II governatore del crack lascia la Banca d'Israele di Giorgio Romano

9 II governatore del cfwfc las€ia io Bontà d'Israele 'Costretto alle dimissioni dòpo ìo scàndalo*Ji « — 9 « I 9 II governatore del cfwfc las€ia io Bontà d'Israele NOSTRO SERVIZIO TEL AVIV — n capo del governo ha accettato ieri le dimissioni del governatore della Banca d'Israele, Moshe Mandelbaum, che le aveva annunciate martedì prima di partire per qualche giorno di vacanza all'estero, precisando che sarebbero diventate effettive dopo la nomina del suo successore. E' stata l'ennesima mancanza di riguardo da parte del governatore della banca di emissione in carica dal 1981 e che un mese e mezzo fa era stato censurato dalla commissione di inchiesta Bejski per le vicende che nell'ottobre del 1983 avevano portato al tracollo delle azioni di cinque istituti di credito (avevano .gonfiato» le azioni delle proprie banche causando gravi perdite soprattutto ai piccoli risparmiatori e richiedendo un oneroso intervento dello Stato). Il rapporto era particolar¬ mente severo nel riguardi della Banca d'Israele e del suo governatore, 11 quale non aveva adeguatamente esercitato i controlli che la legge gli imponeva. i La relazione degli inquirenti, 560 pagine, richiedeva entro trenta giorni le dimissioni di Mandelbaum e quelle di sei fra direttori e amministratori delegati del cinque istituti di credito inquisiti, mentre riteneva responsabili per incuria e negligenza nove persone che tre anni fa occupavano posti di resposabllità. Quasi tutti i dirìgenti hanno dato le dimissioni, pur protestando per la maniera con cui era stata condotta l'Inchiesta, che ha colpito soltanto i capi s non 1 consiglieri di amministrazione. Come sempre accade il rapporto è stato criticato un po' da tutte le parti per opposte ragioni, ma è stato contestato soprattutto dalle persone direttamente colpite, tra que ste dal governatore della Banca d'Israele che ha atteso a offrire di mala grazia le dimissioni dopo aver presentato il rapporto annuale della Banca d'Israele al Comitato parlamentare sull'economia. Probabilmente nel .invio delle dimissioni (comunque, passato il mese, si sarebbero mutate In licenziamento di ufficio) ha giocato il fatto che Mandelbaum sapeva come non fosse stato ancora scelto il suo successore e i due maggiori partiti fossero ancora alle prese con una rosa di vari nomi. All'ex governatore si rimprovera soprattutto negligenza, debolezza e incapacità di assumere le proprie responsabilità, ma non scorrettezze. Domenica il Consiglio dei ministri ratificherà la decisione del premier di accettare le dimissioni e nominerà il successore o almeno un sostituto pro-tempore. Giorgio Romano

Persone citate: Mandelbaum, Moshe Mandelbaum

Luoghi citati: Israele, Tel Aviv