Reagan-Gorbaciov, vertice in pericolo

Reagan-Gorbaciov, vertice in pericolo La decisione Usa di abbandonare il Salt-2 avvelena lo spirito di Ginevra Reagan-Gorbaciov, vertice in pericolo Shultz sembra ancora ottimista ma Mosca replica: la scelta annulla le «due condizioni poste dall'Urss» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — Dopo aver causato gravi contrasti In seno all'Alleanza Atlantica, la decisione di principio del presidente Reagan di abbandonare il Salt-2 entro la fine dell'anno rischia anche di fare saltare il vertice con Gorbaciov. Lo hanno sottolineato 11 segretario di Stato americano Shultz, alla sessione primaverile della Nato ad Halifax, in Canada, alcuni ministri degli Esteri europei quello tedesco Genscher più vigorosamente degli altri. E lo ha ribadito ieri la Tass da Mosca, ammonendo che la scelta reaganiana «non testimonia in alcun modo l'esistenza delle due condizioni poste dall'Urss. per la convocazione del summit, le condizioni, ha ricordato l'agenzia di stampa sovietica, sono «la disponibilità Usa a raggiungere risultati concreti nel campo del disarmo... e una atmosfera politica adeguata.. Il pericolo che le residue prospettive del vertice svaniscano non è sfuggito a Shultz, il quale nella conferenza stampa conclusiva del¬ la riunione di Halifax, per tranquillizzare gli alleati ha evidenziato l'Importanza attribuita dagli Stati Uniti a un nuovo incontro tra Reagan e Gorbaciov. Il segretario di Stato ha sottolineato' che la denuncia del Salt-2, «un trattato mai ratificato e sempre più obsoleto, ha detto, non Interferirà nel dialogo in corso tra le diplomazie delle superpotenze. Ha aggiunto che in assenza di comunicazioni in contrarlo del Cremlino, Washington continuerà a lavorare alla preparazione del summit. Alla Casa Bianca, 11 portavoce DJerejian, è stato ancora più secco: .Per quanto ci riguarda — ha affermato — rimane in vigore il programma concordato a Ginevra dal presidente e dal segretario del pcus lo scorso novembre: un vertice a Washington quest'anno, e uno l'anno venturo a Mosca.. Dietro questa apparente serenità americana, si nasconde una strategia precisa. A quanto indicato nel giorni scorsi dal suo entourage, Reagan ha stabilito che la convocazione del vertice sarà utile solo se avverrà senza concessioni all'Urss, e se costrìngerà Oorbaclov a scendere a patti sul disarmo, il Presidente intende proseguire sulla sua strada — quella della drastica riduzione delle armi strategiche e di teatro, e del varo parallelo delle guerre stellari — senza esitare né deflettere. I suoi messaggi al Cremlino In questo senso sono stati abbastanza espliciti. Shultz lo ha fatto capire, indicando agli alleati che Reagan non ritornerà sulla sua decisione sul Salt-2 solo per salvare il summit: «Gii Stati Uniti — ha concluso Infatti — non possono fare previsioni stilla condotta sovietica.. Almeno un ministro degli Esteri europeo, sembra appunto Genscher, ha colto il significato di questo fattore nuovo, che lede lo «spirito di Ginevra» e ha parlato al Washington Post ài .un segnale negativo da Halifax.. Genscher ha osservato che non si è ancora avuto l'atteso annuncio sull'incontro tra Shultz e il ministro degli Esteri sovietico Shevardnadze, che servirebbe appunto da preludio a un più lontano vertice tra 1 leader delle superpotenze. Ha inoltre espresso 11 convincimento che il vertice rappresenti l'ultima speranza per il recupero del Salt-2 da una parte, e per 11 rilancio del negoziati ginevrini sul disarmo dall'altra. Come ha fatto del suo meglio per dissipare la sensazione che l'America sia disposta a rinunciare al summit, cosi Shultz si è battuto per convincere 1 giornalisti che 1 contrasti in seno all'Alleanza non sono Irreparabili. Il segretario di Stato si è abbandonato tuttavia ad uno scatto, quando ha messo in rilievo che «a tratti gli alleati danno l'impressione di preoccuparsi più degli aspetti che del contenuto della decisione del Presidente di abbandonare il trattato.. «£' assai più importante mantenere l'equilibrio delle forze, che garantisce la difesa non solo degli Stati Uniti ma anche dell'Europa — ha esclamato Shultz — che rispettare i termini tecnici di un patto inconcludente... che limita il numero dei vettori ma non delle testate atomiche.. Toccando una nota più conciliante, il capo della diplomazia Usa ha aggiunto che «di fatto può esserci un rispetto dei limiti stabiliti agli armamenti, se l'Urss e gli Sta» Uniti non cercano di superarsi l'un con l'altro.. Ennio Coretto