Orta romantiche sponde solitarie

Orta romantiche sponde solitarie Orta romantiche sponde solitarie LAGO d'Orta, dovè? Di sicuro il Lago d'Orta non è conosciuto come gli altri laghi delle Prealpi che gli sono più o meno vicini, né è paragonabile per dimensione al Lago Maggiore, a quello di Como e al Garda. Anche rispetto al Lago di Lugano che è più piccolo dei tre grandi laghi italiani, ha una particolarità che non giova a farlo conoscere bene: non ha strade litoranee come gli altri laghi. Ma il Lago d'Orta ha qualcosa di diverso e di più. con le sue montagne che digradano fino all'acqua e hanno impedito che proprio sulle rive sorgessero tutti In fila quei complessi albeghieri che hanno fatto la storia del grande turismo lacustre. E' il più intimo dei laghi italiani, in assoluto il più romantico. Orta. Pettenasco e tutti i paesini che sembrano incollati sulle colline delle rive, come Miasino, Armeno. Ameno, Vacciago e Madonna del Sasso, sono una fila di immagini straordinariamente discrete nel paesaggio del lago, cosi discrete che è difficile immaginare posti più distensivi e di maggiore suggestione contemplativa. ridossati e protetti dai contrafforti rocciosi. Quando si sono appagate le curiosità dei turisti, ci si può mescolare con gli abitanti, nei caffè lungo il porto, provando a sentirsi isolani. Si parla con Antonio Solari, 76 anni, l'esperto che da un filo di vento sa prevedere buriane o bonacce; si guarda l'Argentario, di fronte, a nemmeno dodici miglia che pare diventare, a sua volta, un'isola; si intravede Giannutri. E si sceglie fra i pochi ristoranti aperti anche nei mesi di morta: • Il cavalluccio marino» di fronte all'imbarcadero, •Meino», oppure «La vecchia pergola» all'estremo del porto. Con 20-25 mila lire si mangia buon pesce e si beve vino bianco robusto, dal mitico nome: Ansonico. In primavera, per gli appassionati della tenda, è ancora possibile prenotare al campeggio Baia del sole, terrazze a strapiombo sul mare, poco lontano da Campese. Trecento posti a disposizione, divieto di campeggio libero su tutta l'isola. Lungaesta Poco conosciuto, il Lago d'Orta è uno dei posti dove più intimo è il rapporto con l'ambiente Tra gli appuntamenti ai «Lungaestate '86« segnaliamo venerdì 23 maggio a Villa Bossi conferenza di Edoardo Raspelh giornalista e gastronomo, collaboratore di •Tuttodove., sabato 31 maggio nell'Isola di San Giulio concerto di musica da camera (Rachmaninov. Liszt, Ciakovskij) con il mezzosoprano Sophu Makumètova e il pianista Arturo Sacchetti: sabato 14 giugno in via Bersani la mostra di pittura .// /ago in una via- e sabato 21 giugno a Villa Bossi la mostra retrospettiva -Giuseppe Pretti pittore di Orta.. mantello che dovette probabilmente trasformare in una specie di imbarcazione. Che cosa andava a fare Giulio nell'isola? Naturalmente a liberarla da draghi e serpenti che la popolavano e a costruirvi una chiesa. Di fatto Giulio nella tradizione è considerato l'evangelizzatore della regione intorno al lago. La basilica dedicata a San Giulio e a suo fratello Giuliano è realmente di antichissima origine, forse del VI Secolo con un campanile rifatto cinquecento anni dopo. E' splendidamente decorata con affreschi del Quattrocento e del Cinquecento firmati da Gaudenzio Ferrari e da artisti della sua scuola valsesiana. C'è Il cuore di questo pacifico mondo verde è in una piccola penisola sulla costa orientale del lago, all'estremità della quale c'è Orta. E' un borgo caratteristico con tanti vicoli, una piazza che si affaccia sull'acqua, palazzotti del Cinquecento, ambienti di incontro In cui cultura e arte si mescolano. Orta ha anche una discreta disponibilità di alberghi e pensioni. Ma soprattutto davanti a Orta c'è a poche centinaia di metri l'Isola di San Giulio, un gioiello nel paesaggio. Con pochi confronti. Secondo la leggenda il greco Giulio che dette il nome all'isola avrebbe traversato la striscia d'acqua facendo uso del proprio un pulpito romanico dell'Xl o XII Secolo di impressionante marmo nero e nella cripta sono custodite le spoglie di San Giulio, vincitore di draghi e serpenti. Ogni giorno all'Imbrunire il coro di una comunità di monache benedettine che abitano il palazzo già sede vescovile attiguo alla basilica, diffonde un canto latino: l'eco giunge fino alla terraferma. Si va ad Orta per il paesaggio, l'arte e la cultura. Dalla piazza, vero e proprio salotto, si snoda una via ripida a selciato e gradini fra case e palazzetti in stile barocco, con loggette. balconi in ferro battuto e cortili con ingresso a portico. La strada porta al Sacro Monte, un'altura boscosa iglio con il molo dei pescatori il e si ohe an meuò eno a¬ pienza marinara: si chiamano •PacellU e «Siilo»; per 40-50 mila lire mettono a disposizione di piccole comitive affidabili gozzi per la circumnavigazione dell'isola. Il periplo (18 miglia) dura 3 ore e fa tappa nelle più inaccessibili cale e baie. SI può ballare un po' al largo di Capei Rosso, l'estremità sud dell'isola (dove c'è 11 faro) ma si è quasi sempre Laura Bosia sulla quale è stato eretto un santuario dedicato a San Francesco d'Assisi con una ventina di cappelle adorne di affreschi e di gruppi statuari in terracotta a grandezza d'uomo. La costruzione del Sacro Monte avvenne fra il tardo XVI e U XVII Secolo. Un luogo di devozione e una rappresentazione della casa di Dio. In questo lembo di terra e acqua quest'anno viene proposto il programma di manifestazioni «Lungaestate '86.. all'insegna del piacere di parlare (conferenze), di ascoltare (conceni) e di vedere (mostre). Ruggero Quadrelli te '86 Alberghi e prezzi ORTA: San Rocco (!' cai): 65 mila; La Bussola (2*): 72 mila; H. Orta (2*): 60 mila; Leon d'oro (3*): 52.500; Amici miei (<f) 44 mila; Antico Agnello (4*): 42 mila; Conca d'Oro (4*): 33 mila. PETTENASCO: Giardinetto (2*): 63 mila; L'Approdo (2*): 56 mila (viene praticata esclusivamente la mezza pensione); Riviera (3*): 44 mila; Turistico (4T 35 mila. OMEGNA: Croce Bianca (2'): 52 mila; Pagoda (3'): 43 mila. La lampada da capezzale, insomma, deve servire soltanto ad altri scopi, meno pericolosi e fuorviami di quello della lettura. Forse i responsabili non hanno torto, le statistiche di vendita di libri e giornali confermano che il leggere è abitudine di una minoranza nel nostro paese: ma non sarà forse che la minoranza del lettori tende a coincidere con la minoranza di chi viaggia, si muove, fa del turismo, cioè la clientela degli alberghi? Concludiamo allora il lamento con una modesta proposta: una lampada a snodo con lampadina di almeno 6C watt (e perché non a tre intensità, come In alcuni alberghi americani?), fissata alla testata del letto o alle pareti immediatamente accanto, oppure una lampada a stelo con le stesse caratteristiche e piazzata In modo che ciascuno la possa avvicinare quanto vuole alla sua privata area di «lettura.. A. Ferrari