Camion e trattori più forti in Europa

Camion e trattori più forti in Europa Camion e trattori più forti in Europa Veicoli Industriali. Fatturato: 5394 miliardi; Investimenti: 118 miliardi; ricerca e sviluppo: 169 miliardi; dipendenti: 84.585. La domanda di veicoli industriali In Europa ha registrato un lieve recupero (+4,8%), dopo una contrazione pari al 20% tra II 1979 ed il 1984. In tale contesto la quota Iveco si è rafforzata passando dal 16,4% del 1984 al 16,7% del 1985 con 100.109 veicoli venduti e un incremento di oltre il 9%. In Italia si è registrato un recupero del mercato (+9,6%); la ripresa, particolarmente evidente nel settore dei veicoli leggeri (+11,6%) ed In quello dei veicoli pesanti (+11%), ha consentito all'Iveco di migliorare 1 propri risultati da 30.294 unità vendute nel 1984 a 34.391 unità nel 1985. La quota di mercato è passata dal 69,7% al 68,5% come conseguenza della forte concorrenzialità, soprattutto nei veicoli pesanti. In Germania, la domanda ha registrato una contenuta ripresa, con un incremento del 2,2Cr. Le vendite sono state di 8576 unità contro 9027 dell'anno precedente (-5%) e la quota di mercato è passata dal 12,7% al 12,2%. In Francia mercato ancora in flessione (-7,3%) con una punta del 15,5% per I veicoli oltre le 5 tonnellate. L'Iveco ha venduto 11.857 unità incrementando la propria quota dal 14,6% al 15,5%. Nei Paesi extra-europei (esclusi Usa) l'85 ha registrato (m'accresciuta capacità di assorbimento di alcuni Paesi dell'Asia ed un consistente calo in Medio Oriente ed in Africa. In Usa, l'Iveco ha consolidato la propria posizione con la vendita di 3572 imita (+3,5%). L'Iveco B.V., società caposettore, chiude l'esercizio con un utile di 120 milioni di fiorini olandesi (pari a 73 miliardi di lire). Trattori agricoli. Fatturato: 2149 miliardi; investimenti: 66 miliardi; ricerca e sviluppo: 29 miliardi; dipendenti: 11.143. La domanda mondiale di trattori e macchine agricole ha riproposto in quasi tutti I Paesi il trend negativo degli ultimi anni, con una riduzione, rispetto al 1984, del 5% per i trattori e del 7% per le mietitrebbie. L'Europa ha registrato una contrazione del 2% con sintomi di ripresa in Danimarca, Olanda, Norvegia e Spagna, che hanno compensato globalmente il cedimento dei mercati in Francia, Belgio e Portogallo. Il mercato Italiano ha registrato una sostanziale stabilità con un volume di 44 mila unita. Nelle mietitrebbie la domanda europea è stata di 17 mila unità (+8%) con aumenti in Francia, Spagna e Paesi scandinavi mentre 11 mercato italiano ha consuntivato un calo del 7%. In Nord America la domanda si è ridotta del 10% per 1 trattori e del 20% per le macchine agricole. Nonostante 11 contesto negaUvo la Fiat Trattori ha venduto 55.365 trattori (55.478 nel 1984) e 21.540 serie alleggerite (26.987 nel 1984) confermando la propria leadership europea con 11 17% (contro II 16% dell'anno precedente). In Italia sono stati venduti 20.293 trattori (+2^>%), la quota di mercato è stata del 45%. La Fiat Trattori ha chiuso con un utile di 14,1 miliardi dopo ammortamenti sul capitale fisso per 29 miliardi. Movimento terra. Fatturato: 949 miliardi; investimenti: 44 miliardi; ricerca e sviluppo: 17 miliardi; dipendenti: 5606. 1 La domanda mondiale ha presentato una crescita del 2%. In Europa la domanda, dopo la flessione del 1984, è risultata In ripresa con incrementi in Italia (+28%), Francia (+26%) e Gran Bretagna (+25%). Nei Paesi extra-europei, la crescita della domanda ha Interessato 1 mercaU australiano (+17%) e brasiliano (+42%), mentre consistenti ridimensionamenti sono avvenuti sui mercati del Medio ed Estremo Oriento (Giappone escluso). La Fiatallis ha venduto 6761 unità (+7%); a livello mondiale, l'andamento delle vendite ha comportato per la Fiatallis una quota di penetrazione del 7,5% (74% nel 1984). Il risultato economico consolidato presenta un utile di 27,9 miliardi di lire, al netto degli ammortamenti (16 miliardi di lire), degli oneri per ricerca e sviluppo e delle spese straordinarie per la chiusura dello stabilimento di Springfield.