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I girasoli non girano più Come le sementi influiscono sulle colture I girasoli non girano più Conio sviluppo genetico si sono ottenute piante grosse, ma il peso rende difficile la rotazione (problemi d'impollinazione) ■ Si rimedia con le api DAL NOSTRO INVIATO VOGHERA — Che succede se i girasoli non girano più? La «colpa» è dello sviluppo genetico che fa nascere piante basse e con il fiore (la calatide) più grosso e gonfio. li peso rende però la «rotazione» meno facile con difficoltà nell'impollinazione che comprometterebbe la resa in semi. -Per ovviare a quest'inconveniente è stata felicemente sperimentata l'azione delle api — spiega Bruna SaViotti, direttrice dell'Apsov di Voghera, una coooperatlva seme" tiera sorta nel 1967 con 36 soci e 4500 ettari —. Basta sistemare un'arnia per ogni ettaro di coltivazione. In più si ricava un miele finissimo e pregiato-. E' un esempio di come la ricerca nei laboratori porti a volte nei campi a soluzione •antiche». «La resa delle coltivazioni di girasole è molto aumentata in questi ultimi anni — precisano alla Apsov — la ricerca varietale ha fatto salire la media dai SS ai 40 quintali per ettaro-. In Italia la produzione di questi semi oleosi è arrivata a 3,5 milioni di quintali (a prezzi attorno alle 75/80 mila il quintale). • Siamo convinti che grazie agli esperimenti genetici e alla accurata selezione dei semi potremo aumentare ancora — precisa Bruna Saviottl — e lo stesso discorso vale per l'orzo, il grimo, il mais, la sola, l'erba medica-. La Apsov dispone di una azienda pilota di 140 ettari dove vengono provati 1 semi frutto delle ricerche varietali. In tutte le colture l'obiettivo, oltre all'incremento delle rese, è aumentare la resistenza alle malattie e facilitare l'Intervento delle mac- i>..... ■ iWh»-hL'iii chine. «/I nostro orzo non supera il metro di altezza rispetto ai 150 centimetri dei vecchi tipi a paglia alta. £' cosi più difficile l'allettamento che ostacola la raccolta con le mietitrebbie-. Oltre che quello «da birra» e per la zootecnia si sta rilanciando, soprattutto in Friuli, un orzo da alimentazione umana con farine ad alto contenuto proteico. Anche In questo caso è la biogenetica ad Intervenire con analisi e prove che durano anni. -Purtroppo il lavoro di ricerca è ancora mal tutelato — commenta Bruna 8aviotti —il brevetto internazionale di costituzione di una varietà non ferma i furti e le riproduzioni illegali-. Alla Assoseme di Bologna. che raggruppa le venti aziende italiane costitutricl di cereali o rappresentanti delle multinazionali straniere, fanno notare come troppo spesso l'agricoltore utilizzi per le semine il reimpiego aziendale, cioè 1 semi del precedente raccolto. Nel grano tenero è stato calcolato che ^ per un fabbisogno nazionale di 2,5 milioni di quintali di semi solo il 60 per cento è di sementi con garanzie di germinazione e purezza varietale. Lo stesso vale anche per il grano duro (2 milioni di quintali di sementi). La ricerca pubblica italiana; affidata all'Istituto sperimentale per la cerealicoltura che dispone di varie sedi, è affiancata e in molti casi superata dal grossi Investimenti delle aziende internazionali. -Nel mais, ad esempio — spiega Ruggero Sonora della Eltzea International di Ferrara (società Italo-inglese con 13 miliardi di fatturato, specializzata anche in sola e barbabietole — lavoriamo sulle selezioni genetiche americane con sperimentazioni in Italia per l'adattamento e il miglioramento ai vari microclimi-. Come sarà la pannocchia del Duemila? La risposta è precisa: sempre più regolare con semi uniformi e ben staccabili e tempi di crescita precisissimi. Olà oggi esistono diverse classi che vanno dagli 80 ai 135 giorni per la maturazione. E gli ibridi consentono rese medie per ettaro che superano ormai i 130 quintali. -Ma attenzione alla monosuccessione — spiega Bonora — una «tona permanente coltivata a mais diventerà più attaccabile dai parassiti die si specializzano-. Sergio Mirevalle Scmi di barbabietola. Dall'alto: normale, monogernte, segmentato, confettato