Como e Macerata fuori dall'incubo

Como e Macerala fuori dalVincubo La radioattività diminuisce, revocate le ordinanze che vietavano la vendita del latte Como e Macerala fuori dalVincubo La Regione Lombardia intensifica i controlli - Filtri contaminati nelle fabbriche di ceramiche emiliane DALLA REDAZIONE MILANESE MILANO — A Como. Erba. Lecco e Bellano si può consumare latte vaccino prodotto e confezionato in zona senza alcun pericolo. Questo il comunicato emesso ieri dalla Regione Lombardia, che fa ii punto sulla situazione verificatasi dopo che nel giorni scorsi erano stati resi noti i livelli piuttosto-alti delle radiazioni in questa area della Lombardia settentrionale. Non esiste pertanto alcun rischio di tipo radioattivo, comunica l'Amministrazione regionale, per il latte prodotto dalle centrali del Comasco, quelle di Como, Villaguardia. Oggiono, che può pertanto venire distribuito sul restante territorio nazionale. La Regione precisa che rimangono in vigore per motivi di precauzione le disposizioni che bloccano la somministrazione di latte alle donne gravide e ai bambini fino ai 10 anni, sempre che questo latte sia stato munto da animali alimentati con foraggio fresco. E' l'erba spuntata verso i primi di maggio, infatti, che raccoglie la radioattività che non si è degradata col passare del tempo. Nel comunicato non si fa nessun riferimento invece alle carni di conìglio, nelle quali erano stati trovati cesio e iodio radiattivi al di sopra dei limiti di attenzione. Restano pertanto in vigore le disposizioni già rese note in precedenza, quelle che regolamentano gli. animali, alimentati con foraggio fresco e la stessa erba proveniente dalle zone interessate, che riguardano 125 Comuni per un totale di 450.000 abitanti: abbattimento a cura dei servizi veterinari locali. Nel frattempo è scesa in campo anche l'Enea che, in stretta collaborazione con le Usi locali e con il Presidio multizonale di Igiene di Milano, effettuerà nei prossimi otto giorni campionature (fino a un massimo di 130) di alimenti, terreni, erbaggi per poter segnalare entro brevissimo tempo nuovi aumenti della radioattività e tenere sotto controllo la situazione preesistente. Filtri radioattivi in Emilia — Il presidente della Regione. Turci, ha vietato l'utilizzo dei materiali di risulta (calce idrata esausta) usati in maggio nei filtri degli impianti di depurazione degli stabilimenti ceramici di Sassuolo. Sono state riscontrate contaminazioni radioattive che impongono — rileva una nota della Regione Emilia — Interventi adeguati per garantire alla popolazione che non vengano commercializzati prodotti ceramici contaminati perché ottenuti dall'utilizzo di tali materiali. Secondo l'ordinanza i materiali contaminati dovranno essere stoccati in appositi contenitori plastici e accumulati in aree separate e protette. Potranno essere smaltiti solo dopo il controllo delle competenti Usi. Sindaci, servizi di vigilanza e ispezione delle Usi, i carabinieri e le altre forze di polizia giudiziaria sono invitati a controllare l'esecuzione dell'ordinanza. Marche verso la normalità — Il sindaco di San Severino Marche (Macerata) ha revocato l'ordinanza che vietava la vendita ed il consumo di latte e formaggi di ovini e caprini nel territorio comunale. La decisione è stata presa sulla base delle risultanze delle analisi effettuate dai la-boratori dell'Usi di Ancona e da quelli dell'Enea di Bologna. In pratica, sui campioni non è stata riscontrata che una minima traccia di radioattività, molto al di sotto, comunque, dei limiti di guardia a differenza dei campioni prelevati il 15 maggio scorso che avevano fatto scattare l'ordinanza del sindaco. • Le Marche sono rientrate nella normalità per quanto riguarda la presenza di elementi radioattivi nell'aria' ha dichiarato il professor Alfredo Murri, direttore dell'osservatorio geofisico sperimentale di Macerata. ' Nelle Marche, da una media di 2,5-2,8 nanocurie al minuto degli ultimi anni, si è saliti a circa 3 nanocurie ed ora si è scesi nuovamente nella norma dei 2,8 nanocurie e le ultime rilevazioni indicano una ulteriore tendenza in discesa. Per quanto riguarda invece i dieci Comuni dell'Usi di Cagli, che hanno proibito il commercio e la vendita di carni 'ovine e caprine, oggi saranno date ai laboratori di analisi altre campionature per verificare eventuali variazioni sulla presenza del cesio 137. Saranno analizzate anche carni di coniglio. Intanto, come misura precauzionale, per tutto il mese di giugno verranno fatte analisi su campioni di carni, latte e verdure nell'intera regione. La Regione, per accelerare le analisi, acquisterà due analizzatori multizonali da destinare ai laboratori delle Usi di Ancona e Pesaro. Friuli-Venezia Giulia — La commissione regionale per la protezione della popolazione dai rischi di radiazioni ionizzanti ha iniziato l'esame dei dati forniti dai servizi di fisi ca sanitaria delle Usi. Confermato il decremento dei valori di iodio 131 in tutto il territorio, mentre è segnalata la presenza (a livelli ammissibili) di cesio 137 e 134. Sono allo studio iniziative sulle conseguenze per la salute dei livelli di radioattività ambientale con particolare riferimento al rischio cancerogeno e per l'attuazione di un programma di dietologia mirata per il periodo di gestazione e per l'età infantile.

Persone citate: Alfredo Murri, Turci