Vedova e figli di Chinnici parte civile in Cassazione

Vedova e figli di Chinnici parte civile in Cassazione Minacce a giudici e familiari, oggi la sentenza Vedova e figli di Chinnici parte civile in Cassazione DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PALERMO — Per la strage Chlnnici (quattro morti e dieci feriti nello scoppio di un'autobomba in piena Palermo il 29 luglio del 1983), uno del più feroci misfatti della mafia, adesso si pronuncia la Cassazione. Presieduta da Corrado Carnevale, oggi si riunisce a Roma la prima sezione penale della Corte Suprema per decidere se confermare . la sentenza d'appello emessa l'anno scorso a Caltanisetta, se annullarla disponendo un nuovo processo, ovvero se assolvere gl'Imputati. E' stata preannunciata ieri a Palermo la costituzione di parte civile davanti alla Suprema Corte della vedova e dei figli di Rocco Chlnnici, il consigliere istruttore del tri bunale che, con le sue inchieste, stava per mettere alle corde 1 boss. La parte civile per i Chlnnici ancora una volta sarà sostenuta dagli avvocati Alberto Polizzi e Michelangelo Salerno. A proposito di alcune voci circolate a Roma secondo le quali minacce sarebbero state rivolte a magistrati della Cassazione e agli stessi familiari del giudice assassinato, l'avv. Polizzi ha dichiarato: «A me non risulta niente. Mi avrebbero avvertito'. E' un fatto che la Questura di Roma ha disposto un ser- parare le misure di sicurezza è stato affidato alla Criminalpol. -In tutti i più importanti processi di mafia scattano i dispositivi per proteggere i magistrati, è stato peraltro ricordato negli ambienti giudiziari della' capitale, dove non hanno trovato conferma le voci diffuse a Palermo sulle minacce rivolte a giudici e familiari delle vittime dell'attentato. C'è grande attesa, a Palermo, per la decisione della Corte Suprema. SI ritiene che in ogni caso le scelte della Cassazione si ripercuoteranno ben presto sul maxiprocesso alle cosche in corso dal 10 febbraio nell'aula-bunker dell'Ucciardone nel quale 1 fratelli Michele e Salvatore Greco, indicati come i capi delle borgate eiaculi! e Cro ceverde Giardini, sono imputati di numerosi delitti, trai quali quello Dalla Chiesa. I due Greco furono condannati all'ergastolo in primo e in secondo grado quali mandanti dell'assassinio di Rocco Chlnnici, dei due carabinieri della scorta Mario Trapassi e Salvatore Bartolozza e di Stefano Li Tacchi Nel processo d'appello ebbero 22 anni ciascuno per concorso nella strage il proprietario di un piccolo ma¬ si costruiscono Rabico, e ì\e'ietro Scalpisi in primo grado condannati a 15 anni soltanto per associazione mafiosa finalizzata al traffico di stupefacenti. Nel due primi procedimenti era stato invece assolto l'enigmatico libanese Ghassan Bou Chebel, confidente della «Criminalpol» e forse dei servizi segreti. Implicato in traffici di droga, automobili rubate e sembra di armi Rinviato a giudizio anch'egli per complicità nella strage dopo che aveva fatto clamorose rivelazioni sulla preparazione dell'agguato a Chlnnici e sulla «colpevolezza» dei Greco e di Rabito e Scarpisi, il libane se se la cavò ottimamente. Non ci vuol molto a comprendere che se i Greco vedranno confermata la loro condanna all'ergastolo nel maxiprocesso di Palermo automaticamente l'accusa si rafforzerà. Ma essa si indebolirà — e non poco — nel caso in cui la Cassazione troverà da eccepire sull'Istruttoria (condotta inusitatamente con il rito sommario anziché con quello formale, nonostante la gravità delle imputazioni) o sui primi gradi del giudizio e se assolverà i Gre co o, altra ipotesi, se disporrà un nuovo processo annullando quello d'appello. Antonio Ravlda

Luoghi citati: Palermo, Roma