La televisione ha il suo De Napoli di Gianni Romeo

La televisione ha il suo De Napoli La televisione ha il suo De Napoli Bearzot ha lanciato in formazione De Napoli, un giovanotto che. sembra avere il passo del campione. Altrettanto ha fatto la Rai, mandando all'esordio un paio di sere fa nella sua squadra di telecronisti Carlo Nesti. Il Nesti commentava una partita poco esaltante come Polonia-Marocco, in un orario addirittura infelice come quello delle 24, quando all'ascolto stanno soltanto i fanatici e i malati d'insonnia, oltre ai giornalisti. Ma se c'è il passo del campione, lo si nota al volo. Ed infatti il giorno dopo (InghilterraPortogallo), il «De Napoli- della tv si è ripetuto pari pari. Preciso, essenziale, curato nella dizione, soprattutto giornalista, il Nesti. All'inizio dice dov'è, cosa succede e fornisce le informazioni essenziali. Poi commenta senza straparlare, inserendo al momento giusto note che vanno al di là della cronaca spicciola: il tale dove gioca, quali caratteristiche ha. Forse, nel suo sforzo di fare tutto bene è persin troppo professionale, gli manca nella voce un pizzico di calore. Ma guai se già avesse anche quello, all'esordio. Paragonatelo a Beppe Berti, una vita in tivù (povera tivù), provate a ricordare come costui ha commentato la cerimonia inaugurale, con spunti di una comicità surreale (il discorso sulla bandiera italiana attaccata al «bastone-) e questo giovanotto che sta in Rai da pochi anni vi parrà ben più che un fuoriclasse. Strano piuttosto che con una evidente penuria di buoni telecronisti di stampo calcistico non si sia pensato a un provvisorio travaso con la radio portando un Sandro Ciotti al piccolo schermo, tanto per dire. Questo Mundial che ci appare fatiscente, con immagini di stadi assolati che piombano a casa nostra in piena notte, con voci e immagini che vanno e vengono, resta comunque un Mundial televisivo assai più che radiofonico. Ed è un peccato che un radiocronista in gamba non venga usato per quanto vale. Un peccato anche che la Rai non abbia pensato di organizzarsi come quelli di Capodistria, quando si giocano contemporaneamente due partite alle 20. Collegamento con il campo principale, ma aggiornamento del risultato attraverso immagini flash dall'altro. Prendiamo la sera di Argentina-Corea e Urss-rUngheria: al pubblico italiano interessava di più l'Argentina, certo. Ma si sarebbe dato con immediatezza, attraverso sei flash, il senso di un Mundial che trovava un'altra protagonista. Gianni Romeo Visto alla'TV

Persone citate: Carlo Nesti, De Napoli, De Napoli Bearzot, Nesti, Sandro Ciotti

Luoghi citati: Argentina, Marocco, Polonia