parecchi calciatori in Messico fosse arrivata, via video, anche nel loro salotto. Giovedì la gara fra azzurri e Argentina ha inchiodato al televisore quasi 20 milioni di italiani (altri 5 milioni hanno visto parti dell'Incontro). Dodici milioni, la stessa sera, hanno osservato totalmente o parzialmente FranciaUrss; Bulgaria-Corea, a mezzanotte, ha avuto una punta massima di 4 milioni scarsi di spettatoti il record di tifosi al video è di 4 anni fa. In oc castone della finale fra Italia e Germania Ovest: 38 milioni 700 mila bocche aperte, il doppio di braccia levate al cielo. Il Mundial è rito che aggredisce e sconvolge 11 nostro comportamento usuale, can cella abitudini, attutisce «bi sogni: Un'occhiata alle sere di questo giugno nato sotto il segno del calcio ci mostra una scenografia di piazze e angoli che sembrano inventati da De Chirico (.L'unica cosa che posso dire di questo Mundial — ha osservato lo psicanalista Cesare Musatti dribblando una domanda su come il Campionato In tv poteva condizionare il comportamento delle persone — ila quasi totale sparizione del traffico'). Ristoranti e cinema, sale di ritrovo e discoteche aspettano che 11 fischio finale dell'arbitro faccia alzare dalla poltrona gli spettatori della prima partita e li spinga fuori casa. Ma la citta è un Deserto dei Tartari dove s'attendono invano assedio e invasione. Ecco alcuni esempi di questo Sahara urbano. Ristoranti. Il lamento è globale, i dati suU'•assenteismo- più o meno simili nelle varie citta. All'.t/ipia. di Roma parlano del Mundial come d'un 'gran guaio che si somma allo scarso numero di turisti venuti quest'anno nella capitale'. E aggiungono: •Se, poi, pensiamo che i pochi inglesi, francesi, polacchi e danesi preferiscono le loro nazionali a una sera in trattoria, il quadro è completo*. Al Biffi di Milano quando gioca l'Italia si registra *l'S0 per cento di clienti in meno; il 40-50 in occasione di altre partite-. Meno drammatici i dati forniti da La Smarrita di To- rlno: .Per Italia-Argentina, qualche vuoto, ma l'altra sera non ci siamo neppure accorti che in tv c'era Brasile-Algeria'. Sempre a Torino, un'idea curiosa realizzata da un servizio di moto-taxi in collaborazione con una catena di fast-food: recapito a domicilio sino alle 22 per tutta la durata dei Campionati d'un pasto caldo completo 'da consumarsi con gli amici da¬ vanti alla tv.. Prezzo del servizio, 6 mila lire. Alberghi La «mors. dei ristoranti si traduce in •vita* per gli hotel. Sergio Capetta. capo-area torinese dei Jolly: •/ clienti che non vanno in trattoria per non perdere la partita trovano in albergo la possibilità di unire cena a gara. Noi, ad esempio, a Torino e in altre città, abbiamo organizzato buffet freddi da consumare davanti a schermi giganti. Se, poi, il cliente preferisce star solo, ha la possibilità di vedersi l'incontro pranzando in camera'. Cinema. Dai' locali di spettacolo arrivano note fra il dolente e il disperato. I cinematografi romani lamentano diminuzioni «del 50 per cento, e 1 dati di giovedì registrano 220 spettatori complessivi al King (-In maggioranza an¬ ziani'), 200 all'Ariston (.Quasi tutte donne.) 100 al Cola di Rienzo, 150 al Barberini. A Milano, buoni affari quasi esclusivamente per le sale come l'Anteo che trasmettono le partite della Nazionale cui fanno seguire la normale programmazione. Un esperimento che, invece, è, sino ad ora, un autentico fiasco per Roma e per Torino. Al Piccolo Ambrosio nel capoluogo piemontese il nuovissimo videoproiettore ha offerto a pochi intimi Italia-Argentina e a un palo di persone Brasile-Algeria. Giovedì i 25 cinema torinesi di prima e seconda visione hanno toccato un minimo storico di presenze: 2228 persone. Più o meno analogo il panorama del teatri: a Roma molti hanno approfittato di queste sere per riposare; chi non lo ha fatto, come l'Argentina, giovedì ha contato 15 spettatori Convegni e dibattiti. L'altra sera, a Torino, un oratore davanti ad una sala semivuota in cui erano sedute quasi esclusivamente donne, s'è adeguato spiritosamente e ha incominciato il suo intervento rivolgendosi .alle vedove del Mundial*. Ma la maggior parte degli enti e delle Istituzioni culturali nello stilare il programma del propri appuntamenti ed evitare tonfi storici ha guardato più al calendario del Mundial che a quello gregoriano. L'Unione Industriale torinese, ad esemplo, ha spostato nel pomeriggio i suol Incontri e consigliato di fare altrettanto a quanti affittavano le sue sale. Ovunque la parola d'ordine è: •Finire prima delie 20.. Discoteche e Ritrovi. Se a Milano il Tamgram di via Pezzetti può dire d'aver notato, sino a questo momento, un calo normale dovuto esclusivamente al caldo, e di non aver sofferto le partite del Mundial. a Torino la discoteca Big e il club Centralino, seguendo l'esempio di altri locali, non hanno aperto la sera di Italia-Argentina e parlano di 'diminuzioni di pubblico dal 30 al 40 per cento, nelle altre serate. Un taglio impressionante di presenze anche se, come del resto al Piper di Roma, 1 gestori hanno tentato di «cautelarsi allestendo uno schermo per trasmettere in diretta le gare Assenteismo. E', forse, l'u nlea voce di questo elenco italiano a non registrare va dazioni: .Tutto nella norma — è il ritornello che ripetono i vari Uffici Personale delle aziende piccole e grandi — siamo distanti anni luce dalle cifre del 78 quando in fabbrica le partite della Nazionale aprivano vuoti clamorosi.. Il Mundial è una malattia che insorge ogni sera alle 20, ma guarisce all'1,45 lasciando, al più, un velo di stanchezza e la voce un po' rauca. Renato Rizzo

Persone citate: Barberini, Cesare Musatti, De Chirico, Sergio Capetta