Per l'Italia è un guaio se non batte l'Argentina

Per l'Italia è un guaio se non batte l'Argentina Mimdial, oggi a Puebla azzurri contro Maradona Per l'Italia è un guaio se non batte l'Argentina DAL NOSTRO INVIATO PUEBLA — Le strade del calcio italiano e argentino si incrociano di nuovo, oggi a Puebla. Quattro anni or sono, in Spagna, gli azzurri proprio battendo i biancocelesti cominciarono la corsa verso il titolo mondiale. Dopo le sofferenze del girone di Vigo, furono saltati di slancio gli ostacoli dell'Argentina, appunto, del Brasile, della Polonia e della Germania, l'ultimo. Trascinatore, con i suoi gol, Paolo Rossi, che oggi sarà in panchina a tifare sinceramente per Galderisi. Capire che il tempo passa è importante, è capire la vita. Con la forza dei suoi 26 anni Maradona invece non avverte ancora il peso del tempo. Come nell'82 a Barcellona è ancora lui il protagonista delle ore di vigilia. L'Argentina ci conta, l'Italia ne teme l'estro e lo slancio. Il problema è quello di allora: da chi farlo controllare, e come. E' la preoccupazione di tutte le squadre italiane quando affrontano il Napoli, e ora il clima di Puebla è quello di una domenica di campionato. In Spagna il compilo toccò a Gentile, lo assolse bene con quanche rudezza e qualche abbraccio Adesso, se Diego giocherà in posizione avanzata sarà ■accolto» da Vierchowod, se manovrerà soprattutto a centrocampo troverà Bagni e De Napoli. Il primo è il suo compagno abituale del Napo- li (anche di camera, nelle trasferte), il secondo la prossima spalla nella squadra partenopea che l'ha comprato dall'Avellino. Nessuno dei due soffre di condizionamenti. Bagni dice: «/n campo non conosco nessuno». La partita non è ad eliminazione diretta come quella di Barcellona, ma il meccanismo del girone a punti non ci è favorevole al momento. Un altro pareggio, dopo quello con la Bulgaria, ci obbligherebbe ad una vittoria con molti gol contro la Corea del Sud per andare comunque avanti, ma con l'eventualità di traslocare da Puebla e conseguenti disagi. Di una sconfitta contro l'Argentina oggi non si parla neppure, nel nostro clan. Si sta completando intanto il primo giro di partite del Mundial. Tutte le squadre hanno mostrato il loro volto. Delusioni per il gioco di Polonia e Francia, per gli errori dell'Inghilterra, sorpresa per i sei gol dell'Unione Sovietica all'Ungheria. E anche la Germania" ha dovuto dannarsi per rimediare in extremis ieri il pareggio con l'Uruguay. Si rafforzano ovunque le misure di sicurezza, e non solo per il timore di attentati. Il Messico non vuole disordini provocati da tifosi troppo accesi. Si stanno affannosamente sistemando le apparecchiature per la Mondovisione, dopo l'avvio disastroso. E, su tutto, anche il pepe dello scandalo. Riguarda Maradona, ovvio, perché è un asso famoso. Su «Esto» la protagonista della telenovela «Montecalvario», Edith Gonzalez, racconta di un suo incontro con Diego nella hacienda di Tlanpan, alle «9,30 de la noche». Una cena, racconta Edith Gonzalez lasciando spazio alla malizia di chi legge: 'Abbiamo parlato delle nostre carriere, lui non sapeva come mangiare certi piatti, ha usato le mani. Io pensavo a quante ragazze avrebbero voluto essere al mio posto». Maradona si e arrabbiato molto: 'Sono qui per il calcio, penso agli azzurri, voglio portare l'Argentina a vincere il Mundial: Bruno Peracca Puebla. L'ultimo allenamento: da Conti (a sinistra) si attende il riscatto, da De Napoli la conferma