Andreotti: Europa più attiva sui nuovi contrasti Est-Ovest di Enrico Singer

Andreotti: Europa più attiva sui nuovi contrasti Est-Ovest Tra polemiche la 32" sessione dell'Unione europea occidentale Andreotti: Europa più attiva sui nuovi contrasti Est-Ovest Il presidente (francese) dell'assemblea ha criticato la mancata «riattivazione» dell'Ueo e lamentato la «frattura» tra i parlamentari e il Consiglio - Oggi l'intervento di Spadolini PARIGI — Gli strappi nel dialogo Est-Ovest, le incertezze per definire una risposta concordata al progetto americano di -scudo spaziale* e quelle per coordinare le stesse politiche nazionali nel delicato settore della sicurezza e degli armamenti. Per l'Ueo (Unione dell'Europa occidentale, unico -foro* europeo competente in materia di difesa) è stalo un anno difficile. L'organizzazione, che associa Italia, Francia, Inghilterra, Germania federale. Olanda, Belgio e Lussemburgo, deve affrontare una situazione in¬ ternazionale percorsa da nuove tensioni e complicata dalle incomprensioni interne. E proprio sulle -incomprensioni*, e sul modo di superarle, si sono aperti a Parigi i lavori della trentaduesima sessione parlamentare dell'Unione. Anche coh toni polemici. Il presidente dell'Assemblea, il francese Jean-Marie Caro (appena rieletto per un terzo mandato annuale), ha lamentato la mancata «riattivazione» dell'Ueo — che è stata solennemente decisa dai sette governi nell'ottobre '84 a Roma — e, soprattutto, una •frattura» tra il Consiglio (che è composto dai ministri degli Esteri e della Difesa) e i parlamentari. Critiche alle quali ha risposto, ieri, il ministro degli Esteri italiano, presidente di turno del Consiglio. Per Andreotti il bilancio non è tutto negativo. Le difficoltà, certo, esistono ma l'Ueo resta uno strumento fondamentale per dare all'Europa una voce nel confronto strategico tra i Grandi. E resta anche l'impegno dei sette governi per rivitalizzarne le strutture entro l'87, come era stato deciso a Roma nel trentesimo anniversario della nascita dell'organizzazione. Una prova della vitalità dell'Ueo viene dall'interesse di altri Paesi europei che hanno avviato contatti per entrare a far pòrte dell'Unione. E' il caso del Portogallo (che Andreotti ha ufficialmente annunciato) ma anche della Spagna. I veri problemi, quelli sui quali «va ricercata una sintonia di fondo in Europa», per il ministro degli Esteri italiano, sono le nuove asprezze nel dialogo Est-Ovest che impongono ai sette membri dell'Ueo un ruolo attivo per «sdrammatizzare le difficoltà» e rilanciare i negoziati sul disarmo. E' il caso dello scontro Usa-Urss sul rispetto del trattato Salt-2 sulla limitazione degli arsenali nucleari. E anche sulla produzione delle armi chimiche. Insomma, è di fronte all'aggravamento della situazione internazionale che l'Ueo deve potenziare la sua funzione di coordinamento e di stimolo e deve sviluppare «un costruttivo dialogo euro-americano» contro tutte le tentazioni isolazionistiche. Sui temi di fondo, secondo Andreotti, i Paesi dell'Unione dell'Europa occidentale hanno sempre trovato un'intesa. E questo è stato lo sforzo costante della presidenza italiana del Consiglio Ueo (che, tra un mese, passerà al Lussemburgo). Oggi i lavori della trentaduesima sessione continueranno con l'intervento del ministro della Difesa italiano, Giovanni Spadolini, e con l'esame di una serie di rapporti presentati dalle commissioni. Si parlerà anche di terrorismo e delle tensioni nel Mediterraneo, altri temi caldi sui quali l'assemblea dell'Ueo vuole far arrivare ai governi la sua voce. Enrico Singer

Persone citate: Andreotti, Giovanni Spadolini, Spadolini