Verdi all'attacco in Germania di Mario Ciriello

Verdi all'attacco in Germania Verdi all'attacco in Germania Cortei e scontri con la polizia - La questione nucleare pesa nelle elezioni in Bassa Sassonia DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — Imponenti, e In alcuni casi violente, dimostrazioni antinucleari sono esplose ieri nel Nord e nel Sud nella Germania. I quattro punti caldi: Brokdorf, Wackersdorf, WUrzburg e Monaco. Gli scontri più duri (quattro feriti gravi secondo le ultime notizie) si sono avuti a Brokdorf, nello Schleswig-Holstein, non lontano da Amburgo, dove oltre cinquemila poliziotti hanno faticato ad arginare l'irruenza di quasi trentamila persone. Sia a Brokdorf che a Wackersdorf, in Baviera, le manifestazioni si sono svolte attorno a impianti atomici. La «minaccia nucleare» resta l'ombra più densa sulla vita tedesca, offusca la politica, appanna le fortune del governo, impone un dibattito acceso e incessante. La Repubblica Federale non si è rimessa dallo «choc di Cernobil», tutto è in discussione: principalmente, il futuro dell'energia nucleare. La mag¬ gioranza dei tedeschi, oltre il 65 per cento pare, non vuole altre centrali, non vuole nemmeno le venti già attive, osserva, con crescente sospettosità, la risolutezza con cui il cancelliere Kohl sembra invece deciso a proseguire nella scelta atomica. I socialdemocratici e i Verdi si sono subito fatti portavoci accesi di queste ansie (sebbene vari esponenti della Spd temano le ripercussioni di un futuro non-nucleare sull'economia e quindi sul tenore di vita) e, fra pochi giorni, un'elezione servirà da barometro di tutti questi sviluppi. Domenica 15 si voterà nel Land Bassa-Sassonia e, d'improvviso, la democrazia cristiana sembra fragile e vulnerabile. Il nucleare si è inserito d'impeto nella campagna elettorale, 11 governo è sotto 11 fuoco di un pubblico sempre più inquieto, una disfatta in Bassa-Sassonia riaprirebbe la controversia sulla leadership di Kohl. Nel tentativo di passare alla controffensiva, il Cancelliere ha creato, questa settimana, un super-ministero «dell'Ambiente, della protezione della natura e della sicurezza delle centrali nucleari»: e l'ha affidato a Walter Wallmann, l'abile e simpatico sindaco di Francoforte, vicepresidente del partito democristiano. Sono cosi raggrup- paté in un unico nuovo dicastero competenze e responsabilità suddivise, fino a ieri, tra gli Interni. l'Agricoltura, la Sanità. Ma basterà l'avvento di Wallmann a mitigare le paure? Lo si saprà dopo 11 voto nella Bassa-Sassonia. A Brokdorf. i manifestanti hanno protestato contro la prossima attivazione di una centrale nucleare ad acqua pressurizzata da 1300 megawatt. Un migliaio di giovani ha trasformato la dimostrazione in battaglia, con lancio di bengala contro gli agenti e contro i loro elicotteri In volo. A Wackersdorf, in Baviera, oltre tredicimila persone hanno assediato il cantiere di una fabbrica in costruzione per il trattamento di scorie atomiche. Anche qui, la tensione ha attizzato scontri, proseguiti nella serata. Si è manifestato pure a WUrzburg e a Monaco, le due città bavaresi, non sono mancati momenti di tensione, ma non si sono avuti Incidenti di rilievo. Mario Ciriello

Persone citate: Holstein, Kohl, Land, Verdi, Wallmann, Walter Wallmann