Varate amnistia e lira pesante

Varate amnistia e lira pesante «Disco verde» del Consiglio dei ministri (ma ci sono stati contrasti) Varate amnistia e lira pesante Il provvedimento di clemenza per i reati che prevedono pene non superiori ai tre anni (esclusi terrorismo e corruzione) dovrebbe entrare in vigore per Natale - Gli effetti della nuova moneta, invece, nei marzo '87 - Nulla di fatto sul condono edilizio - Vitalizio per il filosofo Guzzo, la scrittrice Ortese, il critico Bellonzi e l'ex calciatore Colaussi ROMA — Il governo ha dato ieri «disco verde» all'amnistia e alla lira nuova (mille lire varranno una lira). L'amnistia esclude i reati di terrorismo e corruzione. Verrà applicata per pene detentive non superiori ai tre anni. Per minorenni e ultrasettantenni si passa da tre a quattro anni. Entrerà, in vigore entro Natale '86. Dovrebbero tornare in libertà circa 7 mila detenuti. La macchina della giustizia dovrebbe essere alleggerita di tre milioni di processi. Gli effetti pratici del «si» alla lira nuova non si dovrebbero Invece vedere prima della primavera '87. nella più ottimistica delle ipotesi. L'approvazione di ieri da parte del Consiglio dei ministri è solo il primo di una complessa serie di «passaggi» burocratlco-parlamentari che si susseguiranno nei prossimi mesi a ritmo assai blando. Per ora, è bene precisare che il consumatore dovrà abituarsi alla «lira nuova» togliendo sempre tre zeri a quella attuale. Le 100.000 lire saranno pari a 100 lire. Le 50.000 lire a 50 lire. Le 10.000 lire a 10 lire. Le 1000 lire a una lira. Tra nuovo e vecchio sistema ci sarà un periodo di convivenza di un paio d'anni, come avvenne in Francia quando De Oaulle volle il franco pesante. I biglietti di vecchio tipo verranno gradualmente sostituiti con i nuovi. Nessuna decisione è stata invece presa sul condono edilizio. Il vecchio decreto è decaduto, ma Nicolazzi. prima di ripresentarne un altro, ha chiesto garanzie: -Desidero sapere prima se il Parlamento è disposto ad approvarlo oppure no». Il governo, dopo una lunga consultazione, ha cosi inventato una figura nuova: quella del «ministro-esploratore». Il ministro dei rapporti con il Parlamento. Mamml, è stato incaricato dai colleghi di sondare gli umori dei gruppi di maggioranza e di opposizione. Se saranno positivi, il governo darà via libera a un nuovo decreto. Altrimenti, su questa incredibile ed inesauribile vicenda il nuovo capitolo è tutto da inventare, •intanto chi paqa prima, paga meno: ha ammonito Nicolazzi. Il governo ha anche deciso di conferire un assegno annuo di 24 milioni al filosofo Augusto Guzzo, alla scrittrice Anna Maria Ortese, al critico d'arte Fortunato Bellonzi e all'ex calciatore Gino Colaussi. Il decreto fa riferimento alla cosiddetta «legge Bacche-Ili» che prevede l'asse gnazione di un vitalizio a fa vore dì cittadini illustri che si trovino in condizioni di parti colare necessità. Amnistia, lira pesante e nuovo condono (quando sarà il momento) dovranno passare all'esame delle Camere prima di diventare leggi dello Stato. Questa precisazione non è frutto di pignoleria. Ha un preciso significato politico che, dopo l'andamento del Consiglio dei ministri di ieri, assume sempre maggior vigore. I rapporti tra esecutivo e legislativo sono oggi burrascosi. Per quasi tutti gli ulti mi provvedimenti del governo, l'impatto parlamentare è stato un calvario: bocciature a raffica, agguati continui di franchi tiratori. Ai guai tradizionali se ne stanno sommando di nuovi. I rapporti tra i due maggiori partiti di governo, de e psi, si vanno deteriorando. E' in atto uno scontro aperto CraLnca Giurato (Continua a pagina 2 in settima colonna)

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