Per l'auto in Europa un futuro di accordi

Per Fauto in Europa un futuro di accordi Relazione di Romiti a Belgrado Per Fauto in Europa un futuro di accordi BELGRADO — La proiezione dell'industria dell'automobile nel Duemila, in un futuro cioè prossimo fatto di innovazioni tecnologiche incalzanti in un'integrazione sempre più stretta dei mercati mondiali, è stata compiuta oggi da Cesare Romiti, amministratore delegato della Fiat, nella principale relazione del congresso della Fìsita, la federazione che riunisce le associazioni nazionali degli ingegneri e tecnici dell'auto, in corso a Belgrado. Romiti non crede che all'inizio del secolo sulla :-,cena mondiale di produttori ne resteranno soltanto, come è stato azzardato, cinque o sei, ma si dice convinto che «ci sarà un energico processo di selezione dal quale emergeranno soltanto i gruppi industriali capaci di sostenerne l'onere. La via da seguire resta quella di continuare a cogliere la sfida dell'innovazione e di mantenere I costi compatibili con l'equilibrio economico di impresa. Ma in un quadro di confronto mondiale la capacità di sostenere il ritmo dell'innovazione è legata alla possibilità di realizzare sinergie che vadano al di là della dimensione della singola impresa». •Nessuno può illudersi di difendere a lungo le sue rendite tecnologiche, come.avveniva in passato. Nessuno può illudersi di combattere da Isolato una battaglia che richiede armi continuamente nuove- ha aggiunto Romiti. L'amministratore delegato della Fiat ha sostenuto che «nella strategia dello sviluppo del settore una parte importante sarà occupata dalla ricerca di accordi e dì collaborazióni tra industrie», aggiungendo che «il futuro ha molte possibilità da off ire a coloro che le sapranno cogliere». Sempre guardando al domani, Romiti ritiene che «il grado di saturazione dei mercati cosi alto nei Paesi avanzati e ben lontano dall'esser tale in Paesi che oggi si aprono all'economia di mercato e all'industrializzazione. Allo stesso tempo l'automobile continua ad avere la caratteristica di strumento insostituibile nell'uso quotidiano Quali sono le difficoltà che oggi ostacolano accordi fra ' Industrie produttrici, pur In un momento in cui, come dice Romiti, «il prodotto auto è sempre meno un prodotto e sempre più un sistema?». A questa domanda l'amministratore delegato della Fiat risponde che «il problema si pone in maniera diversa negli Usa, in Giappone e in Europa, dove esistono aziende che fra l'altro fanno capo a singoli Stati (vedi Francia, Italia e in parte Germania) e dove intervengono non tanto i fattori di carattere economico e industriale, ma politico. La mancata unificazione europea e certo un ostacolo. Ogni Paese fa della propria industria quasi una bandiera e vi sono industrie che in questo momento o da alcuni anni perdono moltissimo». Tuttavia, secondo Romiti, la situazione è tale che in Europa sta maturando «mio spirito volto a trovare soluzioni di carattere economico-industriale» e guardando alle industrie degli accessori e dei componenti dell'auto, dice che «molte iniziative di collaborazione sono in corso, alcune interessano anche noi e speriamo di portarle a termine».

Persone citate: Cesare Romiti, Isolato, Romiti