L'oro degli Zar

L'oro degli Zar L'oro degli Zar A Parigi è di scena il Giappone, protagonista di mostre e spettacoli con la sua arte, la sua tradizione, il suo particolare modo di vivere, in un ricco calendario di apuntamenti che si protrarranno fino ad ottobre. L'I e 2 giugno, le strade della città dalla piazza dell'Hotel de Ville ai Giardini del Trocadero. passando per le Halles. saranno animate dalla Festa d'Asakusa: i mikoshi. cioè i santuari in cui riposano le divinità, vengono portati in processione in un pittoresco corteo dagli abitanti di Asakusa. il più antico quartiere di Tokyo. Aprono la suggestiva sfilata alcune danze caratteristiche. Il 3 e 4 giugno, al Campo di Marte, lo scenario sarà quello di un film di Kurosawa: si potrà, infatti, ammirare l'arte dello Yabusame. una prova di destrezza armati di arco e a cavallo che ripropone il medioevo giapponese. Nell'agenda di giugno sono ancora da segnalare, a metà mese, l'inaugurazione al museo Cernuschi di una mostra dedicata all'arte che ha per soggetto gli animali al tempo degli ultimi Shoguns. in un arco di oltre 2 secoli, dal 1700 al 1800. ripercorso attraverso l'opera di illustratori, ceramisti e bronzisti. Dal 16 al 29 giugno al Teatro Mogador. spettacoli da Kabuki, il teatro-opera più popolare del Giappone. APRE i battenti il 3 giugno .Tesori in oro e argento dall'Ermitage-. un'imponente mostra dedicata ad opere d'arte in oro e argento e ai favolosi gioielli che appartennero agli zar. a cui fan da prestigiosa cornice le stanze private di Villa Favorita, a Lugano. La rassegna, frutto di un accordo tra il barone Thyssen-Bornemisza e Piotr Demichev. ministro della Cultura in Unione Sovietica, sarà l'avvenimento clou di questa estate. Propone 150 bellissimi pezzi che coprono il lungo arco di tempo che va dal XV secolo al primo Novecento, molti dei quali custoditi nei depositi del museo sovietico e quindi inediti non solo in Occidente, e che fanno parte di un patrimonio veramente eccezionale, ricco di novemila oggetti tra cui straordinari gioielli, pezzi di cristallo di rocca e pietre preziose, un'importante collezione di orologi da tasca e tabacchiere. Si comincia da un cammeo della fine del '400. appartenuto a Carlo VII di Francia, per arrivare alle creazioni di Fabergé. famoso gioielliere alla corte degli zar: spic¬ Le opere sono accompagnate da numerosi documenti, lettere, manoscritti. La mostra intende stabilire un panorama mondiale del Surrealismo, mentre illustra gli sviluppi essenziali dell'opera dei maggiori artisti e ne individua le influenze sulle nuove generazioni del dopoguerra. MARSIGLIA Panorama surrealista A Marsiglia, fino al 30 giugno, si potrà visitare la mostra «La Pianète affolée: Surrealismo, dispersione e influenza, 1938-1947». La rassegna, allestita presso il centro La Vieille Charité, tratta del periodo compreso fra le due più importanti esposizioni parigine dedicate al surrealismo. In particolare riguarda il ruolo di Marsiglia, città dove artisti e intellettuali si rifugiarono nel 1940-41. prima di essere nuovamente dispersi dall'esilio. Sono esposte circa trecento opere provenienti dalle più prestigiose collezioni pubbliche e private. MILANO Ritratti di navi Da mercoledì 4 giugno al 20 luglio la galleria Gilli di Milano, via Gesù 17. specializzata in disegni antichi, presenta una mostra curiosa: sono tutti ritratti di barche e navi appartenenti alla collezione di un raffinato amatore. Paul Mason. L'origine di quest'arte risale all'Olanda, ma si diffu¬ LONDRA Soldi in mostra cano per la loro bellezza gli oggetti del '700 e. soprattutto, alcune scatole in oro e pezzi d'argenteria europea e russa. i In cambio, prendono il volo per Leningrado e Mosca, dove saranno esposti dal 29 giugno al 20 novembre, altrettanti pezzi della collezione Thyssen-Bornemisza. molti dei quali mai esposti prima d'ora, abitualmente conservati nelle stanze private della Villa di Lugano e a Daylesford. la casa di campagna che il barone possiede in Inghilterra. Durante l'intero periodo della mostra che chiuderà il 2 novembre, la Villa Favorita rimarrà aperta, tranne il lunedi, ininterrottamente dalle 10 alle 17. se durante i secoli XVIII" e XIX agli altri grandi Paesi marinari, specialmente l'Inghilterra. Orgogliosi proprietari di barche di ogni tipo, capitani, equipaggi, erano tra i commissionari di queste opere, spesso su carta, ma talvolta anche su tela, legno e anche vetro. Nell'Ottocento vi erano marinai che con paziente lavoro di ago e filo le ricamavano su stoffa. Si formarono cosi vere e proprie generazioni di «pittori di molo», come i Roux di Marsiglia, i Gavarrone di Genova, i Luzzo di Venezia. Le opere finivano generalmente nella cabina della barca stessa, nell'ufficio del comandante o in quello delle agenzie marittime, nelle taverne dei porti. Spesso rappresentavano il ..souvenir» di un viaggio.