Usa, con computer e satelliti è nato lo spionaggio totale di Ennio Caretto

Usa, con computer e satelliti è nato lo spionaggio totale Due processi hanno svelato le nuove strategie degli agenti segreti Usa, con computer e satelliti è nato lo spionaggio totale La Nsa controlla con una rete elettronica alleati e nemici in tutto il mondo - Israele rubava informazioni su dove comprare armi per i rifornimenti clandestini all'Iran DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — I due più clamorosi casi di spionaggio di quest'anno, quello dell'ex agente della National Security Agency Ronald Pelton a favore dell'Urss, e quello dell'ex agente della Defense Intelligence Agency Jonathan Pollard per Israele, hanno dimostrato fino a che punto sia cambiato il mondo dei servizi segreti. E' l'epoca dello spionaggio elettronico totale, in cui gli agenti, tecnici e scienziati, non più soldati o avventurieri, si servono di strumenti fantascientifici; in cui si spia non solo 11 Paese nemico ma anche, e In qualche caso innanzitutto, quello amico. E' il caso di Ronald Pelton, un tecnico di mezza età, seguace del movimento religioso dei «Cristiani rinati», stipendio di 24 mila dollari all'anno, 36 milioni di lire, tre lustri di onorata carriera, mai uscito da Fort Meade nel Maryland, il quartiere generale della National Security Agency, l'agenzia di spionaggio che con 1 suol satelliti artificiali controlla tutta la Terra. La giuria del processo di Baltimora lo ha giudicato ieri colpevole, e tra un mese e mezzo 11 giudice emetterà la sentenza. Pelton, sposato e con figli, si era innamorato di una ragazza allegra e costosa, e rischia di essere condannato all'ergastolo. Il governo è riuscito a tenere nascosto fino a ieri quale segreto esattamente Pelton avesse venduto all'Urss. Ieri però il Boston Globe ha svelato un collegamento fantascientifico relizzato dalla National Security Agency tra le profondità marine e lo spazio. Oli Stati Uniti hanno agganciato ai cavi sottomarini sovietici attrezzature elettroniche di ascolto collegate ai satelliti artificiali, che le rimandano al supercomputer di Fort Meade, uno dei famosi «Cray» in grado di elaborare un enorme numero di dati. Inoltre sensori sono stati posti in fondo al mare, pure collegati al supercomputer. Un altro «Cray» (in tutto il mondo ne esistono solo un centinaio) è utilizzato In un secondo programma di sorveglianza del Cremlino dove è impiegato uno speciale satellite spia in orbita da un anno. Alcune anticipazioni erano state fornite dal giornali americani parlando di un «progetto campane d'edera» e di un -progetto A» della National Security Agency, per Intercettare le comunicazioni più riservate del Cremlino con gli alti comandi militari. Ma come ha rivelato il processo di Pelton, era soltanto la punta dell'iceberg. La National Security Agency ha circondato, oltre che l'Urss, anche l'intero globo terrestre con una rete spionistica elettronica, che controlla nemici e amici. Nella raccolta delle informazioni, non si fanno quasi più dlstlnzonl come ha confermato il caso Pollard. Come quella di Pelton. è una vicenda a due facce. In apparenza, l'ex agente della De/enee Intelligence Agency forniva agli israeliani anticipazioni sulla politica americana in Medio Oriente e dati sugli armamenti del Paesi arabi. Ma il suo compito era assai più delicato: Pollard doveva individuare i punti deboli dei servizi segreti statunitensi, in modo che Israele potesse lnflltrarvlsfc e doveva indicare di quali missili e armi avanzate, in tutto il mondo, potesse rifornirsi l'I- ran. Era già noto che gli israeliani riarmano il regime di Khomelnl: ritengono nel loro interesse che la guerra del Golfo con l'Iraq si prolunghi senza vincitori né vinti. Ma si ignorava che sfruttassero a questo scopo i sistemi di sicurezza Usa. Il Wall Street Journal ha rivelato ieri che Pollard consigliò a Israele di fornire all'Iran il sistema missilistico francese Cactus, in dotazione anche all'aeronautica militare sudafricana, e che è ritenuto eccellente dal Pentagono. Ma sembra che la spia abbia indicato anche agli israeliani dove trovare altre armi sul mercato nero americano. Il Wall Street Journal non ha escluso che i recenti mandati di cattura contro ex ufficiali delle Forze Armate di Israele siano legati alla confessione di Pollard. L'ex agente, 38 anni, uno stipendio superiore a quello di Pelton, voleva intascare per la sua attività 300 mila dollari, circa mezzo miliardo di lire, e fuggire poi con la moglie a Tel Aviv, con un passaporto israeliano. Il caso Pollard. ha scosso l'America. Pollard, che è di discendenza ebraica, ha ammesso di avere «due patrie e due anime», una vecchia accusa rivolta agli ebrei americani: il suo avvocato difensore ha affermato che «é un buon patriota Usa» e che non riteneva di compiere un tradimento. L'uomo che arruolò Pollard nel servizi segreti israeliani è 11 generale Stella, che comanda una importante base militare in Israele. Il governo Peres sostiene di essere stato all'oscuro'di queste trame spionistiche: e tuttavia ha promosso Stella, che era colonnello, affidandogli la responsabilità della difesa di uno dei settori più delicati del Paese. „ , _ .. Ennio Caretto