I vescovi americani denunciano i danni della Reaganomics

I vescovi americani denunciano i danni della Reaganomics I vescovi americani denunciano i danni della Reaganomics DALLA REDAZIONE 01 WASHINGTON WASHINGTON — Nelle bozza della lettera pastorale -Giustizia economica*, i vescovi cattolici americani denunciano «Io scandalo* della povertà negli Stati Uniti e chiedono una riforma della Banca Mondiale e del Sistema Monetario Internazionale a favore del Terzo Mondo. La lettera pastorale verrà approvata e pubblicata probabilmente il prossimo novembre, ma 11 suo contenuto è in gran parte già noto, e rappresenta un atto d'accusa alla Reaganomics. Sul plano interno, sollecita in pratica una ridistribuzione della ricchezza; su quello esterno, misure per cancellare o ridurre i debiti dei Paesi poveri La lettera episcopale diverrà sicuramente oggetto di un aspro dibattito politico, perché va contro la strategia del presidente Reagan, e rilancia l'assistenzialismo, Essa parte dalla constatazione che «in un Paese ricco come l'America* ci sono 34 milioni di persone che vivono in povertà, non c'è pieno Impiego, l'assistenza sanitaria è tragicamente carente. La bozza contiene giudizi molto duri sulla sperequazione, le disparità sociali, 11 trattamento dell'infanzia e della terza età. La parte nuova della bozza è quella concernente il Terzo Mondo, stilata dopo un inquietante incontro con i vescovi sudamericani, che hanno delineato un quadro drammatico della situazione nel subcontinente. «L'economia americana condiziona le nazioni emergenti — ha osservato l'arcivescovo Weakland —. Alcuni dei suoi principi ispiratori devono cambiare*. L'arcivescovo ha lamentato che la Banca Mondiale e il Fondo Monetario non svolgano opera sufficiente per lo sviluppo del Paesi poveri: -Tutti gli esseri umani hanno il diritto di vivere dignitosamente... Di partecipare alla vita della comunità, di migliorarsi*.

Persone citate: Weakland

Luoghi citati: America, Stati Uniti