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Fra due mesi le Regioni senza soldi per medicine La Federazione farmacisti denuncia Fra due mesi le Regioni senza soldi per medicine ROMA — Entro la fine del prossimo luglio, la maggior parte delle Regioni si troverà senza fondi per l'erogazione •diretta» dei medicinali ai cittadini. Per mantenere tale sistema esse dovranno aumentare autonomamente 1 ticket, come prevede la legge finanziaria, oppure passare all'assistenza indiretta (pagamento in farmacia e rimborso successivo). Il presidente della Federazione nazionale del farmacisti (Federfarma). Maurizio Picconi, ha detto: «/I fondo sanitario assegna alla spesa farmaceutica per quest'anno 6250 miliardi di lire, ma noi abbiamo calcolato che la spesa effettiva si aggirerà sui 9000 miliardi. Si deve inoltre tener conto di un fatto che contribuisce ad aggravare la situazione di quest'anno: le Regioni, per coprire il "buco farmaceutico" del 1985 sono state autorizzate a stornare 1150 miliardi già assegnati al 1986. D'altra parte i nuovi ticket sono entrati in vigore nel marzo scorso, lasciando scoperti gennaio e febbraio. Di qui le nostre previsioni'. Secondo la Federazione farmacisti, solo alcune Regio¬ ni potranno «resistere» fino al prossimo settembre. Sono quelle che tradizionalmente hanno la possibilità di stornare fondi da altre voci di spesa del loro bilanci: Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino-Alto Adige. Friuli-Venezia Giulia. •Per queste — ha detto Picconi — il problema è solo rinviato di qualche mese'. La Federfarma ha afferlmato che nello scorso anno lo Stato ha incassato per la sanità 30.674 miliardi di fronte a una spesa di 39.200 miliardi: a carico dello Stato, in base a questo calcolo, sono stati 8526 miliardi. Insomma, l'incidenza «reale» del ticket ha raggiunto il 35 per cento. In ogni caso, hanno ricordato i farmacisti italiani, le Regioni hanno Impugnato per difetto di costituzionalità l'articolo 29 della legge finanziaria, che prevede l'introduzione su base regionale di varie misure di contenimento di spesa (nuovi ticket e altro) perché affermano che si creerebbero disparità di trattamento fra cittadini. La Federfarma terrà, mercoledì li giugno, un convegno a Roma su tali problemi.