L'omicida lo minacciò: «Non parlare»

L'omicida lo mingalo: «Non parlare» Agli arresti domiciliari l'impiegato che era insieme all'assassino delle fragole L'omicida lo mingalo: «Non parlare» n pretore di Ori\ asso, che dovrà trasferire l'inchiesta alla Procura, ha interrogato per due ore il cercatore di lumache - La moglie: «Temevamo una vendetta sui nostri bambini» - Ancora grave la moglie della vittima Arresti domiciliari per Alfonso Gullà, 49 anni, 1'.impiegato modello» della Lancia finito in carcere dopo il delitto delle fragole. Rinviata ad oggi ogni decisione sul conto di Emilio Mazza, 54 anni, che continua ad essere in stato di fermo, schiacciato da indizi sempre più pesanti in relazione all'omicidio di Paolo Negro ed al ferimento della moglie. Teresa Sciacero. Queste le conclusioni a cui è giunto ieri il pretore di Chivosso Rlnaudo che ha interrogato il Gullà per oltre due ore e mezza, prima di prendere una decisione che rappresenta una svolta importante per 11 prosieguo giudiziario della vicenda. Sembra che il magistrato in attesa di trasmettere gli atti alla procura della Repubblica, sia giunto alla conclusione di scindere in modo netto le responsabilità. L'aver concesso gli arresti domiciliari all'impiegato potrebbe voler dire che, fermi restando alcuni sospetti sul furto di fragole e zucchine, non ci sarebbero invece elementi che lo mettono in relazione all'assassinio. Il ruolo di Alfonso Gullà sarebbe dunque marginale. .Mio marito — ha raccontato ieri la moglie — ha la sola colpa di aver accompagnato un conoscente a cercare lumache. Lui ed il Mazza si erano divisi, ognuno battendo una sona diversa. E' a questo punto che il Massa ha deciso di raccogliere anche un cesto di fragole. Quando sono arrivati i contadini, mio marito era lontano. Ha avuto solo una vaga percezione di quanto stava accadendo. E' rimasto sconvolto di quanto era accaduto, ma non ha potuto fare nulla». Ma perché l'impiegato non ha soccorso la donna ferita? Perché non ha avvertito subito 1 carabinieri? Secondo la moglie «il Mazza lo ha minacciato, spiegando che se avesse parlato si sarebbe vendicato sui nostri bambini. E' tornato a casa stravolto ed è rimasto cosi sino all'arrivo dei carabinieri». La paura per le minacce del Mazza è durata a lungo. L'uopo si è infatti deciso a parlare solo nella tarda sera¬ ta di domenica. Il suo contributo è stato comunque Importante, tale da giustificare anche Eli arresti domiciliari. L'interrogatorio dell'assassino dovrebbe oggi portare piena luce anche sul pochi lati oscuri che ancora presenta la vicenda: il Mazza potrebbe anche dare indicazioni più precise per giùngere al recupero dell'arma. Sempre per oggi è prevista l'autopsia del corpo di Paolo Negro. Restano intanto gravi le condizioni di Teresa Sciacero, ancora ricoverata nel reparto rianimazione dell'ospedale di Chivasso. La prognosi dovrebbe essere riservata ancora per 2-3 giorni, anche se ieri i medici hanno mostrato qualche segno di ottimismo.