Battaglia sulla lira pesante di Emilio Pucci
Battaglia sulla lira pesante CONSIGLIO MINISTRI Il rapporto Ciampi rida fiato ai rigoristi Battaglia sulla lira pesante Craxi e Goria ripropongono oggi la minirivoluzione valutaria - Ma nella maggioranza il dissenso è profondo Nicolas» rilancia il canclona-bis ROMA — Ci sarà, battaglia oggi al Consiglio del ministri per la lira pesante che, con tre zeri tagliati, varrà le attuali 1000 lire. Il disegno di legge, sostiene 11 ministro del Tesoro, Gerla, è pronto. Il presidente del Consiglio Craxi accarezza dal vertice di Tokyo il progetto di «Ziro Nuova, (è questa l'esatta definizione del progetto). Però, manca il consenso politico. Non a caso, nel comunicato ufficiale di convocazione dei ministri a Palazzo Chigi si parla prudentemente di proseguimento dell'esame del provvedimento e non di approvazione. Segno che lo scontro tra gli «ottimisti» ed 1 «rigoristi» è ancora aperta La relazione del governatore Ciampi all'assemblea della Banca d'Italia ha ridato fiato proprio ai rigoristi, guidati dal repubblicani. Il severo richiamo di Ciampi contro «pericolose euforie» è sottolinea' to proprio da quel ministri che nella riunione di governo di metà maggio bloccarono il varo del disegno di legge, ritenendo che la Lira Nuova possa portare ad un Ingiusti fleato rilassamento nella dura lotta per 11 risanamento e lo sviluppo. Altro punto a favore di Spadolini e di chi la pensa come 11 leader repubblicano è la «freddezza» del governatore della Banca d'Italia nel trattare la questione della lira pesante. Nelle «Conside¬ razioni finali» di Ciampi all'argomento sono riservate appena due asettiche righe: •Sono proseguiti, portando a compimento la fase preparatoria, i lavori per l'introduzione della "Lira Nuova": Craxi è Invece deciso a portare avanti questa mini-rivoluzione monetaria, anche per sottolineare 1 recenti successi contro l'Inflazione e la bilancia del pagamenti. «Con la Lira Nuova — afferma 11 presidente del Consiglio — non scomparirà nessuno dei nostri problemi: la grave posizione del debito pubblico, un'inflazione che va ulteriormente ridotta, la necessità di orientare il massimo sforzo all'aumento della produzione. La nuova moneta potrà tuttavia introdurre benefici, inducendo a comportamenti da economia adulta, com'è effettivamente quella italiana*. Lo scontro è comunque destinato ad inasprirsi nei prossimi mesi, quando il contestato disegno di legge dovrà affrontare l'esame del Parlamento. Senza un'adesione convinta di tutta la maggioranza alla lira pesante, per i franchi tiratori sarà un gioco da ragazzi Impallinare il provvedimento. Il progetto di Craxi e Goria, una volta varato, prevede un lungo processo di sostituzione della lira con la lira nuova, da dodici a diciotto mesi. Le attuali banconote continueranno a circolare e piano piano verranno introdotte le nuove, quasi certamente immutate nel formato, nella figura e nel colore. Sarà diversa l'indicazione: una lira nuova al posto delle attuali mille lire. In discussione oggi a Palazzo Chigi c'è un altro punto caldo, il decreto-bis per le modifiche al condono edilizio. Il ministro Nicolazzi era contrario a presentare un nuovo provvedimento dopo la clamorosa bocciatura del primo alla Camera. Ma le elezioni siciliane sono alle porte e tutti 1 partiti della coalizione non vogliono correre rischi legati alla cancellazione degli sconti delle multe per sanare l'abuso edilizio. II decreto-bis, salvo qualche lieve modifica, ricalcherà il testo del precedente provvedimento. Si possono fin d'ora escludere ulteriori benefici o l'allungamento . dei termini per poter ottenere il condono. Cosi tornerà soltanto 11 non pagamento della soprattassa del 2 per cento per 11 ritardato pagamento nel mese di aprile e la riduzione di un terzo della sanatoria per chi ha costruito senza regolare licenza la prima casa per un parente di primo grado, per coloro ch^rleritsanojJltój**-, neflcl dell'edilizia agevolata e sovvenzionata, è ''per chi ha edificato in Comuni privi del piano regolatore. Emilio Pucci
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