Mundial in tv: la confusione delle spine

Mundial in tv: la confusione delle spine Vibranti e generali proteste per il disservizio delle trasmissioni dal Messico Mundial in tv: la confusione delle spine DAL NOSTRO INVIATO CITTA' DEL MESSICO — Da ogni parte del mondo arrivano grida inviperite: -Il Mundial alla televisione è indecente. Un disastro-. Le prime proteste già alla giornata inaugurale, ed erano proteste ancora garbate. Poi sono corse parole sconvenienti, adesso si è alle minacce. Accade che un po' ovunque il campionato dei mondo di calcio alla televisione si vede e non si vede. Oppure le immagini sono vaghe o saltellano impazzite. Soprattutto non si sente, come nei film muti, e devono provvedere volonterosi speaker nelle sedi locali. In Europa, Africa. Asia e Sudamerica la gente tira sacramenti, e si può capire. Chi può restare calmo, non manda maledizioni se lo schermo diventa uno scarabocchio mentre si sta per calciare un rigore? A Manuel Romero, diretto¬ re di produzione della Ebu (European Broadcasting Union), che raggruppa la gran parte delle televisioni, eccetto quelle del Nord America, risulta che per la cerimonia inaugurale all'Azteca soltanto tre Paesi, compresa l'Italia, hanno ricevuto le immagini e la voce e non sempre nitida. Gli altri, e i Paesi collegati erano 156, hanno avuto soltanto le immagini. La Bulgaria nemmeno queste. Manuel Romero è seccato a morte. Dice che Brasile-Spagna è rimasta venti minuti senza voce. Blocco totale dell'audio e a tratti anche del video per Canada-Francia. Mezzo mondo ha visto, ma non sentito, Argentina-Corea. Per ogni partita arrivano telefonate furibonde da lontani Paesi di tutti i Continenti: -Cosa sta succedendo li? Perché non si sente nulla, perché non si vede?: Dice ■ omero di aver mandato lettere di protesta alla televisione messicana e alla federazione internazionale del calcio, ma che non sono servite a un accidente. Dice: -Abbiamo offerto il nostro appoggio tecnico, ma I messicani non vogliono aiuto, vogliono andare avanti da soli. Assicurano che va bene cosi. Anzi, ci accusano di voler criticare o boicottare il loro sforzo organizzativo con esagerate lamentele-. I tecnici del pool delle televisioni messicane che gestisce il servizio minimizzano, tranquillizzano. Bruno Pizzul. per vecchia esperienza, trasmettendo Argentina-Corea in cuffia ha avuto l'impressione che l'audio non funzionasse, che la sua voce non arrivasse in Italia, e lo ha detto ai messicani. Lo hanno subito rassicurato: -No, è tutto okay. Continua cosi, amigo-. Soltanto a fine partita Pizzul ha saputo che il microfono era rimasto spento, sempre. Se protesti, allargano le braccia e rispondono: -E" la suerte-, è il destino, il caso, il dito di Dio, chiamalo come vuoi, ma non è certamente colpa dei servizi messicani, che dicono perfetti. Invece sono semplicemente caotici. Ieri un tecnico norvegese dell'Ebu e uno americano, di una tv di Los Angeles, sono potuti entrare nel centro di produzione della televisione messicana e sono rabbrividiti vedendo come erano collegate le spine. Parecchie nei posti dove non dovevano essere. Per esempio, la spina della televisione greca nel circuito di un altro Paese, pare la Colombia, e viceversa. L'inglese Bbc ha consegnato ieri ad Havelange, presidente della Fifa, una lettera che incomincia: -La scongiuro di evitare una catastrofe che sarebbe la prima nella storia del campionato del mondo teletrasmesso-. Per diritti televisivi all'organizzazione del Mundial sono stati pagati 49 milioni di franchi svizzeri, circa 40 miliardi di lire. La quota Rai è stimata 5 miliardi. Poi ci sono le spese aggiuntive: quelle per la trasferta dei telecronisti, dei radiocronisti, del tecnici. John Bromley, capo del servizi sportivi della Televisione Indipendente che raggruppa diversi Paesi, dice: -Come trasmissione televisiva è uno dei più grandi disastri. Non intendiamo pagare per quello che non abbiamo avuto-. E Manuel Romero: -Non arriveremo al boicottaggio, continueremo normalmente nel nostro lavoro. Ma siamo intenzionati a chiedere il risarcimento dei danni-. Luciano Carino

Persone citate: Bruno Pizzul, European Broadcasting Union, Havelange, John Bromley, Luciano Carino, Manuel Romero, Pizzul