Reagan scrive a Craxi di Marcello Sorgi

Reggali scrive a Craxi «Strategia del sorriso» Usa dopo le tensioni per la crisi libica Reggali scrive a Craxi La lettera consegnata dal sottosegretario Armacost - Oltre un'ora di colloquio - Apprezzamenti «per l'azione svolta dall'Italia» nel Mediterraneo * Nessun accenno alle incomprensioni seguite all'attacco americano nel Golfo della Sirte - Preoccupazioni italiane per il deteriorarsi dei rapporti Est-Ovest - Palazzo Chigi risponderà ROMA — Con una lettera di Reagan a Craxi, consegnata Ieri a Palazzo Chigi al presidente del Consiglio dal sottosegretario al dipartimento di Stato americano Michael Armacost, è partita la nuova ■strategia del sorriso» della Casa Bianca nei confronti dell'Italia. L'obicttivo è ristabilire un clima di •piena collaborazione e stretta consultazione, fra alleati, dopo 1 momenti di tensione seguiti all'attacco Usa alla Libia. A Craxi, che in quel frangente si era lamentato per non essere stato ni consultato né avvertito dell'intervento militare americano, Reagan — tramite il sottosegrtario Armacost — ha 'rinnovato l'apprezzamento per l'azione svolta dall'Italia per favorire il superamento delle tensioni-in atto nel Mediterraneo ed il ripristino di una situazione di normalità nell'area: Poi. senza alcun accenno alle Incomprensioni determinatesi durante la crisi nel Golfo della Slrte, ha auspicato -un rafforzamento del coordinamento interalleato, e il ^mantenimento della stretta e costante consultazione con l'Italia, in vista di iniziative comuni: ~ A Palazzo Chigi Armacost — proveniente da Belgrado — è rimasto un'ora e mezzo (e per oltre un'ora s'è trattenuto a colloquio con Craxi). Libia e Medio Oriente, a quanto risulta, hanno occupato gran parte della conver¬ sazione, ma non sono stati gli unici argomenti. Il sottosegretario americano ha spiegato a Craxi il senso delle ultime decisioni prese dall'Amministrazione Usa in materia di armamenti, ha analizzato lo stato del rapporti Est-Ovest, esprimendo, a quel che sembra, preoccupazione per le 'rigidità sovietiche e le prospettive incerte dei negoziati sul disarmo: In questo quadro, ha espresso al presidente del Consiglio il desiderio di Reagan di stringere ulteriormente 1 collegamenti con gli alleati. Craxi ha ascoltato, ha ringraziato Armacost per l'attenzione dimostrata da Washington dopo le «sollecitazioni, italiane e per 1'-apprezzamento, manifestato al nostro Paese. Ma, riservandosi di rispondere a Reagan con un'altra lettera, ha voluto subito chiarire il punto di vista italiano sul problemi più urgenti. Da parte del nostro governo c'è crescente preoccupazione per il deteriorarsi del rapporti Est-Ovest e si nutrono timori che anche la recente denuncia del trattato Salt II non vada nel senso della distensione. Analoghe perplessità riguardano le armi chimiche, che gli Usa hanno Intenzione di ricominciare a produrre, e l'Italia non intende accettare sul suo territorio. Quanto al Medio Oriente, ferma restando la volontà italiana di rispondere ad eventuali attacchi della Li¬ bia, Craxi ha ribadito la convinzione che la soluzione del problema non sia quella militare, ma vada ricercata sul plano negoziale. Piena disponibilità poi, naturalmente, per accordi internazionali nella lotta al terrorismo e alla criminalità,. Quello con Craxi è solo il primo di una serie di incontri che il sottosegretario americano avrà a Roma in tre giorni di visita (partirà domani, facendo prima 11 bilancio della sua missione in una conferenza -'.ampa). Armacost vedrà c A i ministri degli Esteri Andreottl. della Difesa Spadolini e dell'Interno Scalfaro. Alla Farnesina parteciperà, insieme con l'ambasciatore Usa Maxwell Raab, a un incontro di lavoro con una delegazione di alti funzionàri del ministero, guidata dal segretario generale Renato Ruggiero, per un esame del problemi più urgenti in campo bilaterale e internazionale. Infine, prima di partire, vedrà a un ricevimento organizzato dall'ambasciata americana 1 segretari del partiti di maggioranza. Chiaro, dunque, il segnale che viene da Washington: dare il senso di una consultazione seria, approfondita e a tutti 1 livelli; mostrare interesse per le opinioni dell'alleato italiano; sgombrare, in sostanza, il campo da ogni eventuale ombra che 11 blitz sulla Libia poteva aver lasciato. Marcello Sorgi