Platini: «Siamo tornati noi»

Platini: «Siamo fornati noi» «Bravi i sovietici, ma questa volta avevano di frónte una squadra véra» Platini: «Siamo fornati noi» Verso la sfida con l'Italia? «Sì, ma noi dobbiamo ancora pensare all'Ungheria e loro alla Corea» DAL NOSTRO INVIATO LEON — Partita splendida per la potenza dell'Unione Sovietica e l'intelligenza tattica della Francia; emozioni e gioco, un pareggio che più giusto di così non poteva essere. Una paróita anche corretta, malgrado quattro ammonizioni, come il clima negli spogliatoi fatto di complimenti reciproci e reciproci auguri. Unione Sovietica e Francia, con il soffertissimo pari di ieri hanno in pratica superato il primo turno, salvo soprese da parte dell'Ungheria. E Henry Michel, et. della Francia, può ben dire: -Una sfida bellissima. Abbiamo dimostrato di essere in crescita e di non essere secondi all'Unione Sovietica, che comunque mi è molto piaciuta. Il nostro problema era di chiudere gli spasi agli avversari e mi pare rive ci siamo pienamente riusciti. Ami, devo dire che a ben vedere è stata la nostra formazione a creare le migliori occasioni, basta pensare al palo di Platini e al colpo di testa di Papin. L'aspetto che però più mi conforta, ripeto, è di aver rivisto la vera Francia'. •E' andata meglio di quanto pensavamo — ha detto Michel Platini —. Alla vigilia ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti: siamo noi i campioni d'Europa, non toro, per questo siamo scesi in campo molto determinati Con questo non voglio dire che abbiamo ridimensionato i sovietici, soltanto che stavolta, loro, si sono trovati di fronte una grande squadra-. Qualcuno ha chiesto: Platini, si va sempre di più verso una sfida Francia-Italia, che cosa ne pensa? «£' fero. Però noi dobbiamo ancora incontrare l'Ungheria e gli azzurri la Corea: troppo presto per fare discorsi di questo tipo. Comunque sono felice, credo di aver giocato la mia miglior partita degli ultimi sei mesi, Ho calciato 3 punizioni una più bella dell'altra. E mi è piaciuta da matti la squadra, che ha saputo darsi l'organizzazione di gioco più efficace, marcando a uomo quando era l'occasione e aprendosi con svelte manovre corali alla manovra d'attacco-. Platini, ci dica adesso delle sue favorite: » Fortissime le squadre sudamericane, già si sapeva. Fra le europee metto, oltre alla Francia naturalmente, l'Italia, la Danimarca e l'Unione Sovietica. Noi siamo in crescita costante, l'abbiamo dimostrato contro una grossa squadra e possiamo guardare con ottimismo al futuro*. Anche Valéry Lobanovki, tecnico dell'Unione Sovietica, si è detto soddisfatto del risultato. Era solo a rispondere alle domande, l'ha fatto riducendo all'osso le risposte. Ha detto in sintesi: «/I pareggio è buono, non dimenticatevi die la Francia è pur sempre campione d'Europa. Il maggior problema dell'Unione Sovietica è stato il recupero fisico dei giocatori dopo la gara con l'Ungheria. E' passato poco tempo, la squadra era ancora stanca e per questo ha giocato con molta preoccupazione e attenzione. Chiedere di più alle risorse atletiche dei miei giocatori sarebbe stato peri coloso, specie contro questa Francia tatticamente ben disposta sul campo», eco.

Persone citate: Henry Michel, Michel Platini, Papin