Due turni al Como

Due turni al Como Ol ll COPPA ITALIA Il giudice dà il 2-0 alla Samp Due turni al Como Ol ll Oltre alle sanzioni per il ferimento di Redini, una giornata di sospensione ad Albiero MILANO — Nel preciso momento in cui l'arbitro Redini si 6 portato una mano verso 11 punto della mica dove era stato colpito e l'ha ritirata sporca di sangue, la Sampdorla si è' qualificata per la doppia tinaie di Coppa Italia con la Roma. Il gesto tìi uno sconsiderato, che ha lanciato chissà cosa (sasso, accendino, una bottiglietta) sul campo del Como contro l'arbitro «colpevole» di avere dato un rigore alla Sampdorla,. ha causato la sospensione della partita e l'inevitabile vittoria a tavolino dei blucerch iati per 2 a 0. Ieri pomeriggio il giudice sportivo, avvocato Barbe, preso atto del referto di Redini, ha assegnato la vittoria alla Sampdorla squalificando inoltre il cani- po del Como per due giornate con decorrenza immediata. Albiero, capitano del Como, è stato squalificato per un turno. Difficilmente la Disciplinare dimezzerà la pena, considerato che è stato ferito un arbitro, e per la società, a causa della responsabilità oggettiva, non ci sono attenuanti. Questa semifinale con la Sampdorla, a quanto pare, era «segnata» per il Como: all'andata avevo, subito l'espulsione di Tempestila, poi squalificato per 9 giornate (sanzione quindi ridotta a 6 dalla Disciplinare), per una scorrettezza compiuta da un compagno. Ora la beffa della sconfitta, quando la squadra stava qualificandosi, e la squalifica del campo. Mercoledì notte a Como si recriminava ancora su quanto era avvenuto. Il medico della società. Paolo Mascetti, che aveva soccorso l'arbitro quando era uscito dal campo appoggiandosi ad un paio di inservienti, raccontava: «£/fettivamente c'era una ferita abbastanza profonda alla nuca del signor Redini: forse un sasso appuntito ha reciso una vena provocando un'abbondante sanguinatone. La diagnosi è di cinque giorni. L'arbitro era sotto choc, lo si vedeva bene: mi ha detto di avere sentito come una bomba che gli esplodeva nella zona sinistra della nuca». Redini, che era assistito dall'ex arbitro Pier Luigi Levrero di Oenova, presente come commissario speciale della Can, ha poi parlato coi giornalisti lasciandosi anche fotografare: la paura era passata e aveva già telefonato alla moglie per precisarle cosa era successo. Lo choc per quella botta tremenda mentre stava per assistere all'esecuzione del rigore, ha raccontato, lo ha messo kappaò. Bersellini, che per due volte si era «sentito» fuori dalla Coppa Italia dopo i gol di Albiero e Borgonovo, appariva tranquillo: «Noi meritavamo di'qùalificarci dopo la gara di andata quando abbiamo sbagliato almeno quattro gol. Stavolta la situazione si è capovolta: bravi loro, meno bravi noi, ma cosa posso fare se ho una squadra cui ho raccomandato molta prudenza quando giochiamo con tre punte e che invece si spinge tutta all'attacco? Ho ripetuto per cento volte le stesse cose dall'inizio della stagione: chi mi sta a sentire? Adesso affrontiamo la Roma e poi ci salutiamo. Potrei anche vin¬ cere la Coppa Italia e restare disoccupato. Cosi è il calcio: Rino Marchesi ha concluso 11 suo rapporto di lavoro col Como con molta delusione: Cominciavo a credere nella qualificazione alla finale. Sul campo ci siamo battuti bene, stavamo legittimando le nostre aspirazioni. Meritavamo di giocarci la Coppa Italia con là Roma; purtroppo ci ha sconfitti un teppista, uno che non dovrebbe entrare negli stadi*. Ora Marchesi è disponibile per la Juventus: a giorni la presentazione del nuovo tecnico bianconero. Oattei, presidente del Como, vorrebbe individuare il responsabile del 'gesto sconsiderato, un pazzo che ha mandato in frantumi il nostro lavoro. A Como non era mai successo nulla di simile. E pensare che il rigore deciso dall'arbitro c'era!». Giorgio Gandolfi Co». L'arbitro Redini, sorretto dai dirigenti lariani (Tel.)

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