Cassazione, sospetti del pci

Cassazione, sospetti del pei Dopo la sentenza della Suprema Corte che ha annullato le condanne per la strage di Palermo Cassazione, sospetti del pei I senatori comunisti dell'antimafia hanno chiesto i testi delle sentenze emesse dalla prima sezione penale nell'85 e '86 - Vogliono conoscere i nomi dei giudici e il parere espresso dal procuratore generale - «Da don Stilo ai Greco una discutibile serie di assoluzioni» ROMA — Il pei avanza pesanti sospetti sulla prima sezione penale della Corte di Cassazione, che ha annullato le condanne al fratelli Michele e Salvatore Greco per l'omicidio Chinnici. I cinque senatori comunisti dell'Antimafia. Flamignl, Salvato, Tarameli!. Greco e Martorelli. hanno definito «sorprendente» la decisione della Suprema Corte ed hanno sollecitato al ministro di Grazia e Giustizia Martinazzoll la consegna dei testi integrali di tutti i provvedimenti emessi dalla prima sezione penale della Corte dal I" gennaio '85 al 3 giugno '86. riguardanti i procedimenti aventi per oggetto imputazioni di associazione per delinquere e associazione per delinquere di stampo mafioso. I senatori comunisti hanno inoltre chiesto di conoscere, la composizione della Corte e il parere espresso in ogni processo dal procuratore generale. L'iniziativa, senza precedenti, dal chiaro sapore inquisitorio. . ha suscitato un forte malumore negli am bienti della Suprema Corte. Non si esclude che i giudici si rivolgano al Consiglio Supe riore della Magistratura. I senatori comunisti, nell'interrogazione, affermano di voler accertare «se si tratta di pure coinciderne o di comportamenti' che richiedono l'Intervento del Guardasigilli. Nel documento è stato infatti sottolineato che la prima sezione penale della Cassazione — oltre ad annullare le condanne all'ergastolo ai fratelli Greco — ha preso «altri discutibili provvedimenti-. Tra questi: 1) la sospensione del dibattimento davanti al tribunale di Locri a carico di don Stilo, il sacerdote di Africo accusato di essere mafioso; 2) l'annullamento del mandato di cattura emesso dall'Ufficio istruzione di Palermo contro Giuseppe Greco, figlio di Michele; 3) l'annullamento dell'ordine di cattura emesso dalla procura della Repubblica di Trapani a carico dei «cavalieri» del lavoro di Catania per un giro di fatture false che aveva come protagonisti alcuni imprenditori ed esponenti mafiosi; 4) l'annullamento del mandato di cattura contro il capo camorra Giuseppe Misso, acca sato di essere il mandante della strage di Natale sul treno 804 Firenze-Bologna. Negli ambienti della Suprema Corte è stato fatto osservare innanzitutto-che le sentenze elencate nell'interrogazione comunista (tranne ovviamente quella riguardante il delitto Chinnici) sono pubbliche. Le sentenze che hanno annullato 1 mandati di cattura emessi nei confronti di Giuseppe Greco e del cavalieri del lavoro di Catania Mario Rendo, Gaetano Oraci e Gaetano Parasilitl, nonché del fratello di Mario Rendo, Ugo, di Giuseppe Costanzo (figlio di un altro «cavaliere» catanese) e Umberto Campagna sono state emesse il 2 settembre '85 dalla quarta sezione feriale penale (e quindi non dalla prima sezione penale), presieduta da Corrado Carnevale. Lo stesso magistrato ha invece presieduto la prima sezione penale della Suprema Corte che ha sospeso il processo a don Stilo ed ha annullato per tre volte consecutive (l'ultima delle quali proprio l'altro ieri) gli ordini di cattura emessi dal giudici napoletani nei confronti del presunto capo camorrista Giuseppe Misso. Pierluigi Franz

Luoghi citati: Africo, Bologna, Catania, Firenze, Locri, Roma